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- Roma, 4 giu. - "Ho fatto visita ieri in carcere in Florida a Chico Forti detenuto dal giugno 2000 nel Dade Corretional Institute di Florida city". E' quanto afferma Mauro Ottobre, deputato del Partito autonomista Trentino Tirolese che si e' recato in visita negli Stati Uniti per incontrare il cittadino trentino "ingiustamente detenuto". Nella sua visita in carcere il deputato trentino e' stato accompagnato dal Console italiano Adolfo Barattolo e dal funzionario del consolato Roberto Tagliero: "ringrazio il Console per l'attenzione che ha nei confronti di Chico Forti e in particolare il dottor Tagliero che da quattordici anni segue il caso". Successivamente Ottobre ha incontrato, presso il consolato italiano a Miami, l'avvocato statunitense di Chico Forti, Joe Tacopina, con il quale ha fatto il punto sulle iniziative che sul piano legale e politico debbano essere ritenute prioritarie e piu' efficaci ai fini della riapertura del caso. "Avevo promesso a Chico Forti che sarei andato a trovarlo in carcere in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno. Non e' stato un incontro soltanto privato ma un'ulteriore opportunita' di valutazione delle iniziative intraprese e da sostenere in sede internazionale e in Italia, in particolare di quelle assunte o da prendere in sede parlamentare e di governo. Ho sollecitato al governo ed ai gruppi parlamentari la immediata iscrizione nel calendario dell'aula della Camera della mozione parlamentare da me presentata per impegnare il Governo italiano ad assumere ogni iniziativa al fine di arrivare al rientro in Italia di Chico Forti e ad una revisione del processo che, senza prove e in violazione di ogni procedura e principio giuridici, ha condannato Chico Forti per un delitto mai commesso. A tale riguardo al mio ritorno in Italia il mio impegno sara' chiedere un incontro urgente al Presidente del Consiglio Renzi ed ai Ministri degli Esteri e della Giustizia, Mogherini e Orlando, per informarli dei miei colloqui negli Usa e dello stato della situazione. "Ho informato Chico Forti dell'attenzione espressa dal governo italiano al fine di ottenere la revisione del processo e ho rinnovato a lui la solidarieta' e la vicinanza nei suoi confronti da parte della comunita' civile e delle istituzioni del Trentino. Occorre ora -ha affermato Ottobre -che Parlamento italiano e governo operino in modo congiunto affinche' il caso di Forti abbia maggiore voce in Europa e negli Usa. Il mio abbraccio di oggi e' un gesto che non e' stato esclusivamente personale ma un atto che vuole essere pubblico, di denuncia e di impegno per restituire a Forti la sua dignita' e la sua liberta'". .
- Firenze, 4 giu. - "La lettera 's': per definire una giunta 'squadra'. Non voglio una somma di solisti, ma voglio una vera squadra che lavori per Firenze, noi siamo servitori dei nostri cittadini. Firenze non ha bisogno di fuochi d'artificio, la giunta deve lavorare con umilta'". Cosi' definisce la giunta comunale appena nominata il sindaco di Firenze Dario Nardella. "'S' inteso come 'semplice' - ha aggiunto Nardella - la semplicita' di assessori che stanno in mezzo alla gente. Ho parlato poi di una giunta 'smart' o 'sprint', perche' ci sono molti assessori giovani, perche' puntiamo sulla semplificazione, sull'innovazione tecnologica e sulle competenze. Parlo di una giunta solida - ha proseguito Nardella - perche' e' una giunta che coniuga l'esperienza con la novita'". .
- Firenze, 4 giu. - Saranno cinque donne e cinque uomini gli assessori che comporranno la nuova giunta comunale di Firenze, voluti dal sindaco Dario Nardella e presentati oggi. Questi i nomi del nuovo governo del capoluogo toscano. Il vicesindaco, con delega alla scuola, sara' Cristina Giachi, gia' assessore all'istruzione nella giunta di Matteo Renzi. Nicoletta Mantovani, moglie di Luciano Pavarotti, sara' assessore alle Relazioni Internazionali. Mantovani era gia' stata assessore nella giunta comunale di Bologna con sindaco Flavio Delbono. Assessore all'Urbanistica, confermata dalla precedente giunta, sara' Titta Meucci, mentre Sara Funaro, nipote del sindaco di Firenze al tempo dell'alluvione Piero Bargellini, avra' l'incarico delle Politoche Sociali. Assessorato all'Ambiente per Alessia Bettini, mentre l'ex assessore provinciale Stefano Giorgetti ricoprira' le Infrastrutture. Federico Gianassi, segretario del Pd di Firenze, e' stato scelto da Dario Nardella per l'assessorato all'Organizzazione e Personale. L'assessorato al Bilancio e Partecipate sara' ricoperto dal direttore dell'Ato Centro per i rifiuti in Toscana, Lorenzo Perra, mentre Andrea Vannucci, gia' consigliere comunale durante l'amministrazione Renzi, sara' assessore allo Sport. Il sindaco Dario Nardella avra' la delega alla Cultura, alla Polizia Municipale, alla Sicurezza Urbana e ai Servizi Demografici. Quattro saranno i consiglieri personali del sindaco, che ricopriranno l'incarico pro bono. L'architetto Stefano Boeri per la Cultura ed i Grandi Eventi, Fabrizio Landi all'Economia, l'ex assessore al Bilancio della giunta Renzi, Alessandro Petretto sara' consigliere per la Finanza Pubblica e l'ex capo della Procura di Firenze Giuseppe Quattrocchi, alla Legalita'. .

