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- Roma, 14 giu. - Matteo renzi all'assemblea Pd mette in campo una proposta che segna una piccola rivoluzione dopo anni di coesistenza dei due quotidiani Unita' ed Europa nell'area di riferimento del Pd. "Non ci possiamo piu' permettere due giornali diversi, due storie diverse". Il tema, in teoria era stato all'attenzione anche delle segreterie precedenti, ma le situazioni societarie delle due testate, la diversita' di origine e la tradizione storico politica del quotidiano fondato da Gramsci aveva sempre consigliato di soprassedere. Ora, complici i conti non rosei del partito e la crisi dell'Unita', Renzi ha deciso di provare nell'impresa. Obiettivo quello di salvaguardare il piu' possibile i livelli occupazionali, ma anche pensare a far collaborare in un modo o nell'altro le due testate in modo sempre piu' unitario. Nei giorni scorsi per l'Unita', di cui il Pd e' socio di minima minoranza, e' stato avviato dai soci l'iter di liquidazione. Mentre Europa, che riceve i fondi come organo della Margherita, da tempo ha privilegiato l'online rispetto al cartaceo. "Stiamo pensando alla soluzione migliore possibile per affrontare la sfida del futuro" spiega Francesco Bonifazi, tesoriere del partito. Una delle ipotesi a cui si lavora e' di capitalizzare il piu' possibile il brand 'l'Unita'', risolvere il problema dei debiti e sfruttare al meglio il web. Ma nessuno al partito si nasconde che legate alla eventuale fusione dei due giornali ci sono il problema del livello occupazionale da un lato, ma anche le sensibilita' legate alla storia dei due quotidiani dall'altro. "Il punto e' riuscire a voler bene alla nostra storia e chi vuole bene a una storia non la relega in un museo delle cere", ha spiegato Renzi. Insomma, se non si cambia, il rischio di morire e' dietro l'angolo. Per cominciare a valorizzare il brand 'Unita'', intanto, Renzi ha deciso di rilanciare il vecchio nome delle feste di partito: va in soffitta Festa democratica, che non ha mai scaldato gli animi e torna la Festa dell'Unita', con il suo bagaglio di ricordi e suggestioni. Un piccolo colpo per gli ex popolari, ammette scherzando il premier, che riferisce di un 'malore' avuto alla notizia dal suo vicesegretario, Lorenzo Guerini, di tradizione popolare. .

Ultimissime ore  per essere inseriti negli elenchi relativi alla quinta salvaguardia.

Le domande devono pervenire entro il 16 Giugno e devono essere inviate alla Dtl ( Direzione territoriale del lavoro) o all’ Inps. Kamsin Qui il software di Pensioni Oggi per verificare il rispetto dei requisiti per l'accesso alla salvagardia. Si rammenta che le categorie interessate sono le seguenti:

a) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011 i quali possano far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attivita', non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (900 posti disponibili);

b) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (400 posti disponibili);

c) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (500 posti disponibili);

d) i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato per risoluzione unilaterale, nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (5.200 posti disponibili);

e) i lavoratori collocati in mobilita' ordinaria alla data del 4 dicembre 2011 e autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione successivamente alla predetta data, che, entro sei mesi dalla fine del periodo di fruizione dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, perfezionino, mediante il versamento di contributi volontari, i requisiti vigenti alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011 (1.000 posti disponibili);

f) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011, ancorche' al 6 dicembre 2011 non abbiano un contributo volontario accreditato o accreditabile alla predetta data, a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attivita' lavorativa nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attivita' lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (9.000 posti disponibili).

I lavoratori delle categorie a, e, f presentano istanza di accesso all'Inps; alla direzione territoriale del lavoro i lavoratori delle categorie b, c e d. Per i lavoratori di cui alle lettere b) e c), la cui istanza e' corredata dall'accordo che ha dato luogo alla cessazione del rapporto di lavoro:
1 ) nel caso in cui si tratti di soggetti cessati in ragione di accordi ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro innanzi alla quale detti accordi sono stati sottoscritti;
2) in tutti gli altri casi, l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore cessato.

Per i lavoratori di cui alla lettera d) l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore.

I lavoratori di cui alle lettere b), c) e d) conseguono inoltre il beneficio a condizione che la data di cessazione del rapporto di lavoro risulti da elementi certi e oggettivi quali le comunicazioni obbligatorie ai soggetti competenti sulla base delle vigenti disposizioni normative e regolamentari.

Zedde

- Roma, 14 giu. - "Caro Matteo hai alzato la voce contro chi vuole conservato il bicameralismo. Hai dato una sberla alle mosche perche' qui non c'e' nessuno a voler conservare il bicameralismo". Lo ha detto Walter Tocci, uno dei 14 senatori del Pd che si e' autosospeso per la sostituzione di Mineo in Commissione Affari Costituzionali. "Matteo, occupati di riforme da segretario del partito, non da Capo del Governo". E' quanto dice Walter Tocci, uno dei 14 senatori del Pd che si sono autosospesi, all'assemblea del partito. "Il potere esecutivo deve stare fuori dalle riforme della costituzione, come fece De Gasperi e Calamandrei. Non sei ancora come De Gasperi, anche se ti auguro di diventarlo", ha aggiunto Tocci. .

- Roma, 14 giu. - Al via li cantiere di 'Italia Unica'. A presentarlo negli Studios di Roma, l'ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti, Corrado Passera. "Oggi apriamo il cantiere in cui si lavora insieme. E' l'opposto del partito personale", ha detto Passera. "Sono contrario ai partiti personali perche' molto spesso portano a populismi che sono una malattia grave". No al leader solo che parla "dove non e' tanto una questione di proposte ma di slogan - ha sottolineato - certo, la comunicazione sara' importante, ma concreta, fattuale e controllabile. I populismi se sono solo comunicazione hanno bisogno di dosi sempre maggiori di demagogia. Noi siamo alternativa a tutti i populismi che zavorrano il Paese".

Ha detto ancora Passera sottolineando che: "si vince solo se si fanno squadre fortissime. Nessuno, ha sottolineato presentando il progetto " ci puo' dare garanzie per il futuro. Pero' vogliamo che valgano soltanto regole, merito e che non ci mettiate limiti alle nostre aspirazioni. Non chiediamo garanzie, ma spazio e regole che hanno a che fare - ha ribadito - con il merito e con le competenze".

Il nome del nuovo movimento non e' scelto a caso, ha poi spiegato Passera, perche' "dentro la parola unica c'e' l'amore per il nostro paese, il rispetto e l'orgoglio per la specialita' dell'Italia e l'unita' dell'Italia. Un paese unico al mondo che vogliamo servire e far tornare a essere protagonista". Un paese che per essere rimesso in moto ha bisogno di un calcione perche'con i pizzicotti il gigante della recessione non si batte", ha detto ancora Passera rilanciando la proposta che campeggia nel manifesto di Italia Unica: inserire 400 miliardi di euro per la crescita economica, nel rispetto di vincoli "che ci siamo dati con l'Europa". "Una botta immediata e riforme su tutto per migliorare la vita delle famiglie e delle imprese".

E' critico Passera sulla riforma elettorale: "Abbiamo bisogno di una legge elettorale che favorisca sul serio la partecipazione e la governabilita'. Non l'Italicum che e' Porcellum bis". "Bisogna semplificare le istituzioni" e nella pubblica amministrazione chiarire chi sia il "responsabile ultimo", sottolinea. L'ex ministro dello Sviluppo economico del governo Monti, propone poi un governo "con non piu' di 12 ministeri forti" e sulla modifica del Senato incalza: "una sola Camera, senza pasticci come invece si sta facendo".

Continua con il tema delle riforme l'ex ministro dello Sviluppo economico nell'ambito della presentazione di Italia Unica agli studios di Via Tiburtina. "Bisogna correggere alcune abitudini che non passano con i partiti troppo spesso al servizio esclusivo del loro interesse". "Sanita', Rai e imprese pubbliche non devono essere piu' cosa loro perche' questo e' bene per tutti". E ancora: "bisogna riportare la politica ad uno spirito di servizio togliendo ai partiti quel ruolo sproporzionato" che e' stato affidato loro. "Lo Stato deve occuparsi di regole, programmi e controlli, non deve possedere imprese. Bisogna costruire un Paese nuovo" sottolinea ancora Passera che propone di destatalizzare, come regola generale, tutte le partecipazioni pubbliche anche se e' evidente che ci sono alcune "reti essenziali". "La democrazia ha bisogno di due gambe perche' con una sola non si va da nessuna parte".

