Notizie

Notizie

- Roma, 11 set. - "Mi auguro che il percorso della legge elettorale al Senato sia incardinato quanto prima e procederemo in contemporanea con le riforme qui alla Camera ma su due binari diversi, le riforme non aspetteranno la legge elettorale". Lo ha spiegato il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, al termine della riunione della commissione Affari costituzionali di Montecitorio. "Mi auguro che alla Camera ci sia continuita'" nell'iter del ddl riforme, "e che gia' dalla prossima settimana si possa proseguire con i lavori. Sono consapevole - ha aggiunto il ministro Boschi - del calendario e dei decreti da esaminare qui a Montecitorio, ma credo che possiamo procedere in modo continuativo e costante. Sono molto serena e per nulla preoccupata" dal percorso che il ddl costituzionale si accinge ad avviare per la seconda lettura. .
- Roma, 11 set. - Non e' stato raggiunto, neanche in occasione della nona votazione, il quorum per l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale. Sarebbero stati 468, a quanto si apprende alla Camera in attesa della proclamazione ufficiale, i voti per Violante; 368 quelli per Catricala'; 120 quelli per Bruno. Sarebbero, sempre stando alle stesse fonti, 83 i deputati assenti e 47 i senatori. A questo punto non e' esclusa, sempre a quanto si apprende, una convocazione per le 16 della Conferenza dei capigruppo. .
- Roma, 11 set. - Un passo avanti vero la riforma, in materia di lavoro, che introduce le ferie solidali. Questa mattina la commissione lavoro del Senato ha approvato, all'unanimita', una proposta della Lega Nord che prevede la possibilita' di cedere parte delle ferie a colleghi con figli minori malati gravi. Il testo dell'emendamento, inserito nel Jobs Act, prevede il "riconoscimento, compatibilmente con il diritto ai riposi settimanali e alle ferie annuali retribuite, della possibilita' di cessione fra lavoratori dipendenti dello stesso datore di lavoro di tutti o parte dei giorni di riposo aggiuntivi spettanti in base al contratto collettivo nazionale in favore del lavoratore genitore di figlio minore con necessita' di presenza fisica e cure costanti per le particolari condizioni di salute". .
- Roma, 11 set. - "Il nostro livello di allerta e' sempre alto". Lo ha ribadito il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Unomattina. "Noi - ha ricordato il ministro - siamo un grande Paese occidentale che da quell'11 settembre - che oggi ricordiamo con lo stesso dolore e con una consapevolezza ancora maggiore dei rischi - non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alle coalizioni contro il terrore. Quindi, siamo in prima linea, dalla parte della democrazia, dalla parte della liberta', e questo ci espone inevitabilmente". "L'altro aspetto - ha proseguito Alfano - per altro rivendicato da Al Baghdadi, dall'autoproclamatosi Califfo che ci ha omaggiato di citazioni, e' l'essere culla della Cristianita', la capitale della Cristianita' intesa anche come la citta' dove vive e abita il Papa. E' chiaro che se una dottrina dice che simbolico e' il significato - quando si afferma di conquistare Roma da parte del Califfo o da parte di coloro i quali lo sostengono - lo si dice anche in senso metaforico. Pero' ridurre tutto a metafora potrebbe essere un elemento di sottovalutazione". .
Resta salva la facoltà per il dipendente che non ha raggiunto i requisiti contributivi minimi per la pensione di chiedere il trattenimento in servizio sino all'età di 70 anni.

Kamsin E' noto a tutti che, per effetto dell'articolo 1 del Dl 90/2014 convertito con legge 114/2014 i trattenimenti in servizio nel pubblico impiego in essere al 25 Giugno 2014 sono fatti salvi solo fino al 31 ottobre 2014 (o fino alla loro scadenza, se anteriore), mentre i trattenimenti in servizio disposti ma non ancora efficaci a tale data sono revocati. Dunque salta la possibilità per i dipendenti pubblici di chiedere la permanenza in servizio per un biennio dopo il compimento dell'età per il collocamento a riposo. Prima dell'introduzione della novella le Pa potevano infatti concedere la permanenza sul posto di lavoro sino all'età di 68 anni (67 anni per chi aveva raggiunto un diritto a pensione entro il 2011) ai sensi di quanto stabilito dalla Circolare della Funzione Pubblica 2/2012.

Ora i trattenimenti in servizio non potranno essere piu' concessi e chi attualmente beneficia della proroga biennale dovrà essere obbligatoriamente collocato in pensione d'ufficio dal prossimo 1° Novembre, prima della scadenza del biennio.

Ma questo principio subisce un temperamento laddove il dipendente non abbia raggiunto almeno 20 di contributi. Infatti, in tal caso, anche dopo la recente riforma, su domanda dell'interessato l'amministrazione è tenuta a disporre il trattenimento in servizio, sino a 70 anni di quei dipendenti che non hanno ancora perfezionato il requisito di contribuzione minimo per la maturazione del diritto a pensione di vecchiaia (ovvero 20 anni di contributi). E' questo infatti quanto discende da un principio enunciato dalla Corte costituzionale con la sentenza 282 del 1991.  Nella decisione i giudici hanno infatti affermato che: "Il principio (...) secondo cui non può essere preclusa, senza violare l 'art. 38, secondo comma della Costituzione, la possibilità per il personale (...) che al compimento del sessantacinquesimo anno - quale che sia la data di assunzione - non abbia ancora maturato il diritto a pensione, di derogare a tale limite per il collocamento a riposo, al solo scopo di completare il periodo minimo di servizio richiesto dalla legge per il conseguimento di tale diritto, non può che avere (...) valenza generale".

Il principio peraltro è stato codificato anche in una norma di legge, l'articolo 509, comma 5 del Dlgs 297/1994 (che non è stato abrogato dal Dl 90/2014) per il comparto scuola. La norma, come precisato anche dalla Circolare della Funzione Pubblica 2/2012, ha valenza generale ed è dunque applicabile nei confronti di tutte le Pa.

In altri termini i lavoratori che non hanno perfezionato i 20 anni di contribuzione,  potranno, al solo fine di compiere il numero di anni richiesto per ottenere il minimo della pensione, chiedere di rimanere in servizio fino al conseguimento di tale anzianità minima, e comunque non oltre il 70° anno di età.

Riforma Pensioni, così cambia il trattenimento in servizio nella PaZedde

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati