ape social

Buon giorno sono Umberto.
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno presentato domanda di APE SOCIAL.
Poichè l' INPS a avviato il controllo delle domande per accertare i requisiti,e di conseguenza l'accoglimento o meno delle domande.
Sarei grato a chiunque venisse a conoscenza dei primi risultati, magari verificando sul sito inps.
Di voler tempestivamente mettere a conoscenza gli altri dell'esito o meno della propria situazione, sul forum di Pensioni oggi. Ringrazio quanti vorranno aderire a questa richiesta.

Praticamente adesso occupandomi per trenta giorni maturerei un'altra Naspi di soli quindici giorni cioè la metà delle sei settimane lavorative. una volta terminta
dovrei attendere i tre mesi per poi rifare la domanda di Ape sociale in questo caso allora la domanda mi verrà accettata. Non vi sembra ridicolo rincominciare tutto daccapo, quando i requisiti li ho maturati il 30 maggio scorso? QUASI QUASI MI CONVERREBBE ,Potro presentare una nuova domanda per dicembre in questa manierra sarei sicuro che mi venga accettata per il 2018. E le risorse sicuramente saranno sufficienti.
Assurdo, noi questo governo ci meritiamo, Il governo delle leggi incomprensibili,Parliamoci chiaro un governo che si arrende all'illegalità, non è un governo all'altezza di guidare il paese, quindi deve andare a casa. buon giorno

UMBERTO, dici cose giuste ma non ci si può far nulla....anzi una cosa potrebbe succedere un terremoto a palazzo chigi , quando viene una seduta congiunta tra camera e senato cosi si fa un po di pulizia. Li servirebbe un terremoto

Purtroppo tutto questo casino è stato creato per non dare l' anticpo pensionistico. Di cui questo governo si vanta tanto.Ma La contradizione piu grande è che durante la percezione dell'APE Sociale puoi lavorare , basta non superare il reddito di 8000 euro. Sulla domanda poi ti vedi scritto, che da quando hai fatto la richiesta fino all'accoglimento bisogna rimanere disoccupati.Intanto l'INPS se la prende comoda e ti fa attendere altri tre mesi per la risposta.Come se uno campasse d'aria.
Sono state presentate 64000 domande, alla fine vedrete che le domande approvate si ridurranno di un quarto.Ma questo gli inpsini già lo sanno. L?importante é perdere tempo. La cosa peggiore che il tempo lo fanno perdere ai poveracci che si sono illusi, e fatti illudere dal grande sindacato, di cui non voglio parlare. Ne vedremo delle belle. Un saluto

[email protected] ha scritto: La ringrazio Sig Nicola.
Resta sempre il fatto che la norma è discutibile,può essere interpretata in diversi modi. Non è chiara.
sarebbe bastato scrivere: L' interessato dovrà categoricamente restare inoccupato, dalla fine della prestazione di disoccupazione, fino alla domanda di richiesta di verifica dei raquisiti Ape social,l'inoccupazione non dovrà essere inferiore a tre mesi.
Invece, mi domando che cosa significa:
l'INTERESSATO dovrà mantenere lo stato di disoccupazione non inferiore a tre mesi, per tutto il periodo compreso dalla conclusione della prestazione di disoccupazione a lui spettente e l'accesso all'APE SOCIALE.( scritto in un articolo sul blog di Pensioni Oggi)
E dalle FAQ dell' inps si legge: il richiedente deve essere rimasto inoccupato per almeno tre mesi: la rioccupazione interrompe tale condizione pregiudigando il diritto all'APE SOCIALE.
Poichè a queste due (chiamiamole norme), cosa danno ad indendere?
Ho gia posto questo quesito, ma non ho avuto risposta.
Per quando mi riguarda io le ho interpretate in questa maniera : Purché si siano rispettati i tre mesi di inoccupazione, dalla fine della prestazione di disoccupazione e poi ci si è ricollocati per un breve periodo dopo il quale siano trascorsi altri quattro mesi, mantenendo sempre lo stato di disoccupazione causa licenziamento, dalla richiesta;domanda Ape Sociale non pregiudica il diritto.
Purtroppo questo gioco di parole riguarda il mio caso, lo espongo alla platea di lettori del forum. Per far capire che ci troviamo in un sistema in cui le cose devono essere complicate ed incomprensibili. Altrimenti sarebbe troppo facile raggiunugere gli obiettivi. Un saluto a tutti

