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ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
- ercolani.enrico
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14/11/2014 12:29#9453
da ercolani.enrico
Risposta da ercolani.enrico al topic ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
Ragazzi/e, oltre ad inviare mail...... ho cominciato a inviare/pubblicare articoli su stampa indipendente.....
Questo è il Link, LEGGETELO e se avete conoscenze "editoriali"....
Scrivete !
it.blastingnews.com/lavoro/2014/11/inps-...senato-00171647.html
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- cannuli
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14/11/2014 09:32#9445
da cannuli
Risposta da cannuli al topic ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
in effetti dici cavolate perchè il ricorso al TAR è improcedibile in quanto il governo ha messo in palio solo 2500 posti, numero che l'Inps ha fornito per la salvaguardia dei lavoratori in concedo nel 2011 per assistere i propri disabili, questo è quello che penso personalmente, sentiamo cosa ne pensano i moderatori del forum .
salve
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- nadiaz
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14/11/2014 09:27#9443
da nadiaz
Risposta da nadiaz al topic ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
forse scrivo (penso) una cavolata, ma noi esclusi dalla IV salvaguardia potremmo far ricorso, se non attivano i vasi comunicanti, al T.A.R ??????
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- Marialea
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13/11/2014 22:20#9438
da Marialea
Risposta da Marialea al topic ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
Esodati, Inps: finite le misure per gli esodati
Giovedì, 13 Novembre 2014 10:37
Scritto da Eleonora Accorsi
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L'istituto di previdenza dichiara che sono state certificate 97mila pensioni in regime di salvaguardia. Ma restano i problemi per i lavoratori in quarta salvaguardia e i migliaia di lavoratori esclusi dal perimetro.
Secondo l'Inps la vicenda esodati è sostanzialmente chiusa. A confermarlo sono stati ieri i vertici dell'Inps, il commissario Tiziano Treu e il direttore generale Mauro Nori, nel corso di una audizione al Senato in Commissione Lavoro. L'istituto ha comunicato di aver salvaguardato tutti i 162.130 esodati creati dalla riforma Fornero.
Grazie a sei provvedimenti di tutela all'Inps risultano tutti tutelati i soggetti rimasti a ridosso della riforma delle pensioni in un limbo senza reddito. Secondo l'Istituto di previdenza, i vecchi numeri (si era parlato di 390.000 esodati) sono sorpassati. «Certo quella che si chiude è la fase emergenziale» ha detto Nori. Una fase che ha creato tante polemiche e battaglie di cifre. Fuori dai 162.130 ci possono essere ancora altri «casi specifici» che saranno individuati da un censimento attraverso il monitoraggio condotto dal sito della commissione senato, annunciato dalla senatrice Anna Maria Parente. Ma si tratta di numeri residuali.
Secondo l'Inps, al 27 Ottobre 2014, sono state emesse 97.267 certificazioni e sono state liquidate 56.274 pensioni. A noi di pensionioggi.it tuttavia risultano ancora diversi problemi aperti. Come evidenziato anche dall'atto di sindacato Ispettivo avviato dall'Onorevole Luisa Gnecchi (Pd) alla Camera dei Deputati lo scorso 15 Ottobre ancora non sono salvaguardati i lavoratori in quarta salvaguardia che hanno maturato un diritto a pensione dopo il 31 Ottobre 2012 (ed entro Dicembre 2013). Il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba (Pd), ha tuttavia precisato che il ministero sta cercando di individuare una soluzione per la loro vicenda. Inoltre molti dei 162mila potenziali salvaguardati ancora devono ricevere conferma di salvaguardia.
Senza contare che ci sono molti lavoratori che sono rimasti fuori dal perimetro delle tutele previste dalla legge per mancanza dei requisiti. "Ribadiamo la nostra richiesta affinché nella Legge di Stabilità, attualmente all’esame del Parlamento, venga urgentemente prevista una precisa misura per salvaguardare almeno i 49.500 “esodati non salvaguardati” accertati dalla Commissione Lavoro della Camera". A ricordarlo è la Rete dei Comitati degli esodati presieduta da Francesco Flore.
