cumulo casse professionali

Sono in ferie e mi diverto un pò.

Dalla relazione al bilancio 2016 dell'EMPAM . Sito ufficiale

Iscritti 362.000

Nel 2016, la Fondazione ha registrato entrate contributive pari a 2,542 miliardi di euro, erogando nello stesso periodo prestazioni previdenziali e assistenziali per oltre 1,546 miliardi. A incidere sul fronte delle uscite è stato l’aumento dei pensionati che, come previsto dalla cosiddetta ‘gobba previdenziale’ presente e già scontata nei bilanci attuariali dell’Ente, saranno in crescita ancora per diversi anni.

Aggiungo io "i pensionati Enpam sono 105.000 la spesa annua è di 1,546 miliardi. Procapite a pensionato euro 15.000 circa / anno". Ma incide la quota B. quella che riguarda i medici di medicina generale e gli specialisti ambulatoriali. Per loro è ovvio che la pensione è più pesante. Loro infatti non hanno la pensione inps.

Complimenti davvero per l'iniziativa del comunicato stampa. Mi rimane solo il dubbio se sia vera la notizia della convocazione di lunedì. C'è qualcuno che può sincerarsi?

Concordo in pieno sul fatto che bisogna contestare i numeri immaginari, di chi è interessato al fatto che la novità naufraghi, con numeri reali....che hanno sempre ragione

Condivido la lettera. Anch'io sono convinta che parlare di numeri chiarisce a molti che non siamo dei privilegiati ma stiamo chiedendo l'applicazione di un diritto riconosciuto dalla legge e che i nostri contributi li abbiamo versati e continuiamo a versarli. Mi piace che hai specificato che la platea di coloro che andrebbero in pensione anticipata con il retributivo è limitata a coloro che hanno iniziato a lavorare prima degli anni 80-83 . Facci sapere quando la manderai.

Myfranck i numeri a mio parere sono necessari. Sono l'unica cosa di cui hanno parlato Casse giornali inps . Non parlano d'altro. E se avessero ragionato forse qualcuno la smetterebbe di parlare di miliardi! Solo i soldi interessano. I diritti li mettono in un altro posto. I nostri ovviamente.

Ecco il testo rivisto e, credo, corretto. Avevo inviato la vecchia versione anche all'on. Gnecchi che ovviamente mi ha risposto e plaude alla iniziativa
Ritengo tuttavia che il testo definitivo debba essere inviato ufficialmente dalla mail del comitato. La mail di invio dovrebbe essere anche corredata da una premessa che spieghi le ragioni della nascita del Comitato.
L'invio deve essere fatto anche al Pres. della Commissione lavoro della camera e del senato, al ministero , all'inps, alle casse, ai giornali.
Ma per Dio possibile che non ci sia nessuno iscritto all'INPGI!!! Eppure i giornalisti dovrebbero essere interessati vista anche il decreto legislativo 69 del maggio ultimo scorso che li agevola nel pensionamento!!


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Da alcuni mesi sulla stampa sono apparse notizie relative alla difficoltà delle casse professionali e sull’impatto dei loro conti se venisse applicato il cumulo contributivo ( introdotto dalla legge di bilancio 232 /2016 art1 comma 195) ai fini del pensionamento. Una legge giusta che permette di poter sommare ai fini del raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi i contributi pagati alle diverse casse.
Non neghiamo che un problema di aggravi di costi esista. Ma vorremmo portare alcune argomentazioni per un contributo alla discussione.
1)Le casse sostengono che la norma riguarda circa 1 milione e più di persone. Non aggiungono che questo numero è il totale degli attuali iscritti , compresi quelli che, se gli andrà bene, andranno in pensione fra 40 anni. Mediamente i nuovi pensionati / anno, fino al 2016, sono circa 30.000 (basta guardare i bilanci consultivi delle singole casse e fare le relative somme ). La legge sul cumulo permetterà, qualora applicata, un aumento dei nuovi pensionati , per i nuovi diritti acquisiti, forse di circa 10.000 persone all’anno per i primi tre anni. Poi l’impatto si ridurrà.
2)I due miliardi di maggior onere (nel caso si prendano assolutamente per buone, ma non è sicuro, le previsioni che fanno le casse) riguardano quindi una spesa che deve essere spalmata su 40 anni. Stiamo parlando di un onere aggiuntivo per le Casse di , nemmeno, 30.000.000( trenta milioni) anno. Le casse infatti erogano pensioni di circa 230 euro lordi al mese. (230*12*10.000 = 27.600.000)
3)Va ridimensionato altresì Il problema dell’impatto del retributivo che coinvolgerebbe legioni di persone che con la legge raggiungerebbero questo diritto. In realtà questa problematica riguarda poche migliaia di persone. I cui costi comunque sarebbero a carico INPS e non delle casse. Si tratta di quelle persone che hanno iniziato a lavorare nel 1983 , e solo nel caso che abbiano effettuato il riscatto della laurea a suon di milioni. Se la laurea non è stata riscattata per avere i famosi 18 anni nel 95 bisogna avere iniziato a lavorare al gennaio del 78. Ma chi ha iniziato a lavorare nel 78 o riscattato la laurea da quell’anno matura 40 anni alla fine di ques’anno e dovrà aspettare fino al 2020 (sempre ammesso che a quell’epoca bastino ancora i 42 anni e dieci mesi).
4)Le casse e l’inps hanno i dati dal mese di febbraio. Hanno già fatto gli incroci degli iscritti da quell’epoca. Sarebbe opportuno che i dati venissero resi noti.
5)Nel frattempo le Casse e l’Inps, ritardando la applicazione della norma, hanno continuato a riscuotere i contributi obbligatori da chi, non potendo andare in pensione per la mancata applicazione della legge, ha continuato a fare il suo dovere di contribuente. E forse assorbiranno anche i 100 milioni previsti dalla Finanziaria.

Siamo disponibili a incontrarci con chi di dovere per esprimere le nostre ragioni.