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Pensioni, il Csm lancia l'allarme contro l'uscita anticipata dei giudici
Cresce l'allarme nelle alte magistrature per il taglio, annunciato da Renzi, dell'età pensionabile per i magistrati. Il decreto Renzi uscito dal Consiglio dei ministri lo scorso venerdì prevede infatti l'abrogazione del trattenimento in servizio, una norma che consente ai giudici di restare sul posto di lavoro sino ai 75 anni. Kamsin.
Ma dal Csm si levano gli scudi: "se sarà approvata così com'è uscita dal Consiglio dei ministri, sarà un terremoto". A rischio, secondo l'organo di autogoverno degli ermellini, sarebbe l'operatività di molti distretti giudiziari come Milano (a superare la soglia dei 70 anni, ci saranno ben 14 magistrati con incarichi direttivi, tra cui il capo della procura Edmondo Bruti Liberati), e poi Venezia, Torino, Napoli e Roma.
Rispetto al progetto originario di far scattare la tagliola del pensionamento a 70 anni, senza alcuna gradualità, il testo in Consiglio dei ministri è stato però temperato in parte. Infatti i magistrati che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione, avranno compiuto 70 anni potranno rimanere in servizio fino al 31 dicembre del 2015, e non fino al 31 Ottobre 2014 come prevede la regola generale. Ma il bonus varrà solo nel caso in cui ricoprano incarichi direttivi e semidirettivi. Ed è proprio questa norma che è al centro delle polemiche perchè riservare un trattamento diverso ai magistrati ultra-settantenni, a seconda che ricoprano o meno incarichi di vertice, fanno notare da Palazzo dei Marescialli, sarebbe in contrasto con il principio costituzionale per cui i magistrati si distinguono solo per diversità di funzioni.
Secondo i numeri del Csm sono ben 445 le toghe vicine alla pensione su 9.410 in servizio; 308 avranno i requisiti entro il 31 dicembre prossimo e altri 137 nei due anni successivi. Tra i colpiti c'è anche la Suprema Corte di Cassazione: qui sarebbero 68 le toghe che sarebbero chiamate a lasciare l'incarico tra cui il Presidente Giorgio Santacroce. Il drastico abbassamento dell'età limite per lasciare l'incarico sta dunque mettendo in allarme l'organo di autogoverno delle magistrature. Su sollecitazione di Riccardo Fuzio, presidente della sesta sezione, il comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli ha aperto infatti una pratica che sarà discussa oggi al plenum.
Zedde
Jobs Act, Poletti: ci saranno meno tutele passive sul lavoro, sono tossiche
Ridurremo sempre di più le tutele passive, che sono tossiche". E' quanto ha precisato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, aggiungendo che questo è "il cambiamento radicale da produrre". Kamsin
Poletti ha poi sottolineato che "siamo intenzionati a produrre" questo cambiamento, che sarà realizzato con gradualità. "Lo faremo nel tempo - ha aggiunto - distinguendo da situazione a situazione. Nulla cambia in trenta secondi". Il ministro del Lavoro ha inoltre spiegato che il nuovo sistema sarà costruito con la delega sul lavoro. "Tratteremo la materia lì dentro", ha affermato. Uno dei capisaldi sarà la "riforma degli ammortizzatori", che introdurrà un "profondo cambiamento" attraverso la "chiara idea" di passare dalle politiche passive del lavoro a quelle attive. "Questo percorso - ha rimarcato Poletti - lo faremo coerentemente". L'intenzione è di attrezzarsi affinché "siano rispettate le regole che saranno stabilite".
Il ministro non è entrato nel merito delle modifiche alle attuali tutele passive, per esempio Aspi, mobilità o cassa integrazione, ma ha precisato che "nel momento in cui ci sono gli obblighi, ci saranno anche le sanzioni. Altrimenti non sono obblighi, ma inviti".
Zedde
Riforme: i tre percorsi di Berlusconi per presidenzialismo
Berlusconi: FI opposizione a Renzi, troveremo accordo su riforme
Grillo: giornali chiudono? Bene. Meno sono piu' informazione c'e'
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Avvocati dello stato, scatta la protesta contro il taglio delle retribuzioni
Parte lo sciopero per i 347 avvocati dello Stato contro i tagli minacciati dal Governo Renzi agli onorari. Anche se non si è visto il testo ufficiale del provvedimento, approvato lo scorso venerdì dal Consiglio dei ministri, pare assodato che termineranno i tempi d'oro per questa categoria, corpo d'elite dal quale le Pubbliche Amministrazioni attingono per essere rappresentate innanzi alle giurisdizioni civili. Kamsin.
Un'iniziativa destinata a fare scalpore perchè le retribuzioni degli avvocati dello stato non sono certamente modeste. Il loro costo (fonte il sito Internet dell'Avvocatura) è di 81,3 milioni l'anno, pari, in media, a circa 234 mila euro annui ciascuno, una busta paga decisamente non bassa. A cui però si aggiunge una importante appendice. Una norma del 1933 stabilisce infatti che agli avvocati dello Stato venga corrisposto anche un onorario per le cause vinte o per quelle nelle quali il giudice abbia stabilito la compensazione delle spese fra le parti; una voce che, tradotta in soldoni, comporta per lo stato un esborso aggiuntivo di circa 40 milioni di euro l'anno. E' proprio questa la voce che Renzi vuole cancellare con un colpo di penna. "L'avvocato dello stato infatti già percepisce una retribuzione per un contratto a tempo indeterminato e quindi non c'è alcuna necessità di un ulteriore compenso per aver svolto il suo lavoro in modo "vittorioso" da un punto di vista processuale" si legge nella nota diffusa a margine del Consiglio dei ministri della scorsa settimana.