Corrado Passera guarda ai moderati dell'area popolare e liberale e presentando il progetto di Italia Unica sottolinea: servono "due grandi partiti che fanno riferimento alle due grandi famiglie europee". E nell'area dei popolari e dei liberali l'Italia ha una presenza "troppo piccola e non sufficientemente appropriata. Li' ci sono radici forti e bellissime", ha osservato Passera citando fra gli altri Einaudi e De Gasperi. "Creiamo queste due gambe. Due partiti a vocazione maggioritaria in grado di contendersi parte del centro e che possono immaginare di collaborare in caso di crisi. Questa - dice ancora - e' una democrazia solida.

Un piccolo partitino di centro non ci interessa, serve un nuovo grande partito orientato allo sviluppo e che rappresenta la maggioranza dei cittadini". Il risultato di Renzi e del Pd al 40% deriva "soprattutto dal fatto che Renzi ha giocato a porta vuota. Non c'era un vero avversario sull'altro fronte che rappresentasse un'alternativa reale e credibile". Lo ha detto Corrado Passera commentando gli ultimi risultati elettorali. "E non dimentichiamo che il 50% dei cittadini non ha votato. Questo e' un urlo del vuoto. Tutti i risultati" ottenuti alle elezioni europee "vanno divisi per due", ha aggiunto. "Il Pd ha addirittura avuto un milione in meno dei voti raggiunti con il 33% di Veltroni. E' stata una netta vittoria ma con il 20% dei cittadini" e con dei voti "alcuni dei quali sono pure in prestito. Mai come oggi viene chiesto di riempire un vuoto - ha detto ancora Passera - e noi dobbiamo farlo".

Continuando l'analis sul risultato delle ultime elezioni europee, l'ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti ha osservato: "Si e' arrivati al voto dopo una campagna elettorale piena di minacce e avvisi di sfratto, la democrazia e' stata spesso umiliata in un dibattito sterile e il risultato e' stata un'affluenza bassa come non mai. Il post elezioni e' stato peggiore. Ci sono state vanterie da una parte e nessuna autocritica dall'altra". "Non sono d'accordo sulle politiche di questi ultimi quattro mesi - ha detto ancora Passera - quello che e' stato fatto non e' sufficiente.

L'Italia non puo' reggere la politica di questi quattro mesi, figuriamoci se dura per altri anni. Renzi ha saputo imprimere ritto e vivacita' che si erano persi. Ma la vivacita' e' servita in tanti casi a mascherare la fragilita' delle proposte". E ancora: "Renzi ha vinto per degli eventi difficilmente ripetibili: la grande voglia di nuovo, l'operazione degli 80 euro, di tipo elettorale, la sindrome da ultima spiaggia per cui tante persone hanno votato Pd" per timore di Grillo. "Mi aspetto un crescendo di annunci, una sempre maggiore confusione fra titoli delle riforme e risultati, poche realizzazioni e poi una fortissima insofferenza" e allora per "nascondere la mancanza di risultati, si comincera' a parlare di elezioni anticipate. E' una strada gia' scritta". Lo ha detto Corrado Passera nel corso della presentazione del progetto di Italia unica. "Nel frattempo, al grido di 'adesso tocca a noi' vedremo l'occupazione di tutte le posizioni di potere e di sotto potere da parte di questo governo", ha aggiunto l'ex ministro che non ha mancato di osservare: "Addirittura, si sente parlare di partito unico. Italia unica, certo. Ma Pdu, Partito democratico unico, assolutamente no grazie. L'unica giustificazione che permette uno strabordare crescente - ha avvertito - e' che dall'altra parte c'e' il vuoto".

"Il Gattopardo ha ricominciato a colpire. Ha preso le sembianze del ghepardo, perche' va molto piu' veloce ma il risultato e' lo stesso". C'e' "grande rischio di pensare che il cambiamento necessario si sia messo in moto. Vedo un gran susseguirsi di annunci, pochi fatti. Non e' una tecnica inventata da Renzi ma a forza di cio' si e' arrivati a dieci milioni di persone senza lavoro", ha osservato Passera per denunciare che "certe riforme sono fatte per non cambiare niente". E ancora: "Sappiamo che si puo' fare molto di piu'" visto che il giudizio della situazione di partenza "e' molto negativa". .

- Roma, 14 giu. - Matteo Orfini, che non e' espressione della maggioranza, sia presidente dell'assemblea del Pd e Lorenzo Guerino e Deborah Serracchiani siano confermati vicesegretari del Pd. Questa la proposta fatta all'assemblea del Pd da Matteo Renzi. Renzi ha anche affermato che nelle prossime settimane la segreteria a suo avviso deve "essere aperta" a tutte le componenti. .
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