Bernardo Diaz

Bernardo Diaz

Bernardo Diaz, dottore commercialista collabora con PensioniOggi.it dal novembre del 2015.  

L'aliquota ridotta decisa dal governo si applica ai canoni percepiti negli anni 2014 2017 automaticamente

Nel decreto casa 2014 è stato confermato il taglio dal 15 al 10 per cento della cedolare secca sugli affitti a canone concordato. Cerchiamo dunque di approfondire quali sono i soggetti che potranno effettivamente godere di questo beneficio e quali adempimenti dovranno effettuare.

Innanzitutto va precisato che lo sconto fiscale sarà automatico per tutti proprietari di casa che hanno già applicato la cedolare secca sugli affitti convenzionati. In tal caso la riduzione del prelievo si applicherà su tutti i canali percepiti dal 2014 al 2017 senza che il propetario di casa debba effettuare nuovi adempimenti amministrativi. 

Coloro invece che hanno già stipulato un contratto a canone concordato senza però avere optato per la cedolare secca dovranno verificare di non avere detrazioni fiscali che limiterebbero i benefici della tassa piatta e quindi optare per la cedolare entro il termine per il pagamento annuale dell'imposta di registro utilizzando il modello 69 oppure il nuovo modello Rli. In questo caso il proprietario dovrà ricordarsi di inviare all'inquilino prima della di impedimento una raccomandata contenente l'avviso di applicazione della cedolare secca e della rinuncia dell'aggiornamento del canone. 

E' chiaro invece che qualora il proprietario abbia in corso un contratto a canone libero è improbabile che la riduzione della cedolare secca dal 10 al 15 per cento possa rendere conveniente un passaggio al canone concordato.

I proprietari che vogliono invece stipulare ex novo un contratto d'affitto in cedolare dovranno verificare prima di tutto che l'appartamento in oggetto sia individuato in uno dei comuni ad alta tensione abitativa individuato nell'elenco ufficiale stilato dal Cipe disponibile presso il sito internet di Confedilizia; quindi dovranno siglare con il conduttore un contratto a canone concordato ai sensi dell'articolo 2 comma 3 della legge 431/1998.

La durata di tale contratto sarà di 3 anni prorogabili di altri 2, il canone mensile sarà compreso in quella forchetta di prezzo individuata negli accordi firmati a livello territoriale tra le sigle della proprietà edilizia e i sindacati degli inquilini. Con il regime convenzionato, lo si ricorda, il proprietario dovrà verificare i rendimenti anche alla luce degli importi da corrispondere al comune in materia di Imu e tasi per comprendere quale sarà il vantaggio conseguibile con il regime convenzionato e con la cedolare.
Quanto al regime fiscale il nuovo contratto potrà immediatamente godere della tassa piatta utilizzando per la registrazione il modello Siria telematico oppure in alternativa il modello 69 cartaceo o il nuovo Rli.

L'aumento delle tasse azioni sulle rendite finanziarie servirà sostenere taglio dell'Irap del 10 per cento alle imprese. Spunta però l'ipotesi di uno slittamento a luglio.

Matteo Renzi ha annunciato che la tassazione sulle rendite finanziarie passerà dal 20 al 26 % sui redditi di capitale e sui redditi diversi. La misura garantirà risorse che finanzieranno la riduzione dell'Irap del 10 per cento delle aziende private. Secondo il premier l'aumento di 6 punti percentuale delle aliquote sul capital gain, su interessi e dividendi garantirà un maggior gettito di circa 2,6 miliardi; cifra che verrà utilizzata per ridurre di circa 2,4 miliardi il peso dell'Irap sulle aziende private considerando anche un margine di sicurezza di 200 milioni di euro per contenere un eventuale calo del gettito.