Il decreto stabilirà dunque che quando il giudice compensa le spese, gli avvocati dipendenti dello Stato non avranno più diritto ad alcun onorario. Nel caso invece di cause vinte con liquidazione della parcella ai legali del vincitore, l'onorario dovrebbe essere ridotto in misura drastica: anche al 10% per cento.
Zedde
Maturita': Giannini, esame qualitativo mette alla prova conoscenze
Riforma Pa, Camusso: vogliamo vedere i testi approvati
"Ci viene chiesto un sacrificio e noi il sacrificio lo rispetteremo non perche' condividiamo le ragioni, ma perche' il momento lo richiede. Kamsin Per ora si fanno supposizioni, vorremmo vedere i testi. Ma le parole del ministro Madia non ci tranquillizzano". E' quanto ha affermato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a Otto e mezzo, su La7. "L'idea che ci siamo fatti e' che vogliano avere un controllo sulla P.A - ha aggiunto - con un maggior controllo legislativo e politico".
Intanto nella giornata odierna il presidente della Confesercenti Marco Venturi ha attaccato il governo sul pasticcio della Tasi. "E' un'imposta mal gestita, che rischia di rivelarsi una vera e propria batosta, soprattutto per le imprese". Anche per l'inasprimento del fisco e la crisi economica hanno spento, nei primi 5 mesi dell'anno 53.037 imprese, con un saldo negativo di 20.807 unità. Confesercenti però sottolinea gli sforzi del governo per cambiare passo, dal bonus fiscale al taglio dell'Irap fino al Dl lavoro.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti ha annunciato la volontà di istituire un'agenzia unica per le ispezioni riferite a tutte le problematiche delle imprese, dalle norme lavoristiche a quelle su salute e sicurezza, di Inps, Inail, Asl e fisco: "Lo proporremo al Parlamento, è una grande operazione di semplificazione, efficienza e risparmio".
Zedde
Riforme: Renzi, siamo a rush finale ; si lavora su tempi e emendamenti
Riforme: rientra 'fronda' senatori Pd. Mineo, nessuna resa
- Roma, 17 giu. - "La nostalgia non e' categoria della politica: chi vivesse di nostalgia non avrebbe spazio nella politica di oggi". Il premier Renzi, all'inaugurazione di Pitti immagine uomo, incalza cosi' chi critica il cambiamento e le riforme. Le parole del presidente del Consiglio, forse indirizzate anche a frange del suo partito, precedono di un'ora la decisione dei 14 senatori del Pd di cessare l'autosospensione dal gruppo annunciata dopo la sostituzione in commissione Affari costituzionali di palazzo Madama dei colleghi di partito Corradino Mineo e di Vannino Chiti. "Un'ottima notizia", commenta la presidente della commissione, Anna Finocchiaro, ma il caso non e' ancora chiuso e in una nota congiunta i 14 senatori Pd mettono in chiaro alcuni punti ed esprimono alcune riserve: "Continueremo a sostenere i nostri emendamenti al testo base del Governo che, peraltro, le trattative in corso o in fieri con Lega, Forza Italia e M5s potrebbero ulteriormente modificare".
I 14 accolgono comunque con soddisfazione le dichiarazioni del presidente del Gruppo Pd, Luigi Zanda, in particolare quando afferma che coloro che difendono l'articolo 67 della Costituzione (Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato) "non vengono considerati 'frenatori delle riforme' o 'ricattatori della maggioranza', ma colleghi impegnati in una legittima battaglia politica". "Nessuna resa - conferma Mineo - . Con Vannino Chiti una battaglia in difesa della Costituzione che continuera' nelle forme e con gli alleati disponibili". Sullo sfondo resta il coinvolgimento del Movimento 5 stelle. FI apre al confronto. "Non abbiamo alcun problema che si allarghi il tavolo delle riforme. Anzi, questo dimostra che avevamo visto giusto nel partecipare con Renzi al 'patto del Nazareno'", afferma il presidente dei deputarti di Forza Italia, Renato Brunetta.
"E proprio per questo - aggiunge - rilanciamo sull'elezione diretta del presidente della Repubblica". Un'occasione di riflessione ad ampio raggio e' stata sicuramente offerta dalla colazione di lavoro al Quirinale tra Napolitano e Renzi, accompagnato da una delegazione di ministri. Un appuntamento che tradizionalmente precede i Consigli europei e che cade a ridosso del semestre di presidenza. Sulle funzioni del nuovo Senato, dice infine il sottosegretario Luciano Pizzetti a proposito delle riforme costituzionali all'esame del Senato "sono stati fatti passi avanti significativi. Mi pare sia stato fatto un buon lavoro". Quanto al titolo V nella proposta dei relatori "l'articolo 117 della Costituzione e' leggermente rimodulato per quanto riguarda le funzioni. C'e' maggiore disponibilita' verso le regioni, per funzioni e materie, facendo perno sul fatto che allo Stato restano le competenze".