Leggi Tutto: www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/e...-44389#ixzz3IzBI38xf
Giovedì, 13 Novembre 2014 10:37
Scritto da Eleonora Accorsi
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L'istituto di previdenza dichiara che sono state certificate 97mila pensioni in regime di salvaguardia. Ma restano i problemi per i lavoratori in quarta salvaguardia e i migliaia di lavoratori esclusi dal perimetro.
Secondo l'Inps la vicenda esodati è sostanzialmente chiusa. A confermarlo sono stati ieri i vertici dell'Inps, il commissario Tiziano Treu e il direttore generale Mauro Nori, nel corso di una audizione al Senato in Commissione Lavoro. L'istituto ha comunicato di aver salvaguardato tutti i 162.130 esodati creati dalla riforma Fornero.
Grazie a sei provvedimenti di tutela all'Inps risultano tutti tutelati i soggetti rimasti a ridosso della riforma delle pensioni in un limbo senza reddito. Secondo l'Istituto di previdenza, i vecchi numeri (si era parlato di 390.000 esodati) sono sorpassati. «Certo quella che si chiude è la fase emergenziale» ha detto Nori. Una fase che ha creato tante polemiche e battaglie di cifre. Fuori dai 162.130 ci possono essere ancora altri «casi specifici» che saranno individuati da un censimento attraverso il monitoraggio condotto dal sito della commissione senato, annunciato dalla senatrice Anna Maria Parente. Ma si tratta di numeri residuali.
Secondo l'Inps, al 27 Ottobre 2014, sono state emesse 97.267 certificazioni e sono state liquidate 56.274 pensioni. A noi di pensionioggi.it tuttavia risultano ancora diversi problemi aperti. Come evidenziato anche dall'atto di sindacato Ispettivo avviato dall'Onorevole Luisa Gnecchi (Pd) alla Camera dei Deputati lo scorso 15 Ottobre ancora non sono salvaguardati i lavoratori in quarta salvaguardia che hanno maturato un diritto a pensione dopo il 31 Ottobre 2012 (ed entro Dicembre 2013). Il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba (Pd), ha tuttavia precisato che il ministero sta cercando di individuare una soluzione per la loro vicenda. Inoltre molti dei 162mila potenziali salvaguardati ancora devono ricevere conferma di salvaguardia.
Senza contare che ci sono molti lavoratori che sono rimasti fuori dal perimetro delle tutele previste dalla legge per mancanza dei requisiti. "Ribadiamo la nostra richiesta affinché nella Legge di Stabilità, attualmente all’esame del Parlamento, venga urgentemente prevista una precisa misura per salvaguardare almeno i 49.500 “esodati non salvaguardati” accertati dalla Commissione Lavoro della Camera". A ricordarlo è la Rete dei Comitati degli esodati presieduta da Francesco Flore.
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Ringraziano per il messaggio: grindelia
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- Marialea
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13/11/2014 22:14#9437
da Marialea
Risposta da Marialea al topic ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
Esodati, rideterminato il plafond della seconda e quarta salvaguardia
Mercoledì, 12 Novembre 2014 10:04
Scritto da Franco Rossini
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La legge 147/2014 riduce di 24 mila unità le posizioni risultate in "esubero" e non utilizzate nell'ambito della seconda e della quarta salvaguardia.
Sono inziate le procedure per le presentazione delle istanze di accesso ai benefici previsti dalla legge 147/2014. Il provvedimento, com'è noto, consentirà ad ulteriori 32.100 soggetti di mantenere la vecchia disciplina pensionistica andando in pensione con alcuni anni di anticipo rispetto alle attuali regole di pensionamento coniate dalla Riforma del 2011.
L'intervento viene attuato attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziarie e 24mila già finanziate, nell'ambito della seconda e della quarta salvaguardia, ma non utilizzate. Al riguardo il ddl riduce, "in considerazione del limitato utilizzo", la dotazione numerica e le corrispondenti risorse finanziarie di due contingenti - disposti da precedenti norme -, circoscrivendo anche (per uno dei contingenti) l'ambito di una categoria di soggetti. Vediamo dunque come verranno ridotti tali contingenti.