Nel presentare la manovra fiscale sulle rendite finanziarie il premier Matteo Renzi ha anche sottolineato come l'aumento dal 20 al 26 per cento della tassazione ponga l'Italia in linea con gli altri paesi europei. In effetti con l'aumento delle aliquote l'Italia sarà allineata alla media degli altri paesi europei che si attesta intorno al 25 per cento, però è bene ricordare che a differenza degli altri Stati dell'Unione i risparmiatori italiani sono anche chiamati a pagare l'imposta del bollo del 2 per mille e la Tobin tax. 

La misura secondo quanto annunciato dal neo-premier dovrebbe scattare dal prossimo 1° maggio ma per consentire agli operatori e agli intermediari finanziari di adeguare le proprie procedure è possibile che il governo trovi un accordo per posticiparla al 1° luglio.

La stretta sulle rendite finanziarie riguarderà la tassazione di tutti i principali proventi derivanti da prodotti finanziari (conti correnti, conto deposito, certificati di deposito, azioni ed obbligazioni, fondi di investimento italiani e stranieri, gestioni individuali e derivati) ad eccezione però, come espresso dallo stesso Matteo Renzi, dei titoli di Stato, le cui aliquote resteranno ferme al 12,5%.

Sono un geometra iscritto alla Cassa Geometri dal 1980 vorrei sapere quali sono le prestazioni previdenziali erogate dalla cassa e la loro modalità di calcolo. Francesco

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La Cassa Geometri prevede diverse forme di pensionamento, tra cui la pensione di anzianità, la pensione di vecchiaia retributiva, la pensione di vecchiaia anticipata e la pensione di vecchiaia contributiva.

Il diritto alla pensione di anzianità spetta a chi ha maturato almeno 40 anni di effettiva iscrizione e contribuzione, indipendentemente dall'età anagrafica; a chi ha perfezionato almeno 35 anni di effettiva iscrizione e contribuzione ed ha compiuto almeno 58 anni. Si ricorda inoltre che dal 2003, per conseguire la pensione di anzianità, è necessario raggiungere un volume di affari professionale minimo rivalutato ogni anno secondo taluni indici ISTAT. Per il 2014 il volume d'affari minimo è pari a 8.850 euro.

Quanto al metodo di calcolo della pensione di anzianità per gli anni fino al 31 dicembre 2006 viene utilizzato il metodo retributivo; per gli anni successivi al 2007 viene utilizzato il metodo contributivo. Pertanto i lavoratori anziani potranno beneficiare di un sistema di calcolo più vantaggioso mentre i lavoratori giovani, che hanno molti contributi versati alla Cassa Geometri successivamente al 2007, avranno un calcolo del trattamento basato sul sistema contributivo e quindi maggiormente penalizzante.

Quanto al trattamento di vecchiaia la Cassa Geometri eroga la pensione di vecchiaia retributiva, la pensione di vecchiaia anticipata e la pensione di vecchiaia contributiva. I requisiti per la prima sono fissati in 67 anni di età ed aumenteranno gradualmente dal 2013 al 2018 di sei mesi all'anno sino al raggiungimento di settant'anni di età nel 2019. Per il conseguimento della pensione di vecchiaia retributiva è necessario possedere un'anzianità contributiva minima di 34 ( che salgono a 35 dal 2015); la prestazione viene calcolata con il sistema retributivo considerando i 30 redditi più elevati sugli ultimi 35 dichiarati ai fini Irpef; dal 2013 è prevista la riduzione del 100% al 75% della percentuale di rivalutazione dei redditi ai fini della media. Per le annualità eccedenti la quarantesima il calcolo è contributivo. 

La Cassa Geometri eroga anche la pensione di vecchiaia anticipata a condizione però che l'iscritto possa vantare l'anzianità contributiva minima prevista per la pensione di vecchiaia retributiva. Il calcolo è misto e cioè retributivo per le annualità fino al 2009 e contributivo per le annualità successive. I requisiti per l'accesso sono più bassi: la prestazione può essere riconosciuta al compimento di 65 anni e 6 mesi di età che aumenteranno di sei mesi all'anno sino al raggiungimento dei 67 anni di età nel 2016.

