Redazione

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- Roma, 4 lug. - "Siamo attesi a un cambiamento profondo". Matteo Renzi apre la conferenza stampa con Jose' Manuel Barroso parlando delle riforme e del semestre di presidenza Ue. "Saranno mille giorni in cui l'Italia potra' fare un percorso di riforme di cui avvertono le esigenze e le necessita' i cittadini italiani", aggiunge il premier. "L'Italia deve essere piu' semplice. Se diventa piu' semplice diventa anche piu' forte", ha ancora. "Restituire speranza e passione ai cittadini" dell'Ue. E' questo secondo il premier Matteo Renzi "il grande obiettivo del semestre" a guida italiana dell'Ue. "Con il progetto di riforme dei mille giorni l'Italia vedra' un grande restyling complessivo", ha detto ancora il presidente del consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa congiunta con il presidente della Commissione Ue Manuel Barroso a Villa Madama.

Da Berlino rassicurano, nessuna divergenza con l'Italia

"L'Italia - ha detto il premier - avra' un momento significativo nella presentazione del processo dei mille giorni, dal 1 settembre 2014 al 28 maggio 2017. Mille giorni in cui il processo di riforme fiscale, giudiziario, della pubblica amministrazione, della legge elettorale e dell'Italia come macchina amministrativa vedra' un grande restiling amministrativo grazie al quale l'italia potra' fare su di se' un percorso di riforme di cui gli italiani hanno bisogno e necessita' e su cui la Commissione ha fatto le sue raccomandazioni".

"Dobbiamo fare le riforme in casa nostra", e' la premessa di Matteo Renzi nel rispondere alle continue stoccate provenienti dalla Germania, ma - osserva il presidente del Consiglio - "senza stabilita' non c'e' crescita e senza crescita non c'e' stabilita'. Se parliamo solo di stabilita' distruggiamo il futuro", osserva il Capo dell'esecutivo. "Non c'e' nessuna polemica tra noi e il governo tedesco in ordine alla gestione della stabilita' e della flessibilita'", ha detto ancora Renzi. Quindi una stoccata alla Bundesbank: "Non ho sentito polemiche da esponenti politici. Se poi parliamo di quanto detto da qualche banchiere, rispondo che la Bundesbank deve perseguire il suo obiettivo statutario, non entrare nel dibattito politico".

- Roma, 4 lug. - Io alla Pesc? "E' una delle possibilita', ma ancora non c'e' stato il passaggio di Juncker all'Europarlamento. La decisione verra' presa il 15 e 16 luglio. Io, comunque, faccio con passione il mio lavoro". Lo afferma il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, rispondendo a Radio Capital sull'ipotesi di un suo incarico come Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune della Ue. Alla domanda se quello alla Pesc sia un incarico che conta, Mogherini risponde: "E' il primo vicepresidente della Commissione. E' il nuemro due. Ha compiti di cordinamento e puo' lavorare su dossier, come quello degli immigrati e dell'energia, strategici per il nostro Paese. La Commissione Ue pesa molto e pesera' ancora di piu' nei prossimi anni". .

L'incontro avvenuto ieri ieri sera a Roma tra il Ministro dello Sviluppo economico Guidi con i sindacati, ha determinato la sospensione dello sciopero dell'11 luglio dei lavoratori Ilva, che avrebbe dovuto vedere una manifestazione a Roma nelle vicinanze di Palazzo Chigi, e' stato sospeso. Kamsin Fonti sindacali osservano che il "ministro Guidi ha confermato e rafforzato l'impostazione del commissario dell'Ilva, Piero Gnudi, e dato ulteriori garanzie sul prestito ponte". Gnudi aveva incontrato il pomeriggio del 2 a Roma i sindacati metalmeccanici ma la riunione non aveva sortito valutazioni positive tant'e' che i sindacati avevano confermato la protesta dell'11.

Prestito ponte entro meta' mese, probabilmente entro l'11, nuovo incontro tra sindacati e ministro Guidi alle 18.30 del 16 luglio, lettera di intenti della cordata interessata ad acquisire parte delle quote azionarie dell'Ilva, tra fine anno e inizio del prossimo. Sono i tre obiettivi indicati dal ministro dello Sviluppo economico ai sindacati per l'Ilva nel corso dell'incontro che c'e' stato ieri sera al Mise. Guidi, si apprende sempre da fonti sindacali, ha detto che la situazione dell'Ilva e' grave ma che si sta lavorando - cosi' come peraltro aveva affermato il 2 luglio il commissario Piero Gnudi - sia al prestito ponte sia alla ricerca di un nuovo partner industriale. Il prestito ponte servira' all'azienda per fronteggiare la situazione economica nella seconda parte dell'anno, mentre per il partner ieri il ministro ha parlato di cordata, lasciando intendere che oltre ad un gruppo straniero - al momento il piu' accredidato sembra essere quello franco indiano Arcelor Mittal - dovrebbero esserci anche imprenditori siderurgici italiani. Il ministro avrebbe quindi definito oneroso il piano industriale consegnato dall'ex commissario Enrico Bondi, sostituito dal Governo con Gnudi un mese fa. Piano che tra costi per l'Autorizzazione integrata ambientale, oneri per la sicurezza e investimenti industriali, prevedeva un impegno globale di spesa di 4 miliardi di euro sino al 2020 con la suddivisione in due fasi temporali: sino al 2016, data in cui il commissariamento dell'Ilva in base alla legge dovrebbe finire, e dal 2017 al 2020 con i nuovi azionisti in campo.

"Il ministro Guidi - spiegano fonti sindacali - ha seguito la linea che ci aveva gia' esposto il commissario Gnudi ma e' stata piu' marcata su alcuni punti offrendoci elementi e garanzie in piu'". Lo sciopero nazionale e' quindi stato sospeso ma resterebbero comunque iniziative locali - non scioperi - almeno sino a quando la situazione non si chiarira' definitivamente. 

Zedde

- Roma, 4 lug. - "Non e' mia competenza dare un giudizio tecnico sugli F-35. Dovremo sostituire alcuni aerei che sono vecchi. E' comunque una discussione che andra' fatta con gli Stati Uniti e il ministro Pinotti lo sta facendo". Lo afferma il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, rispondendo a radio Capital sulla decisione del Pentagono di lasciare a terra gli F-35 per ulteriori controlli sulla loro sicurezza. Mogherini aggiunge: "Stiamo lavorando ad una revisione strategica della politica di Difesa dell'Italia. Bisogna partire dai rischi, che sono sempre meno tradizionali e piu' difficili da identificare, e poi attuare contro queste minacce una strategia utile, da decidere insieme alla Nato e alla Ue. Conseguentemente bisognera' capire come investire nei meccanismi di Difesa, aerei compresi. Un giudizio tecnico sugli F-35 non e' di mia competenza". .

- Washington, 4 lug. - Il Pentagono ha deciso di lasciare a terra per ulteriori controlli l'intera flotta degli F-35. I controlli riguardano i motori costruiti dalla Pratt & Whitney. Lo stop riguarda sia gli aerei della Air Force sia quelli della Marina. La direttiva e' stata emessa dopo un incendio scoppiato il 23 giugno scorso a bordo di un F-35 in Florida. Ancora sconosciute le cause dell'incendio, scoppiato durante le manovre per il decollo.

Mogherini: F-35? Italia sostituira' alcuni aerei ormai vecchi

La Pratt & Whitney afferma che le indagini sono in corso e che sarebbe inappropriato per ora fornire ulteriori commenti. .

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