La riduzione del contingente della seconda salvaguardia - La legge 147/2014 provvede ad una riduzione della dotazione numerica e delle corrispondenti risorse finanziarie - in considerazione, del "limitato utilizzo" - del profilo relativo ai 40mila lavoratori cd. "in mobilità". Nella formulazione originaria, tale categoria è costituita dai lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato, in sede governativa, entro il 31 dicembre 2011, accordi intesi alla gestione delle eccedenze occupazionali, con impiego di ammortizzatori sociali, ancorché alla data del 4 dicembre 2011 gli stessi lavoratori ancora non risultino cessati dall'attività lavorativa e collocati in mobilità, a condizione che essi maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennità di mobilità.
La legge 147/2014 modifica tale disposizione richiedendo che possono fare parte i lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato in sede governativa entro il 31 dicembre 2011 accordi finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali ancorche' siano percettori, entro i quindici giorni successivi alla data di entrata in vigore della presente disposizione, del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi dell'articolo 1 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, e il cui rapporto di lavoro cessi entro il 30 dicembre 2016 per il collocamento in mobilita' ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, ovvero siano cessati dall'attivita' lavorativa entro il 31 dicembre 2014 e collocati in mobilita' ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, i cui nominativi siano stati comunicati entro il 31 dicembre 2014 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali secondo le modalita' di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 8 ottobre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 21 gennaio 2013, i quali in ogni caso maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223 ovvero, ove prevista, della mobilita' lunga ai sensi dell'articolo 7, commi 6 e 7, della predetta legge n. 223 del 1991.
La legge ha, pertanto, precisato le condizioni oggettive per accedere al profilo di tutela in questione. Se la disciplina originaria richiedeva, genericamente, solo il perfezionamento di un diritto a pensione entro il termine della fruizione dell'indennità di mobilità, ora, con la modifica sarà richiesto o che tali soggetti siano cessati dall'attività lavorativa entro il 31.12.2014 oppure che siano titolari di un trattamento salariale in deroga (cioè la cigs), e che cessino il rapporto di lavoro entro il 31.12.2016 per il collocamento in mobilità. Gli accordi validi, per il profilo in questione, restano solo quelli stipulati presso la sede governativa e i lavoratori devono comunque maturare un diritto a pensione entro il termine dell'indennità di mobilità.
Il contingente in oggetto viene ridotto da 55.000 a 35.000 unità con corrispondente rideterminazione da 40.000 a 20.000 unità della quota (del contingente) destinata ai lavoratori in questione e conseguente riduzione delle risorse finanziarie stanziate.
La riduzione del contingente della quarta salvaguardia - Altre 4 mila unità vengono recuperate attraverso una riduzione della dotazione numerica e delle corrispondenti risorse finanziarie del Dl 102/2013. Si tratta, nello specifico, del contingente destinato ai soggetti, aventi determinati requisiti anagrafici, contributivi e di reddito, il cui rapporto di lavoro sia cessato tra il 1° gennaio 2009 ed il 31 dicembre 2011, in ragione della risoluzione unilaterale del rapporto medesimo. Il ddl dispone una riduzione del contingente da 6.500 a 2.500 unità, con conseguente diminuzione delle risorse finanziarie.
Esodati, controlla con Pensioni Oggi se fai parte della sesta salv
Leggi Tutto: www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/e...-55340#ixzz3Iz9t3UYr
Mercoledì, 12 Novembre 2014 10:04
Scritto da Franco Rossini
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La legge 147/2014 riduce di 24 mila unità le posizioni risultate in "esubero" e non utilizzate nell'ambito della seconda e della quarta salvaguardia.
Sono inziate le procedure per le presentazione delle istanze di accesso ai benefici previsti dalla legge 147/2014. Il provvedimento, com'è noto, consentirà ad ulteriori 32.100 soggetti di mantenere la vecchia disciplina pensionistica andando in pensione con alcuni anni di anticipo rispetto alle attuali regole di pensionamento coniate dalla Riforma del 2011.
L'intervento viene attuato attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziarie e 24mila già finanziate, nell'ambito della seconda e della quarta salvaguardia, ma non utilizzate. Al riguardo il ddl riduce, "in considerazione del limitato utilizzo", la dotazione numerica e le corrispondenti risorse finanziarie di due contingenti - disposti da precedenti norme -, circoscrivendo anche (per uno dei contingenti) l'ambito di una categoria di soggetti. Vediamo dunque come verranno ridotti tali contingenti.
