Ape sociale, restano i ritardi nella liquidazione della prestazione

Franco Rossini Lunedì, 20 Agosto 2018

Per quanto possibile chiedo la cortesia di avere un chiarimento sull’isopensione in quanto oltre lo scrivente potrebbe interessare migliaia di persone ed altrettante a breve lo saranno per i piani di riduzione del personale (Tim,Enel,ecc..) con l’applicazione dell’art.4 della legge Fornero. In sintesi potrà essere applicata la quota 100 alle persone che hanno aderito all’isopensione? In caso affermativo il governo farebbe un regalo alle aziende a danno delle persone che vedrebbero il lo assegno decurtato di almeno del 3% annuo rispetto alla Fornero. Sarebbe una grave ingiustizia nei confronti delle persone che hanno accettato l’isopensione alla luce di un accordo firmato.

 

Il progetto sulla quota 100 non è ancora noto nella sua interezza. Ne' vi è conferma circa il fatto che sarà contenuto nella prossima legge di bilancio. E' dunque opportuno attendere qualche settimana prima di studiarne gli effetti su altri istituti, tra cui l'isopensione.

Mia moglie in data 12/03/2018 a presentato la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all'APE sociale (ASSISTENZA A FAMILIARI LEGGE 104 DA PIU' DI SEI MESI)l'Inps a risposto in data 21/06/2018 CON IL RICONOSCIMENTO al diritto a partire dal 01/04/2018 precisando che vi era la sussistenza dei fondi. In data 18/04/2018 ho presentato la domanda, a tutto oggi risulta ancora in lavorazione, ad un mio primo sollecito l'Inps ha risposto che i tempi sono lunghi in ragione di molte pratiche da sbrigare degli aventi diritto sia per APE sociale che lavori giovanili. Tutto cio premesso ad oggi cosa debbo pensare? con la 2 domanda l'INPS cosa altro verifica?

Se il lettore ha già ricevuto certificazione del diritto al riconoscimento all'ape sociale può stare relativamente tranquillo. Si tratta ora di attendere da parte dell'Inps la liquidazione della prestazione a cui il lettore avrà diritto con la corresponsione degli arretrati dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda di ape social.

Buongiorno, ho letto che, se il periodo per il quale si chiede lo scomputo è necessario per l'acquisizione del diritto alla pensione la neutralizzazione non può operare. Relativamente a questo punto ho una domanda da porre : Ho 61 anni ed a dicembre maturo 41 anni di contributi. Acquisisco il diritto alla pensione anticipata a maggio 2021 A dicembre 1995 ho maturato 18 anni di contributi, per cui la componente retribuitiva (quota A e B) della mia pensione verrebbe calcolata rispettivamente con gli ultimi 5 e 10 di contribuzione. Nel caso di licenziamento potrei richiederei la Naspi. Attualmente il mio imponibile contributivo è il doppio dell'imponibile figurativo Naspi di 1820 euro. La Naspi mi coprirebbe i 2 anni di contributi figurativi e poi pagherei i contributi volontari per i restanti 4 mesi per raggiungere il requisito dei 43 anni e 3 mesi per la pensione anticipata. In base a quanto ho letto, non potrei richiedere la neutralizzazione e l'assegno della pensione verrebbe decurtato in modo significativo è corretto ? Se richiedo la pensione anticipata e quindi l'assegno decurtato, posso poi a 67 anni , quando maturo anche il diritto della pensione di vecchiaia, richiedere il ricalcolo con la neutralizzazione ? Otterrei gli stessi benefici ?

Nel caso della naspi l'articolo 12, co. 2 del Dlgs 22/2015 consente la neutralizzazione degli effetti del minore accredito figurativo derivante dalla naspi. Per cui, in sostanza, è già stato approntato legislativamente un meccanismo che sterilizza gli effetti della minore contribuzione accreditata relativamente alle quote retributive della pensione. Il lettore, pertanto, non avrà bisogno di chiedere lo scomputo di tali retribuzioni essendo queste già neutralizzate d'ufficio dall'Inps al momento della liquidazione della pensione. 

Il taglio alle pensioni oltre i 4000 euro mensili lordi di cui si parla riguarderà la parte eccedente i 4000 o l'intero importo della pensione???

La proposta Lega-CinqueStelle recherebbe un taglio complessivo dell'intera cifra della pensione retributiva. Il taglio non potrebbe determinare una pensione di importo inferiore ad 80mila euro lordi annui. Va detto che si tratta solo di un progetto e, pertanto, non è detto che sarà approvato così come è stato presentato. 

 

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

2014-04-05 19:36:00
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati