Pensioni, Ecco gli emendamenti al DDl Delega contro la Povertà

Paolo Piva Giovedì, 09 Giugno 2016
Confermata l'esclusione di un taglio alle pensioni di reversibilità e ai trattamenti minimi. I 5 Stelle puntano al taglio dei vitalizi dei Parlamentari.
Sono ben 252 le proposte emendative presentate in Commissione Lavoro alla Camera sul disegno di legge delega sul contrasto alla povertà. Spicca in particolare l'emendamento governativo (1.260), già anticipato da pensionioggi.it nei giorni scorsi che mette nero su bianco l'esclusione di una revisione sulle pensioni di reversibilità, l'integrazione al trattamento minimo e più in generale per le prestazioni a carattere previdenziale.

A questa novità si aggiungono alcuni correttivi sostenuti dai Dem che saranno vagliati nei prossimi giorni dalla Commissione. Sono 15 in particolare le proposte segnalate dal tandem Damiano-Gnecchi che mirano sostanzialmente ad escludere dal riordino le prestazioni erogate nei confronti degli italiani residenti all'estero (1.151), nella previsione di un periodo transitorio per le categorie che oggi percepiscono prestazioni che non sarebbero più destinatarie delle stesse a seguito dell'esercizio della Delega, nell'estensione prioritaria degli interventi del Piano nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale verso le persone di più di cinquanta anni prive di un posto di lavoro o in procinto di perderlo oltre che verso i nuclei familiari con figli minorenni e dai soggetti con maggiore difficoltà di inserimento e di ricollocazione nel mercato del lavoro.

Un'altra modifica sostenuta dai dem, di natura formale, prevede che qualora il Governo non voglia conformarsi ai pareri delle Commissioni Parlamentari nell'adozione definitiva dei decreti delegati dovrà ritrasmettere i testi alle Camere prima di approvarli. "Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni, con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. I pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia sono espressi entro il termine di venti giorni dalla data della nuova trasmissione". Depositate, inoltre, una serie di proposte emendative presentate dal Movimento 5 Stelle che prevedono una riduzione dei vitalizi parlamentari a concorso della copertura dello stanziamento di maggiori risorse per il Piano di contrasto alla povertà. 

L'impianto della Delega resta comunque inalterato. Dopo l'esclusione dei trattamenti previdenziali nel perimetro del riordino restano invece le prestazioni a carattere assistenziale. Vale a dire, principalmente, l'assegno sociale e le maggiorazioni sociali dei trattamenti minimi che, come noto, sono erogate in presenza di un determinato reddito del beneficiario. Si pensi, tra le più succulente, all'incremento al milione che porta in dote dei pensionati ultra70enni sprovvisti di reddito un'integrazione dell'assegno sino a 638 euro al mese. Queste prestazioni, spesso frammentate, potrebbero essere razionalizzate, vale a dire assorbite in un unico trattamento, e ancorate al reddito Isee del nucleo familiare del beneficiario. Resteranno fuori invece le prestazioni assistenziali erogate nei confronti dei disabili come la pensione di invalidità civile e l'assegno mensile di invalidità.

La Commissione Lavoro proseguirà nei prossimi giorni l'esame delle proposte emendative depositate con l'obiettivo di consegnare un testo all'esame dell'Aula della Camera già per la fine del mese di Giugno. 

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Documenti: Gli emendamenti proposti dalla Commissione Lavoro della Camera

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