Notizie

Notizie

- Roma, 3 ago. - Il mondo politico si stringe alla popolazione trevigiana colpita dalla disastrosa alluvione della notte scorsa e da piu' parti si punta il dito contro le responsabilita' dell'uomo. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime "la propria solidarieta' alla comunita' locale e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e l'augurio di pronta guarigione ai feriti". Il Capo dello Stato manifesta vivo apprezzamento a quanti si sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso. Il Governo ha espresso cordoglio per le vittime dell'alluvione nel Trevigiano. Lo ha fatto tramite Erasmo D'Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, rivolgendosi al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. La Lega Nord si dice certa che "i cittadini veneti sapranno rialzare la testa dopo quest'ennesima catastrofe naturale che ancora una volta ci ha messo a dura prova". Il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, ha dato disposizione affinchche', in caso di chiamata, la Protezione civile comunale sia pronta ad intervenire in ausilio ai volontari trevigiani gia' all'opera da ieri sera sul luogo della tragedia. "Continuiamo a commentare le tragedie del maltempo ma non a prevenirle, nella passata legislatura ho lottato per combattere il male del tirare a campare. Ora e' arrivato il tempo di combattere e denunciare chi non vuole un paese sicuro. Piu' che contrastare i mutamenti climatici va cambiata la politica del non fare e non decidere mai" propone da parte sua Stefano Pedica della direzione Pd. "Questo ulteriore tragico episodio determinato dagli straordinari cambiamenti climatici e dalle molte fragilita' del nostro assetto idrogeologico deve indurre ad accelerare gli interventi di riassetto strutturale del territorio in funzione della migliore prevenzione di ogni ulteriore disastro" afferma Maurizio Sacconi capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra. "La bomba d'acqua e le vittime nel Trevigiano confermano purtroppo tragicamente la necessita' di contrastare i mutamenti climatici e gestire bene il territorio, dice Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera. "Questi fenomeni estremi - prosegue il parlamentare - ci ha ricordato il professor Maracchi, sono aumentati del 900% rispetto agli anni '60/'90. Una politica utile e lungimirante deve dare priorita' alla riduzione dei gas a effetto serra e considerare la manutenzione del territorio la prima grande opera che serve all'Italia. La nostra economia puo' ripartire anche da qui". .

Cresce l'attesa per le due principali misure in materia previdenziale che sono state approvate questa settimana in prima lettura alla Camera dei Deputati e che ora rischiano, dopo il parere negativo della Ragioneria dello Stato, di essere messe in discussione al Senato. Kamsin Come già anticipato da Pensioni Oggi, la bocciatura riguarda i quota 96 della scuola e l'altra deroga alla riforma Fornero: l'eliminazione delle penalizzazioni per l'accesso alla pensione anticipata per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2017. Ma in forse c'è anche la possibilità per le Pa di risolvere a 68 anni il rapporto di lavoro dei professori universitari.

La relazione, datata primo agosto e indirizzata alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Commissione Bilancio del Senato (dove il provvedimento è approdato), boccia sonoramente questi tre provvedimenti chiedendo in pratica al Senato di scegliere tra la loro cassazione dal testo o la modifica delle coperture. E in entrambi i casi sarà necessaria una terza lettura alla Camera, cosa che potrebbe mettere a rischio i tempi di conversione. Un vero e proprio pasticcio. Vediamo dunque quali sono le norme in bilico che potrebbero saltare al Senato.

I Quota 96 - L'articolo 1-bis nel testo approvato alla Camera dà il disco verde all'uscita di 4mila insegnanti e personale amministrativo scolastico che, in base alle regole pre-Fornero della vecchia «quota 96», avrebbero maturato il diritto alla pensione tra il 1 gennaio e il 31 agosto del 2012, nel corso dell'anno scolastico 2011/2012. La Ragioneria indica che "di fatto la disposizione prefigura per il settore della scuola una salvaguardia aperta, non in grado di assicurare il rispetto del limite dei 4.000 soggetti, con effetti in termini di maggiori oneri per i quali non è individuata adeguata copertura finanziaria".

Lo Stop alle Penalizzazioni - Con una modifica all'articolo 1 del provvedimento approvato in prima lettura alla Camera è stata sancita la definitiva archiviazione della penalizzazione per chi sceglie di andare in pensione prima dei 62 anni di età. La legge Fornero lo consente agli uomini che hanno 42 anni e 6 mesi di contributi, e alle donne che ne hanno 41 anni e 6 mesi. I contributi però devono essere da effettiva prestazione lavorativa, sono esclusi quindi quelli figurativi (ad eccezione della maternità obbligatoria, la leva militare, cig ordinaria, malattia infortunio, donazioni di sangue, congedi parentali, permessi per assistenza disabili).

Di fatto sono fuori il riscatto della laurea e i contributi volontari ma anche molti contributi figurativi (in primis quelli derivanti da amianto, disoccupazione, cigs e mobilità). La nuova norma votata alla Camera elimina il taglio (1% o 2% sulle quote retributive) per chi matura i requisiti entro dicembre 2017. La Ragioneria indica però che la copertura indicata «è sottostimata», anziché 1 milione nel 2014 ne servono 5, al posto dei 3 individuati per il 2015 ne occorrono 15 milioni, e non basteranno di certo i due milioni indicati per ciascuno degli anni a venire, ma le cifre sono molto più alte, ovvero 35 milioni nel 2016, 50 nel 2017 e 60 a decorrere dal 2018.

La risoluzione unilaterale nelle Pa - La Camera ha altresì approvato una norma che consente alle Pa di risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro al raggiungimento della massima anzianità contributiva per i dipendenti delle Pa a condizione che abbiano almeno 62 anni di età. Per dirigenti medici e del ruolo sanitario del Ssn la risoluzione unilaterale del rapporto non potrà comunque avvenire prima del compimento dei 65 anni, che salgono a 68 anni per i primari e per i professori universitari (questi ultimi potranno comunque concludere l'anno accademico, ma nell'ateneo dovrà scattare l'assunzione di almeno un nuovo professore o di un ricercatore a tempo determinato). La Ragioneria ha bocciato le coperture in favore di quest'ultimi indicando che il numero di docenti potenzialmente interessati sono un numero superiore a quello individuato dalla Camera.

Zedde

Governo e Parlamento alle prese per risolvere il pasticcio sulle pensioni. In Senato da ieri è iniziata la trattativa per mettere mano alle norme che non sono state approvate dalla Ragioneria dello Stato. Kamsin Sta infatti proseguendo il confronto tra Governo e tecnici del ministero dell'Economia e della commissione Bilancio del Senato per cercare di trovare una soluzione alle norme "non bollinate" dalla Ragioneria generale dello Stato al dl Madia. Nel mirino c'è soprattutto la questione dei quota 96 della scuola, la cancellazione delle penalizzazioni sino al 2017, il pensionamento a 68 anni per i docenti universitari, il riconoscimento dei benefici alle vittime di terrorismo.

Secondo quanto si apprende dalla Funzione Pubblica la partita per i 4mila docenti e personale amministrativo dovrebbe comunque tagliare il traguardo finale, al massimo, con qualche aggiustamento. Probabile anche la conferma dell'altra misura in bilico, quella che introduce benefici per le vittime del terrorismo. Strada in salita invece per l'estensione del pensionamento d'ufficio ai professori universitari al raggiungimento dei 68 anni perchè interesserebbe una platea potenziale di 1.546 docenti e la misura sarebbe completamente scoperta. Difficile in poche ore individuare una soluzione. Ripensamento pare inevitabile anche sulla cancellazione delle penalizzazioni introdotte dalla Fornero per coloro che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata entro il 2017. Anche qui il problema sta nelle coperture erroneamente indicate nel provvedimento uscito dalla Camera.

La decisione sarà assunta entro domani o martedì in Commissione Bilancio del Senato.

Zedde

- Milano, 2 ago. - "Il sistema elettorale va cambiato perche' la Corte Costituzionale ha giudicato incostituzionale il Porcellum, ma l'Italicum non e' cosi' diverso dall'attuale sistema": lo ha detto il leader di SEL Nichi Vendola durante il suo discorso alla festa di partito, in corso in questi giorni a Milano. "Anche con l'Italicum, la piu' forte delle minoranze ottiene un premio e fa da asso pigliatutto.Ecco,io ho grande rispetto per il 41% ottenuto da Renzi, ma in una situazione in cui vince l'astensionismo gli chiedo rispetto per quel 90% che ad esempio ha detto no alla privatizzazione dell'acqua. Forse l'innalzamento della soglia gli serve a evitare brutte sorprese", ha concluso Vendola.
- Roma, 2 ago. - Gli stipendi del mese di luglio dei dipendenti di Forza Italia verranno corrisposti la prossima settimana. Lo scrive, in una nota, Maria Rosaria Rossi, senatrice di Forza Italia e responsabile dell'amministrazione del partito, in risposta ad un articolo apparso sul Fatto Quotidiano a proposito degli stipendi del mese di luglio non ancora corrisposti ai dipendenti del partito. "Ritengo opportuno" precisare "le inesattezze riportate nello stesso" scrive ancora Rossi e ribadisce che "non c'e' nessuna intenzione da parte dell'amministrazione del partito di procedere ad alcuna 'richiesta di fideiussione bancaria ai partiti' ne' tantomeno "di impegnare le liquidazioni" dei deputati e dei senatori di FI. "In relazione all'articolo apparso sul Fatto Quotidiano a proposito degli stipendi del mese di luglio non ancora corrisposti ai dipendenti di Forza Italia, ritengo opportuno fare alcune considerazioni e precisare le inesattezze riportate nello stesso - scrive Rossi in una nota - voglio innanzitutto sottolineare che l'attuale situazione economica e finanziaria di Forza Italia e' anche frutto della nuova legge sul finanziamento dei partiti votata in Parlamento pochi mesi fa, al fine di andare incontro alle giuste e legittime aspettative dei cittadini in un momento di forte crisi economica per il Paese che ha imposto alla politica e alle istituzioni di dare l'esempio". "Risulta evidente che un cambiamento cosi' radicale e repentino stia determinando, non solo per Forza Italia ma anche per altre forze politiche, alcune difficolta' nell'immediato e che presenti delle controindicazioni per quanto riguarda il sostentamento del partito. Abbiamo peraltro gia' attivato e stiamo sperimentando nuove forme e soluzioni di autofinanziamento e fund-raising che passano anche per l'utilizzo del web", aggiunge. "In relazione agli stipendi dei dipendenti di Forza Italia preciso che essi verranno corrisposti la prossima settimana. Ne approfitto per ribadire, spero una volta per tutte, che non c'e' nessuna intenzione da parte dell'amministrazione del partito di procedere ad alcuna 'richiesta di fideiussione bancaria ai partiti' ne' tantomeno "di impegnare le liquidazioni dei deputati e dei senatori di Fi . Da ultimo, colgo l'occasione per chiarire che, in qualita' di responsabile unico dell'amministrazione, sono impegnata da alcune settimane a sollecitare invece i nostri parlamentari che non hanno ancora regolarizzato la loro posizione nei confronti del partito a versare le quote del contributo mensile dovuto per l'attivita' politica di Forza Italia", conclude. .
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati