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- Roma, 15 lug. - Giovedi' incontro in streaming tra M5S e il Pd per arrivare celermente a una soluzione positiva del confronto sulle riforme. E' quanto auspicano i parlamentari Cinque Stelle che hanno firmato la lettera - pubblicata sul blog di Grillo - di risposta ai dem su riforme e legge elettorale. "Gentili dirigenti del Pd", scrivono Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Paola Carinelli, Vito Petrocelli, "e' sicuramente positivo che riprenda il confronto che avevamo avviato e che si era sospeso. Speriamo si possa ora procedere celermente verso una conclusione positiva". "C'e' una nostra disponibilita' di massima ad accogliere le vostre esigenze in tema di governabilita' e ci auguriamo che ci sia identico atteggiamento da parte vostra ad accogliere le nostre esigenze in materia di rispetto della rappresentativita' del Parlamento" scrivono i 5 Stelle nella lettera di risposta al Pd su riforme e legge elettorale. - "E' necessario arrivare a una soluzione soddisfacente per tutti sulla legge elettorale, in modo da trovare un giusto equilibrio fra i problemi di governabilita' e quelli della rappresentanza, garantendo la selezione di un ceto parlamentare all'altezza del compito di affrontare la crisi con competenza ed onesta'". "A questo scopo era finalizzato il Democratellum, alla cui stesura hanno partecipato decine di migliaia di persone. Il primo esperimento di successo di democrazia partecipata al mondo su un tema tecnico cosi' delicato", sottolineano i Cinque Stelle: "E saranno quegli stessi cittadini a ratificare il risultato finale del nostro confronto al tavolo. Entriamo dunque nel merito della legge elettorale. Noi siamo sempre stati corretti ed abbiamo offerto la nostra disponibilita' a trovare un compromesso nei limiti del rispetto della Costituzione. "Ricordiamo, peraltro, che al di la' della questione del premio di maggioranza e delle sue modalita', nel rispetto della Costituzione, ci sono anche altri aspetti su cui aspettiamo una risposta concreta: questione delle preferenze e delle soglie di sbarramento, superamento delle coalizioni, mentre notiamo con piacere l'apertura manifestata dalla vostra lettera sul tema della lotta alla corruzione ed in materia di immunita'", spiegano ancora i parlamentari Cinque Stelle: "Cosi' come la riforma del Senato obbliga ad una riflessione su tutta l'architettura costituzionale, soprattutto in riferimento alla questione degli organi di controllo e garanzia. Aspettiamo risposte chiare. Ci vediamo giovedi' alle 14 alla Camera dei Deputati, in streaming naturalmente", concludono Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Paola Carinelli e Vito Petrocelli. .
- Roma, 15 lug. - L'accordo siglato con Matteo Renzi va rispettato. E' deciso Silvio Berlusconi quando parla con i suoi della necessita' di rispettare il patto del Nazareno sulle riforme, secondo quanto si apprende, durante la riunione dei gruppi. Loda il capogruppo al Senato Paaolo Romani per aver tenuto sull'accordo a Palazzo Madama, ma, si apprende, ha parole di lode anche per Renato Brunetta, presidente dei deputati, per l'opposizione condotta sul fronte delle misure economiche. Forza Italia deve restare unita, avrebbe ancora detto Berlusconi che avrebbe anche invitato i suoi ad evitare di aprire il dibattito. L'ex Cavaliere avrebbe chiesto ai suoi di dargli "ancora fiducia", richiamando i vent'anni di storia politica comune. Sulle riforme avrebbe insistito sul patto del Nazareno: questa e' la riforma possibile, che vogliono gli italiani. L'ex premier ha sottolineato che sulle riforme sono stati fatti grandi passi avanti rispetto al testo del governo. Una riunione durata poco meno di un'ora e che, dopo lo speech di Denis Verdini sulla fase precongressuale del partito che dovra' essere affrontata piu' in dettaglio, ha visto Berlusconi protagonista applaudito. Berlusconi ha invitato FI a dire basta alle liti e all'unita' del partito perche' se la squadra litiga, questo il senso, nello spogliatoio non riconquista gli elettori. Quindi avrebbe esordito, con dei fogli in mano, dicendo: ho appuntato l'intervento per essere il piu' chiaro possibile e ha chiesto fiducia. Sono vent'anni, avrebbe sottolineato Berlusconi, che vi fidate di me e credo di meritare la vostra fiducia. Poi avrebbe fatto presente che uscire dal tavolo delle riforme sarebbe un autogol. Quindi avrebbe lodato il lavoro svolto dal capogruppo Paolo Romani a palazzo Madama e avrebbe dato incarico al presidente dei deputati Renato Brunetta di gestire l'opposizione sull'economia. Perche' una cosa sono le regole da scrivere insieme, altro e' la politica economica. Nessun dibattito al termine della riunione in cui Silvio Berlusconi di fatto a chiesto la fiducia ai suoi e ha tenuta dritta la barra sulle riforme. Non sono intervenuti neanche i senatori che non condividono la linea del governo Renzi sul superamento del bicameralismo e chiedono un Senato eletto direttamente dalla gente. Ma alla fine dell'assemblea dei gruppi Vincenzo D'Anna, secondo quanto si e' appreso, a Silvio Berlusconi avrebbe comunque detto: ma cosi' dai ragione ad Angelino Alfano. Pronta la replica di Berlusconi che, sempre secondo quanto si apprende, gli avrebbe risposto: ma allora vattene tu con Alfano. .

Migliorano le cifre sulla cassa integrazione. Secondo il report diffuso oggi dall'Inps, il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate a giugno e' stato di 74,5 milioni, con una diminuzione del 24,3% rispetto allo stesso mese del 2013 (98,4 milioni di ore).  Kamsin I dati destagionalizzati, inoltre, evidenziano rispetto a maggio 2014 una variazione congiunturale pari al -12,7% per il totale degli interventi di cassa integrazione. 

Dall'analisi delle tipologie di intervento si ricava che le ore di cassa integrazione ordinaria (cigo) autorizzate a giugno 2014 sono state 22,4 milioni, mentre nel mese di maggio 2013, erano state 28,1 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale e' pari a -20,3%. In particolare, la variazione tendenziale e' stata pari a -21,6% nel settore Industria e -16,6% nel settore Edilizia. Le variazioni congiunturali calcolate sui dati destagionalizzati registrano per il mese di giugno 2014 un aumento pari all'1,0% rispetto al mese precedente.

Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (cigs) autorizzate a giugno scorso e' stato pari a 36,5 milioni, con una riduzione del -16,4% rispetto al giugno 2013, nel corso della quale sono state autorizzate 43,6 milioni di ore. Rispetto al maggio del 2014, si registra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, del -41,4%. Passando infine agli interventi in deroga (cigd), che risentono degli stanziamenti fissati a livello regionale, sono state 15,6 milioni le ore autorizzate a giugno 2014, con un decremento del -41,5% rispetto al giugno 2013, mese nel quale erano state autorizzate 26,7 milioni di ore.

Per la Cigd, la destagionalizzazione dei dati mostra una variazione congiunturale pari al +30,6% rispetto al precedente mese di maggio. Per quanto riguarda i dati specifici, nel mese di maggio scorso sono state presentate 73.075 domande di ASpI, 22.893 domande di mini ASpI, 341 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 9.174 domande di mobilita', per un totale di 105.484 domande, il -20,5% in meno rispetto alle 132.719 domande presentate nel mese di maggio 2013.

Zedde

Le Casse di previdenza possono introdurre riforme, per la salvaguardia dell'equilibrio finanziario di lungo termine, senza rispettare in modo integrale il principio del pro rata, che comunque deve essere tenuto presente. Kamsin È quanto ha stabilito il tribunale di Milano in una recente sentenza che afferma, per la prima volta la possibilità, dopo la legge di Stabilità per il 2014, di approvare misure che incidono sulle prestazioni già maturate fino a quel momento, se sono giustificate dalla tenuta dei conti, così come recita l'articolo 1, comma 488 della legge 147/2013, con una norma di interpretazione autentica.

La legge 147/2013 ha dato il via libera alla possibilità per le Casse di temperare un principio, quello del pro rata, che non consente di modificare in senso peggiorativo le prestazioni previdenziali maturate dagli assicurati con valore retroattivo. Negli ultimi anni infatti le delibere delle Casse Private hanno progressivamente ridotto gli assegni, senza cristallizzare, con il sistema delle quote, la pensione raggiunta fino al momento della riforma; un comportamento questo che si è però scontrato con la Suprema Corte che ha sempre negato la legittimità di tali delibere (si veda ad esempio da ultimo l'ordinanza 3828/2012). 

Ora la recente legge 147/2013 ha provato a porre rimedio stabilendo, che le delibere di queste Casse sono legittime anche se non tengono conto del rispetto del pro rata purchè adottate al solo fine di garantire l'equilibrio del sistema nel lungo periodo. La decisione del Tribunale di Milano dovrà tuttavia essere confermata dalle giurisdizioni di livello superiore, in particolare dalla Cassazione tiene a precisare Luigi Pagliuca:  «Ho sempre confidato che alla fine potesse prevalere il buonsenso nell'interpretazione di una norma che il legislatore ha voluto precisare una prima volta con la legge Finanziaria del 2007 e infine con l'ultima legge di Stabilità. Una Cassa di previdenza, dove le risorse economiche non sono infinite, deve poter tutelare i diritti di tutti i suoi iscritti e futuri pensionati. Ho fiducia che anche la Cassazione, accogliendo questo principio, consolidato nei giudici di merito, possa mutare orientamento».

Zedde

- Roma, 15 lug. - Adottare linee guida "per l'avvio di un circuito stabile e collaborativo" tra Anac, Prefetture ed enti locali "per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l'attuazione della trasparenza amministrativa". E' l'oggetto del protocollo d'intesa siglato oggi dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e dal presidente dell'Autorita' nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone.

Il quale ha parlato di un "rafforzamento dei rapporti tra Autorita' e prefetti, al fine di fornire ausilio agli enti locali che hanno grande difficolta' ad attuare la legge 190 anticorruzione".

Infatti le linee guida sono pensate per indirizzare l'azione dei prefetti a supporto dell'Anac e degli enti locali sul versante dei piani anticorruzione e della trasparenza, e per una prima applicazione delle disposizioni contenute nel decreto legge n.90/2014 anche con riguardo ai protocolli di legalita' in materia di appalti.

Cantone ha ricordato la norma sul commissariamento "che consente al prefetto di intervenire per proseguire la realizzazione dell'opera pubblica evitando che il soggetto corruttore possa ottenere vantaggi economici dell'appalto illecitamente assegnato". Quindi ha evidenziato che il protocollo chiarisce alcuni punti come quelli che riguardano "il prefetto territorialmente competente a intervenire su un determinato appalto, le modalita' di supporto agli enti locali", gia' previsto nella legge Severino, e "i protocolli di legalita' da sottoscrivere tra stazione appaltante e prefetto, con l'obbligo di risolvere il contratto in presenza di fatti corruttivi emersi in seguito a procedimenti giudiziari".

Il ministro Alfano ha annunciato che gli obiettivi sono quelli di "fermare in tempo i ladri e non bloccare le opere pubbliche", e ha poi aggiunto: "una gara truccata e' un attentato alla libera concorrenza e all'equilibrio del mercato, e quindi la prevenzione difende il bene del funzionamento del mercato senza il doping della corruzione". .

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