Previdenza, si sblocca il cumulo per i consulenti del lavoro e i commercialisti

B. Benelli Mercoledì, 11 Luglio 2018
Le due Casse hanno sottoscritto ieri la convenzione con l'Inps per rendere operativo l'istituto  del cumulo dei periodi assicurativi.
Anche la Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori Commercialisti e l’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro hanno aderito alla convenzione per l'erogazione delle prestazioni pensionistiche, in regime di totalizzazione e di cumulo dei periodi assicurativi con l'Inps. La firma della convenzione è avvenuta ieri al termine di un confronto di merito con la presidenza dell'istituto, cui va ascritto l’impegno nel recepire le specificità dei due enti di previdenza privatizzati che chiedevano alcune modifiche al testo della convenzione quadro per armonizzarlo con i criteri previsti dai rispettivi regolamenti interni di previdenza. La stipula consente di sbloccare la proceduralizzazione informatica delle pratiche di pensione in cumulo, l’iter delle cui istruttorie era stato, comunque, formalizzato per tempo alle sedi Inps di competenza.

"Finalmente i nostri iscritti -dichiara il presidente dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro, Alessandro Visparelli- potranno ottenere l’erogazione delle loro pensioni in cumulo e, in molti casi, dei dovuti arretrati". "La firma della convenzione con l’Inps -precisa Visparelli- è arrivata al termine di un confronto con l’Istituto che si è reso necessario per definire il contenuto degli importanti allegati tecnici, inadeguati per l’Enpacl nella versione originariamente proposta". "Siamo soddisfatti -commenta il presidente della Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori Commercialisti, Walter Anedda- che l’Inps abbia recepito le nostre richieste nell’allegato tecnico tenendo così conto delle esigenze manifestate dalla Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti nell’ambito di un costruttivo confronto istituzionale". La sottoscrizione della convenzione da Enpacl e Cassa Dottori Commercialisti completa così il puzzle richiesto dalla legge 232/2016 per consentire l'erogazione delle pensioni in regime di cumulo. Le due casse nei mesi scorsi avevano comunque già fornito i primi dettagli circa le regole per la liquidazione della pensione in particolare sui requisiti anagrafici e contributivi (nello spirito della pensione a formazione progressiva) e sulle modalità di calcolo del trattamento pensionistico di propria competenza.

Dopo l'adesione all'appello mancano ormai solo Enpab, Enpaia, Cassa Notariato e Enasarco, le ultime due tuttavia difficilmente aderiranno la prima per mancanza di iscritti interessati all'operazione la seconda perchè ritiene che il cumulo non possa estendersi alla Fondazione che gestisce la previdenza degli agenti e rappresentanti di commercio.

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