L'INPS, in collaborazione con la Banca d’Italia, ha iniziato i pagamenti della prima mensilità di Assegno Unico per circa 5 milioni di figli beneficiari, riferiti a circa 3 milioni di domande presentate tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2022.
Lo ha ribadito la Corte costituzionale riaffermando i principi emersi in due sentenze della Corte di Giustizia europea sulla parità di trattamento tra cittadini italiani e stranieri. Le decisioni del giudice comunitario, peraltro, sono direttamente applicabili e, pertanto, non necessitano di una ulteriore pronuncia della Consulta.
La Corte Costituzionale ha depositato la sentenza già anticipata ad inizio anno con la quale ha dichiarato che le prestazioni familiari vanno riconosciute anche agli extracomunitari in possesso del permesso unico di lavoro.
Siccome il requisito del carico va accertato secondo i criteri validi ai fini ISEE i figli maggiorenni non conviventi dovranno soddisfare i requisiti per essere attratti nel nucleo familiare dei genitori.
I chiarimenti in un documento dell'INPS. Però se nel nucleo familiare non sono presenti figli di età inferiore a 21 anni si può fare domanda per trattamenti di famiglia per soggetti diversi dai figli (es. coniuge).
Quest'anno i genitori potranno anche autocertificare, in sede di allegazione della retta, l'importo richiesto per velocizzare il rimborso da parte dell'INPS. L'invio della documentazione attestante il pagamento della rata dovrà effettuata entro aprile 2023.
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