La proroga della Tasi è dunque ufficiale. Un emendamento presentato al decreto legge Irpef durante l'esame davanti alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato fissa nero su bianco infatti la data del 16 ottobre per il versamento nei Comuni dove non sono state deliberate le aliquote entro il 23 maggio: l'ipotesi è però che questa data riguardi solo i Comuni che delibereranno entro il 19 settembre.

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Per chi ritarderà ulteriormente, invece, si il versamento slitterebbe al 16 dicembre con aliquota base all'1 per mille. Il testo verrà inserito anche in un decreto legge che sarà esaminato e varato dal Consiglio dei ministri previsto per venerdì. Per far fronte allo slittamento il ministero dell'Interno anticiperà entro il 20 giugno ai Comuni ritardatari fondi per il "50% del gettito annuo della Tasi, stimato ad aliquota base", "a valere sul fondo di solidarietà comunale".

Non ci sarà invece l'allargamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con figli. L’accordo raggiunto nella maggioranza prevede di rinviare l’intervento, per l’estensione del bonus di 80 euro alle famiglie numerose, alla legge di stabilità 2015. Nel decreto Irpef, si apprende in ambienti della maggioranza, sarà specificato che in quella sede si dovrà prestare particolare attenzione ai carichi familiari.

L’emendamento inserisce la novità nell’articolo 1 relativo al bonus Irpef e prevede che nell’intervento normativo strutturale che sarà da attuare con la legge di Stabilità per il 2015 «saranno prioritariamente previsti interventi di natura fiscale che privilegino, con misure appropriate, il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico».

Il nodo dell’estensione del bonus ha tenuto finora bloccato il relativo decreto legge in commissione Finanze al Senato. Per l'approvazione i tempi dovranno essere ora piu' spediti in quanto il decreto dovrà essere convertito in legge entro il 25 giugno.

 

Parte oggi la vertenza Unicredit e sindacati per la realizzazione del piano industriale 2014-2018. Un negoziato in realtà basato sulla gestione di oltre 5 mila esuberi previsti dal vecchio programma, la cui attuazione è sfumata a causa della riforma Fornero che ha spostato di 3,5 anni l'uscita di 2.400 lavoratori pensionabili.

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Unicredit starebbe studiando un pacchetto volontario incentivato per fare uscire alla prima data utile i 2.400 dipendenti che sono pensionabili entro il 2018. Un pacchetto di misure tuttavia che non prevederebbero il ricorso al fondo di solidarietà di settore, giudicato troppo costoso dai vertici della banca. Che invece è orientato a facilitare l'uscita graduale delle persone utilizzandone la prestazione lavorativa fino alla prima data utile per la pensione per una serie di attività, come per esempio il recupero crediti, per le quali il gruppo si appoggiava a fornitori esterni. Alla prima data utile però l'uscita diventa necessaria e per accompagnarla l'azienda prevederebbe un pacchetto di incentivi all'esodo composito.

Gli altri 2.600 che mancano all'appello per realizzare il piano 2018 saranno affrontati in una seconda fase che potrà eventualmente anche prevedere l'uso del fondo di solidarietà.

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