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lavoro all'estero ( 2 ) - possibilità di domanda per quota 100

10/03/2019 09:27#60373 da Suarez
Per Emilio53 che ha contattato l'On. Fucsia Nissoli in merito all'emendamento all'art. 14.

La stessa On. Nissoli ha rilasciato ieri alla stampa la seguente dichiarazione:

ROMA\ aise\ - Deputata di Forza Italia eletta in Centro e Nord America, Fucsia Nissoli ha presentato due emendamenti al testo “disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, che, approvato dal Senato, è ora all’esame della Camera.
Obiettivo degli emendamenti andare incontro alle esigenze degli italiani all’estero.
In particolare, Nissoli chiede, in tali emendamenti, che anche gli iscritti all’Aire che “ristabiliscono la residenza anagrafica sul territorio nazionale possono accedere, dopo sei mesi di residenza continuativa, al reddito di cittadinanza ed alla pensione di cittadinanza, se in possesso dei requisiti richiesti”.
Inoltre, la parlamentare prevede forme convenienti di riscatto dei contributi versati all’estero, fuori dagli accordi bilaterali di sicurezza sociale.
“Auspico – il commento di Nissoli - che la maggioranza di governo mostri sensibilità verso gli italiani all’estero e voti favorevolmente questi due emendamenti”. (aise)

La Nissoli cita due emendamenti riguardanti, uno il reddito di cittadinanza, l'altro il riscatto agevolato della laurea. Nessun riferimento all'art. 14 su Quota 100.

Da me interpellata sull'argomento, la Nissoli ha così replicato:

"Questo è un problema che va oltre quota 100 e cercherò di affrontarlo nelle prossime riunioni del comitato per le questioni degli italiani all’estero anche con gli altri parlamentari appena ce ne sarà occasione!
Cari saluti
Fucsia"

La speranza è che qualche altro parlamentare voglia raccogliere l'invocazione a correggere l'art. 14 del DL 4/2019 il più presto possibile.
Ringraziano per il messaggio: blekaccio, emilio53, Silvio1953

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08/03/2019 19:09#60329 da Milanese
Salve Suarez! Grazie x la dovizia di particolari che permettono di analizzare meglio il caso e sostenere che l'interpretazione INPS e' di parte, vero anche la poca chiarezza del legislatore. Ora io spero che in conversione decreto venga risolto questo dubbio.

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08/03/2019 09:08#60314 da Suarez
Per Milanese che chiede: allora INPS disconosce la sua circolare 88/2010?????? Del resto quando si parla di gestioni trattate da INPS sono incluse le pensioni estere, avendo uffici appositi dedicati a questo, almeno credo! Grazie

L'INPS disconosce la Circolare n. 88/2010 (paragrafo 1 e paragrafo 4f), così come disconosce la più recente Circolare n. 60/2017 (paragrafo 2), nonché il Messaggio n. 1094/2016 e il Messaggio n. 4670/2010.

Allora dovrei ripetere tutto quello che ho già scritto: se il legislatore non interviene a correggere le norme, che li legislatore stesso formula molto spesso in maniera poco chiara, l'INPS continuerà a fare quello che più gli conviene.

Comunque, tutte le Circolari e Messaggi INPS sopra citati potranno formare il corredo di documentazione, oltre ai regolamenti UE ed alle sentenze CGUE, per mettere l'INPS di fronte alle sue responsabilità.

PS: le pensioni estere sono gestite dai rispettivi enti previdenziali esteri, tanto è vero che sull'estratto conto INPS i periodi contributivi esteri compaiono solo dopo che i rispettivi enti previdenziali li hanno comunicati all'INPS, tramite i modelli E 205.
Ringraziano per il messaggio: emilio53, Silvio1953

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07/03/2019 19:47#60306 da Milanese
Salve Suarez! tutto perfetto cio' che dici, ma scusa l'insistenza, allora INPS disconosce la sua circolare 88/2010?????? Del resto quando si parla di gestioni trattate da INPS sono incluse le pensioni estere, avendo uffici appositi dedicati a questo, almeno credo! Grazie

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07/03/2019 11:35#60289 da Suarez
Per Milanese che dice: Comprensibile la strumentalizzazione dell'INPS, ma in presenza gia' di una sentenza della CGE e appurato che quota 100 e' una pensione pura e non un sostegno al reddito come APE, la posizione INPS si rivela alquanto pretestuosa. Cavolo, parliamo dei nostri soldi accantonati per anni e di cui esiste il diritto di restituzione. Mah!!!!!!!!!

Allora, cerchiamo di essere pratici, senza fare della filosofia.

Il funzionario INPS, che riceve una domanda di Quota 100, di quali strumenti dispone per esaminare la domanda? Solo della Circolare INPS n. 11/2019, che a sua volta fa riferimento all'art. 14 del DL 4/2019.

Al comma 1 dell'art. 14 si legge quanto segue:
"Gli iscritti alla AGO e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall'INPS, nonché alla gestione separata, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata definita Quota 100".
Allora, allo stato attuale delle cose, se il richiedente deve far valere un periodo di lavoro all'estero per raggiungere il requisito dei 38 anni di contribuzione, il funzionario INPS molto probabilmente respingerà la sua domanda, perchè al comma 1 i periodi esteri non sono contemplati.

Supponiamo ora che gli invocati interventi del legislatore possano modificare il comma 1 ed ammettere anche la contribuzione estera per il raggiungimento dei 38 anni.
In questo caso la domanda sarà accolta dal funzionario INPS.

Ma lo stesso funzionario va poi a leggere il comma 2 e trova quanto segue:
Ai fini del conseguimento del diritto a pensione quota 100, gli iscritti a due o più gestioni previdenziali di cui al comma 1, che non siano già titolari di trattamento pensionistico a carico di una delle predette gestioni, hanno facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti ...
A questo punto, se nel computo dei periodi assicurativi, dopo la suddetta modifica del comma 1, vengono inclusi anche i periodi esteri, avverrà contestualmente che anche la titolarità di una pensione estera sarà ostativa al conseguimento del diritto a quota 100.

Allora il funzionario INPS respingerà la domanda, se il richiedente è già titolare di una pensione estera, oppure gli revocherà la pensione Quota 100 quando diventerà titolare della pensione estera.

Il funzionario INPS molto probabilmente non conosce nemmeno i regolamenti UE o le sentenze della CGUE, ma fa riferimento unicamente agli strumenti di cui dispone.

Poi, dopo la reiezione della domanda, si potrà ricorrere giudizialmente in tutte le sedi consentite.

Quanto sopra è quel che si sta verificando con i percettori dell'Ape Sociale che sono titolari di una pensione estera, e non c'entra per nulla il fatto che Quota 100 sia una pensione e l'Ape Sociale sia un'indennità di accompagnamento alla pensione, perché per entrambe valgono gli stessi regolamenti e sentenze.

In conclusione. è necessario che alla modifica del comma 1 sia abbinata una conseguente modifica del comma 2, altri si ripeterà l'equivoco, tuttora irrisolto, dell'Ape Sociale.
Ringraziano per il messaggio: emilio53, Silvio1953

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06/03/2019 19:31#60275 da Milanese
Comprensibile la strumentalizzazione dell'INPS, ma in presenza gia' di una sentenza della CGE e appurato che quota 100 e' una pensione pura e non un sostegno al reddito come APE, la posizione INPS si rivela alquanto pretestuosa. Cavolo, parliamo dei nostri soldi accantonati per anni e di cui esiste il diritto di restituzione. Mah!!!!!!!!!
Ringraziano per il messaggio: blekaccio

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