Pensioni, Sospesa la prescrizione dei contributi sino al 30 giugno

Valerio Damiani Lunedì, 08 Marzo 2021
Lo prevede un passaggio del decreto legge cd. milleproroghe. L'Inps avrà più tempo per notificare le omissioni contributive per artigiani, commercianti e professionisti iscritti alla gestione separata.
Sospesi sino al 30 giugno 2021 in conseguenza della pandemia da COVID-19 i termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria di cui all’articolo 3, comma 9, della legge 8 agosto 1995 n. 335. Lo prevede l'articolo 11, co. 9 del dl n. 183/2020 convertito con legge n. 21/2021 (cd. decreto milleproroghe).

Si tratta del termine quinquennale di prescrizione (decennale nel caso di denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti) delle contribuzioni previdenziali da versare all'INPS e agli altri enti di previdenza obbligatoria e riguarda il periodo temporale intercorrente dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021. Il termine di prescrizione riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione (cioè dal 1° luglio 2021); ove il decorso abbia inizio durante il periodo di sospensione, l'inizio stesso è differito alla fine del periodo. (cioè dal 1° luglio 2021). Come si ricorderà analoga disposizione era stata disposta dal 23 febbraio 2020 al 30 giugno 2020 dall’articolo 37, co. 2, del dl n. 18/2020 (cd. decreto "cura Italia").

In sostanza gli Istituti previdenziali disporranno di un maggior periodo di tempo per l'effettuazione delle notifiche degli atti di recupero e di accertamento amministrativo nei confronti dei contribuenti in considerazione dei provvedimenti di sospensione dell'invio delle cartelle esattoriali. La misura, secondo quanto si legge nella relazione illustrativa, è volta ad evitare invii massivi di atti di diffida e di accertamento con i quali sia rilevata l'omessa o non conforme denuncia della contribuzione dovuta a seguito di attività interna di verifica da parte dell'lnps ovvero sulla base dei dati provenienti dalle dichiarazioni fiscali nei confronti soprattutto dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e professionisti iscritti alla gestione separata), le categorie maggiormente colpite dagli effetti della pandemia.

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