La riduzione del contingente della seconda salvaguardia - La legge 147/2014 provvede ad una riduzione della dotazione numerica e delle corrispondenti risorse finanziarie - in considerazione, del "limitato utilizzo" - del profilo relativo ai 40mila lavoratori cd. "in mobilità". Nella formulazione originaria, tale categoria è costituita dai lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato, in sede governativa, entro il 31 dicembre 2011, accordi intesi alla gestione delle eccedenze occupazionali, con impiego di ammortizzatori sociali, ancorché alla data del 4 dicembre 2011 gli stessi lavoratori ancora non risultino cessati dall'attività lavorativa e collocati in mobilità, a condizione che essi maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennità di mobilità.
La legge 147/2014 modifica tale disposizione richiedendo che possono fare parte i lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato in sede governativa entro il 31 dicembre 2011 accordi finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali ancorche' siano percettori, entro i quindici giorni successivi alla data di entrata in vigore della presente disposizione, del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi dell'articolo 1 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, e il cui rapporto di lavoro cessi entro il 30 dicembre 2016 per il collocamento in mobilita' ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, ovvero siano cessati dall'attivita' lavorativa entro il 31 dicembre 2014 e collocati in mobilita' ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, i cui nominativi siano stati comunicati entro il 31 dicembre 2014 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali secondo le modalita' di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 8 ottobre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 21 gennaio 2013, i quali in ogni caso maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223 ovvero, ove prevista, della mobilita' lunga ai sensi dell'articolo 7, commi 6 e 7, della predetta legge n. 223 del 1991.
La legge ha, pertanto, precisato le condizioni oggettive per accedere al profilo di tutela in questione. Se la disciplina originaria richiedeva, genericamente, solo il perfezionamento di un diritto a pensione entro il termine della fruizione dell'indennità di mobilità, ora, con la modifica sarà richiesto o che tali soggetti siano cessati dall'attività lavorativa entro il 31.12.2014 oppure che siano titolari di un trattamento salariale in deroga (cioè la cigs), e che cessino il rapporto di lavoro entro il 31.12.2016 per il collocamento in mobilità. Gli accordi validi, per il profilo in questione, restano solo quelli stipulati presso la sede governativa e i lavoratori devono comunque maturare un diritto a pensione entro il termine dell'indennità di mobilità.
Il contingente in oggetto viene ridotto da 55.000 a 35.000 unità con corrispondente rideterminazione da 40.000 a 20.000 unità della quota (del contingente) destinata ai lavoratori in questione e conseguente riduzione delle risorse finanziarie stanziate.
La riduzione del contingente della quarta salvaguardia - Altre 4 mila unità vengono recuperate attraverso una riduzione della dotazione numerica e delle corrispondenti risorse finanziarie del Dl 102/2013. Si tratta, nello specifico, del contingente destinato ai soggetti, aventi determinati requisiti anagrafici, contributivi e di reddito, il cui rapporto di lavoro sia cessato tra il 1° gennaio 2009 ed il 31 dicembre 2011, in ragione della risoluzione unilaterale del rapporto medesimo. Il ddl dispone una riduzione del contingente da 6.500 a 2.500 unità, con conseguente diminuzione delle risorse finanziarie.
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- giorgino52
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13/11/2014 19:01#9427
da giorgino52
Risposta da giorgino52 al topic ESCLUSI IV SALVAGUARDIA 2500
Leggo finalmente nel RESTO DEL CARLINO - QN di oggi un articolo su di noi con la contestazione del Movimento Esodati dei numeri resi noti dall'Inps affermando che da qui al 2018 restano ancora da salvaguardare 49000 soggetti "basandosi sui cosiddetti casi a strette tipologie nelle precedenti sei salvaguardie. Insomma un numero per difetto". Anche il movimento esodati invita a scrivere a Nori e a Treu e a chiedere un intervento urgente del ministro Poletti, per accertare il numero esatto degli esodati. È importante quindi dare il maggior risalto mediatico alla nostra situazione. Un abbraccio
Ringraziano per il messaggio: grindelia
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