Settima salvaguardia [Discussione Unificata]

PER TUTTI (ma soprattutto per chi può avere contatti con F. Flore - Rete dei comitati esodati )

RIFLESSIONE :
Visto quanto accaduto dall'8 agosto ad oggi, sono andato a rileggere il comunicato della Rete Dei Comitati Esodati del 01/08 ore 12,36 - 11 AGGIORNAMENTO SETTIMA SALVAGUARDIA che al punto 1) recitava quanto segue :

Il Ministero del Lavoro ha risposto al quesito posto sui mobilitati provenienti da aziende fallite CONFERMANDO l'interpretazione (estensiva) della norma data dall'Istituto con la circolare 50.

CONCLUSIONE :
Questa affermazione si è dimostrata inattendibile visto il riesame delle pratiche e la valanga di dinieghi che ha originato. Ma allora la fonte dell'informazione (pubblicata in rete e quindi creando false aspettative agli interessati) non era aggiornata o nei giorni successivi il Ministero ha modificato le disposizioni già impartite all'INPS con gli effetti ben noti a noi tutti ????

Aspetto vs. interpretazioni e, se possibile, chiarimenti da chi ha avuto queste informazioni.

Per favore non continuate a fare confusione. La class action in italia esiste solo in casi particolari rispetto ad associazioni di consumatori e comunque non sarebbe nè praticabile nè utile per Noi Vittime.

Al contrario occorrono 1) centinaia di querele individuali per la mancata OSSERVANZA della legge, nei confronti di singoli "responsabili della procedura", individuati da ognuno di Noi Vittime, affiancando a queste querele, 2) i normali ricorsi al giudice civile.I giudici civili, verranno portati a conoscenza delle querele penali semplicemente 3) allegandone copia ai ricorsi. Questo di per se rafforza il ricorso e condiziona il giudice civile ad approfondire I FATTI (ripeto I FATTI). Inoltre i funzionari querelati 4) dovranno cominciare a raccogliere giustificazioni, trascinando così i livelli superiori inps. I Patronati verranno chiamati 5) quali testimoni ovvero persone informate sui fatti dai Nostri avvocati, rafforzando l'aspetto DOLOSO della mancata osservanza delle norme chiaramente comprensibili ma artatamente disattese per oscuri interessi che i giudici 6) tutti diversi perchè diverse sono le querele, dovranno accertare. Avremo coinvolto decine di giudici con un'azione coordinata.
La strategia consta di 6 punti e molta, molta determinazione.
Scordiamoci una soluzione "tarallucci e vino" (sarebbe piaciuta anche a me). Bisogna combattere.

In merito al risarcimento: Pablito, la modifica dello status "si diritto" può essere giustificato dallo stato di avanzamento dell " attività di monitoraggio" che abbiamo firmato sulla domanda presentata, lo "status" della pratica non è una comunicazione ufficiale inps definitiva, ma solo uno stadio di avanzamento transitorio della "procedura di monitoraggio" e non comporta nessun impegno da parte dell'inps.
La richiesta di risarcimento sarebbe facilmente confutata da un qualunque avvocaticchio inps.

Coraggio !!!

Ferocesaladino, il danno cagionato è costituito dalla modifica dello status dal "Si diritto correlato ad un'eventuale graduatoria al No diritto.
In pratica l'esclusione non è stata conseguente ad una graduatoria, ma è stato totalmente sovvertito il primo risultato della verifica del diritto.
Se l'esclusione fosse stata determinata a seguito graduatoria, avresti ragione , ma non è così.
Equivale a dire che in un concorso si dichiarano vincitori chi totalizza dieci punti, e poi , in corso d'opera, cambiano le carte in tavola e dicono...come diceva il Pastore televisivo (del TG)...."mi dicono che non è vero"

giorgione ha scritto: Pat ...... Non intendo allinearmi in quanto la legge 208/2015 non lo prevede ma interpreto quanto sta facendo l'Inps. Cioè se l'azienda è cessata dopo il 2011 o ha attivato dopo tale data la procedura concorsuale si è fuori salvo siano stati siglati accordi entro il 2011. Temevo già a luglio che questa sarebbe stata l'interpretazione dell'Inps e purtroppo i fatti mi stanno dando ragione.

Gli esclusi dovranno necessariamente fare ricorso amministrativo e quindi arrivare davanti ad un giudice. Eventualmente bisogna valutare una class action ,,,,,,,,,,,,

QUESTI sono I PUNTI SU CUI CONCENTRARE L'ATTENZIONE:
1 -se c'e' l'accordo ante 31Dic2011 ...per l'Inps sara' una CATASTROFE ove abbia negato il diritto alla salvaguardia
2 - per chi e' privo di accordo vale quanto e' stato stabilito dalla LEGGE !!!! 208/2016 ben recepita dalle stesse circolari Inps 1 e 50/2016 ove esplicitamente con chiarezza si delinea la procedura e le 'NOTE OPERATIVE' che gli stessi addetti ai lavori devono seguire nell'istruire le istanze!!! l'Inps NON E' il LEGISLATORE !!!

per cui ... sussistono DUE....DUE....DUE.... punti che proteggono la legittima pretesa di vedere riconosciuto il diritto alla salvaguardia nel caso dei mobilitati !!!

Su questo bisogna affondare il 'coltello' !!! non perdetevi in altre locubrazioni mentali sulla durata dei concordati ...date fallimenti ecc... ecc....!!!

>>>>> QUI CI VUOLE ....bisogna valutare una class action !!!!!!!!

[/b]Claro .... ???

ferocesaladino ha scritto: Francamente, tutto questo copia incolla sul concordato preventivo non ha alcun senso e contribuisce solo alla confusione che evidentemente affolla i pensieri ......

La 208/2015 non si va ad impegolare in dettagli procedurali essendo sufficente, per le aziende, essere - interessate dall'attivazione - delle vigenti procedure concorsuali - specificando poi quali sono queste procedure.
!!!

....ora ....bando alle chiacchere ..... ORA BISOGNA SOLO INDIVIDUARE QUALE STUDIO LEGALE/PROFESSIONISTA .... QUALIFICATO !!! .... CUI APPOGGIARE IL RICORSO .... INDIVIDUALE E COLLETTIVO ..... UNO CHE ABBIA LE 'PALLE' NON LA 'LINGUA' ....

..... e poi.... permettetemi .... che fine hanno fatto tutti quei 'PROSCIUTTONI' che hanno ricevuto la certificazione in barba a quello che e' accaduto agli altri ??? Dai gente .... mostrate anche voi il sostegno di cui gli altri hanno bisogno in questo momento !!!

pablito ha scritto: Concordo con la linea di attacco di ferocesaladino e, al contempo, il suggerimento di Handy.
In pratica esistono anche i presupposti per una richiesta risarcimento per i danni subiti a livello di stress psicofisico.

Sul risarcimento non sono d'accordo in quanto:
nella domanda di verifica, con la firma, tutti Noi richiedenti abbiamo dichiarato di essere consapevoli che la procedura di ammissione al beneficio è subordinata alla conclusione delle attività di monitoraggio svolte dall’INPS.

Questo significa che 1 non ci sono tempi certi per la conclusione della pratica e 2 che non sono tenuti a dare motivazione dell'esclusione in quanto è sufficiente che il monitoraggio abbia dato esito negativo (...subordinata alla.....).