La pensione di vecchiaia contributiva è il trattamento riconosciuto quando al momento del compimento dell'età pensionabile l'iscritto non abbia raggiunto l'anzianità contributiva minima di 35 anni. In tal caso si può accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni con almeno 20 anni di anzianità contributiva, l'ammontare della pensione tuttavia non deve essere inferiore ad 1,5 volte l'importo dell'assegno sociale inps annualmente rivalutato. Naturalmente tale prestazione è piu' penalizzante in quanto determinata con il calcolo contributivo.

Si ricorda infine che la Cassa Geometri eroga sino al 31.12.2014 la pensione di vecchiaia anticipata a 65 anni a condizione che sia presente una anzianità contributiva di almeno trent'anni. Il calcolo in questo caso è misto e cioè retributivo per le annualità fino al 2006 e contributivo per le annualità successive al 2007. Si tratta come precisato di una disposizione transitoria che rimane in vigore sino al 31.12.2014.


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Sono una lavoratrice in congedo straordinario per assistere mio figlio disabile. Volevo sapere dato che durante le assenze dal lavoro mi capitano festività e domeniche come vengono calcolati questi giorni durante i quali sarei rimasta a casa comunque? Valeria

L'Inps applica il seguente sistema per calcolare le assenze dal lavoro durante festività e domeniche ai fini della fruizione del congedo straordinario per assistere il familiare disabile. Se il periodo di congedo è continuativo, ad esempio è di un mese, tutti giorni di sabato, domenica ed eventuali festività infrasettimanali sono considerati come giorni di assenza e quindi entrano nel tetto dei due anni.

Se invece il congedo è preciso in modo frazionato, nel senso che il lavoro viene ripreso il primo giorno lavorativo coincidente con il venerdì (fine settimana) o con il lunedì (inizio settimana successiva), i giorni di fine settimana precedenti o successivi non sono più considerati come assenza per congedo e quindi non entrano nel tetto di 2 anni.


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Nel decreto c'è anche lo stanziamento di 568 milioni per il recupero di alloggi Iacp e la possibilità per gli inquilini delle case popolari di riscattare l'appartamento.

Il decreto Lupi per il rilancio del mercato degli affitti e della casa è vicino all'approvazione. Il provvedimento vuole soprattutto stimolare gli affitti per le fasce sociali meno abbienti, le più colpite oggi dall'emergenza casa attraverso un rilancio del canone concordato con agevolazioni più consistenti per i proprietari e gli affittuari.

Nel provvedimento si stablisce, per i proprietari, la riduzione ulteriore dell'aliquota della cedolare secca dal 15 al 10 per cento, dopo che il decreto del fare l'aveva già portata dal 20 al 15 per cento. Per gli inquilini con basso reddito viene portato a 900 euro annui invece il tetto della detrazione Irpef per le spese di affitto. 

Difficile invece l'introduzione dello sconto Imu con aliquota fissa alla 4 per mille per i proprietari che affittano immobili a canone concordato e l'introduzione degli sconti iva per i costruttori che affittono a canone sociale una parte degli appartamenti realizzati; misure sulle quali il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, si sta battendo ma che hanno ricevuto lo stop del Ministero dell'economia e delle finanze per problemi di copertura economica.
Incerta anche la possibilità di introduzione degli sconti Ires e Irap decennali in favore degli investitori istituzionali che finanziano interventi di social Housing.

All'interno della bozza del provveimento c'è anche un piano da 568 milioni per il recupero di alloggi Iacp e la possibilità per gli inquilini delle case popolari di riscattare l'appartamento.

Secondo fonti vicine alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il decreto andrà probabilmente all'esame del Consiglio dei Ministri il prossimo mercoledì e dunque entro la prossima settimana il provvedimento per rilanciare gli affitti dovrebbe essere approvato.

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