Bonus Mamme, Al via le domande per il contributo fino a 480€

Venerdì, 31 Ottobre 2025
Le somme saranno corrisposte dall’Inps a dicembre o, al più tardi, nel mese di febbraio 2026. Spetta a tutte le lavoratrici dipendenti, anche del pubblico impiego, e autonome con almeno due figli di cui il più piccolo con età non superiore a dieci anni.

Via libera dell’Inps alla presentazione delle domande per il nuovo bonus a favore delle lavoratrici (anche autonome) madri con due o più figli. Il beneficio vale 40€ al mese per il numero di mesi lavorati tra gennaio e dicembre 2025 (per un totale massimo di 480€), interamente esentasse e non rileva ai fini ISEE. Lo rende noto, tra l’altro, l’Inps nella Circolare n. 139/2025 in cui spiega che la fruizione non avviene d'ufficio. La lavoratrice dovrà produrre apposita domanda all'Inps entro massimo il 31 gennaio 2026 nel qual caso il bonus sarà erogato a febbraio 2026; solo quelle prodotte tempestivamente consentiranno di riscuotere il bonus già a dicembre 2025. 

Il bonus

L’articolo 6, co. 2 del decreto legge n. 95/2025 (cd. decreto economia) ha messo una toppa al rinvio contenuto nella legge di bilancio 2025 della decontribuzione per le lavoratrici madri con meno di tre figli. Nel 2025 la misura viene sostituita dall’erogazione di un contributo di 40€ a favore:

  1. delle lavoratrici madri di due figli, spettante mensilmente fino al mese di compimento dei 10 anni da parte del figlio più piccolo (il secondo figlio);
  2. delle lavoratrici madri con più di due figli, spettante mensilmente fino al mese di compimento dei 18 anni da parte del figlio più piccolo.

Entrambe le versioni del bonus spettano alle lavoratrici dipendenti, escluse le domestiche, a quelle autonome iscritte all’Inps (artigiane, commercianti etc.) o alla gestione separata Inps (professioniste senza cassa) o a una cassa professionale, a condizione di avere un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua. L’Inps spiega che ne possono beneficiare anche le lavoratrici titolari di rapporto di lavoro intermittente o a scopo di somministrazione.

Numero di figli

Alle lavoratrici con due figli, il bonus spetta fino al mese in cui il più piccolo spegne 10 candeline; a quelle con più di due figli (almeno tre), fino al mese in cui il più piccolo compie la maggiore età (18 anni) a condizione però che non siano titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato: in tal caso, infatti, l’interessata è destinataria dell’esonero contributivo totale dei contributi previdenziali a proprio carico ai sensi dell’articolo 1, co. 180 della legge di Bilancio 2024 nei limiti di 3.000€ annui.

Pertanto, in caso di attivazione (o trasformazione da un contratto a termine), di un contratto a tempo indeterminato il bonus cessa dal mese di attivazione. Dal punto di vista della decorrenza l’Inps spiega che il bonus scatta dal mese della nascita del secondo o del successivo figlio e si cristallizza: non conta quindi l’eventuale decesso del bambino o l’affidamento esclusivo di uno o più figli al padre.

L'erogazione

Come detto per tutte le lavoratrici, dipendenti o autonome, è pari a 40 euro mensili per ogni mese lavorato nel corso del 2025 per un massimo di 480€, non è soggetto a tassazione, né a prelievo contributivo, e non rileva ai fini dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).

Per riscuoterlo occorre produrre apposita domanda tramite il sito Istituzionale dell’Inps (il servizio non è ancora accessibile attualmente) autocertificando il possesso dei requisiti (es. figli, titolarità del rapporto di lavoro, reddito complessivo da lavoro non superiore a 40.000€ nell’anno 2025) ed indicando l’IBAN presso cui accreditare la somma.

La domanda, spiega l’Inps, va presentata entro i prossimi 40 giorni ma il termine non è perentorio: c’è tempo sino al 31 gennaio 2026. Se presentata tempestivamente il bonus però sarà corrisposto interamente a dicembre 2025, altrimenti la fruizione slitterà a febbraio 2026.   

Documenti: Circolare Inps 139/2025

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