Assegno di Ricollocazione, Anche i patronati scendono in campo

Vittorio Spinelli Venerdì, 01 Giugno 2018
Dallo scorso 28 Maggio i disoccupati titolari di Naspi potranno rivolgersi anche ai patronati convenzionati con l'Anpal per il rilascio dell'ADR.
Anche i patronati scendono in campo per l'assegno di ricollocazione. Dallo scorso 28 maggio l'ADR può essere richiesto anche rivolgendosi agli istituti di Patronato convenzionati con l'ANPAL. Entra così nella piena operabilità il principale strumento delle politiche attive del lavoro, la cui messa a regime si è avuta il 14 maggio scorso.

"Sono davvero soddisfatto - ha affermato l'ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti - con l'avvio definitivo dell'assegno di ricollocazione, strumento essenziale per dare concreta attuazione alle politiche attive, aiutiamo le persone a trovare un lavoro: tutte le nostre politiche sono state finalizzate a questo obiettivo, non a offrire un sostegno assistenzialistico". "In questo modo si completano le misure previste dal Jobs Act - ha dichiarato il presidente dell'ANPAL, Maurizio Del Conte - e si vedono, quindi, i frutti del lavoro svolto nel corso dell'ultimo anno e mezzo, vale a dire dalla nascita dell'Agenzia a oggi, un lavoro pioneristico per molti aspetti, che abbiamo portato avanti insieme al Ministero del Lavoro e in forte sinergia con le Regioni". 

L'assegno di ricollocazione serve ad aiutare i disoccupati a ricollocarsi nel mondo del lavoro e può essere richiesto dai beneficiari di NASpI da almeno 4 mesi. Punto cardine del Jobs Act approvato dal Governo Renzi nel 2015 l'ADR in futuro sarà esteso anche ai beneficiari del ReI, il reddito di inclusione, e ai lavoratori con accordi di ricollocazione stipulati all'esito di accordi di gestione delle eccedenze occupazionali tra imprese e sindacati di cui all’articolo 24- bis del decreto legislativo n. 148/2015.

La somma di denaro messa a disposizione può essere utilizzata presso un Centro per l'Impiego o un'Agenzia per il lavoro accreditata, che assegnerà un tutor al disoccupato, per essere affiancato in un programma personalizzato di ricerca intensiva di un nuovo impiego. L'importo dell'assegno - da un minimo di 250 euro ad un massimo di 5mila euro, a seconda del tipo di contratto e del grado di difficoltà per ricollocare il disoccupato - viene riconosciuto all'ente che fornisce il servizio di assistenza alla ricollocazione, solo se la persona titolare dell'assegno trova lavoro. Il voucher è pienamente compatibile con la Naspi; il beneficiario, pertanto, continuerà a percepire il sussidio contro la disoccupazione durante il periodo di assistenza alla ricerca intensiva al lavoro. C'è solo una causa di decadenza specifica: una volta chiesto l'ADR il disoccupato lo deve spendere entro due mesi dalla data del suo rilascio. Se non lo fa decade dallo stato di disoccupazione e dalla prestazione a sostegno del reddito.

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