Come al solito in Italia c'è regolarmente confusione su tutto.
Io sono ancora lontano dalla pensione e chissà se andrà avanti questa "sperimentazione" dell'Ape, sociale o volontaria che sia.
Ingenuamente ho sempre pensato che la norma dovesse lasciare poche o nessuna interpretazione e così, quando ho letto che per ottenere l'Ape social i requisiti dovessero essere:
età maggiore di 63 anni ed essere DISOCCUPATI senza alcun sussidio da più di 3 mesi
ho creduto che chi avesse questi requisiti, CHE SONO UNIVOCI, potesse tranquillamente fare domanda e che la stessa venisse accettata praticamente d'ufficio.
La verifica è semplice, visto che è la stessa inps che eroga la Naspi e che dunque sa perfettamente quando termina di pagare il sussidio a un disoccupato:
oggi ti pago l'ultimo assegno Naspi, tra 3 mesi, se hai più di 63 anni e non ti sei rioccupato, puoi chiedere l'APE social e io te la liquido dal giorno dopo!

Ora però mi accorgo, leggendo questo forum, che nascono miliardi di diffocoltà e di "sottoclassificazioni" alle quali non solo non avevo mai pensato, ma che credevo addirittura che non dovessero esistere.
Addirittura leggo di persone disoccupate e che non hanno più sussidi da anni, che si preoccupano che la loro domanda venga accolta.

Nè un diritto, se tale è, può essere revocato a seconda delle convenienze: se lo scorso anno avevo 63 anni e terminavo la Naspi... passati 3 mesi senza sussidi avevo diritto all'ape social! SE, non avendo altri sostentamenti, passati 5, 6 o 7 mesi senza sussidi, ho dovuto accettare un lavoretto temporaneo per vivere, il mio diritto all'Ape social non può venire intaccato.

Il decreto sull'Ape, dopo mille discussioni e ritardi, avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° Maggio. A quella data chi aveva il requisito di età ed era disoccupato e senza sussidi da almeno 3 mesi, ha fatto domanda per avere l'Ape Social.
Tra qualche giorno sarà il 1° settembre e questi "pensionandi" aggiungeranno ai loro almeno 3 mesi senza sussidi, altri 4 mesi durante i quali mi chiedo come abbiano campato.
Nella mia "idea", chiunque, appena maturato il requisito, dovrebbe andare allo sportello inps, presentare una semplice domanda di accesso all'Ape social e l'inps, non dico in giornata, ma qualche giorno dopo dovrebbe aver completato le verifiche attraverso gli elementi che GIA' HA NELLA PROPRIA BANCA DATI ed erogare l'Ape social immediatamente.
Mi dite che non è così?
E perchè no?

La ringrazio Sig Nicola.
Resta sempre il fatto che la norma è discutibile,può essere interpretata in diversi modi. Non è chiara.
sarebbe bastato scrivere: L' interessato dovrà categoricamente restare inoccupato, dalla fine della prestazione di disoccupazione, fino alla domanda di richiesta di verifica dei raquisiti Ape social,l'inoccupazione non dovrà essere inferiore a tre mesi.
Invece, mi domando che cosa significa:
l'INTERESSATO dovrà mantenere lo stato di disoccupazione non inferiore a tre mesi, per tutto il periodo compreso dalla conclusione della prestazione di disoccupazione a lui spettente e l'accesso all'APE SOCIALE.( scritto in un articolo sul blog di Pensioni Oggi)
E dalle FAQ dell' inps si legge: il richiedente deve essere rimasto inoccupato per almeno tre mesi: la rioccupazione interrompe tale condizione pregiudigando il diritto all'APE SOCIALE.
Poichè a queste due (chiamiamole norme), cosa danno ad indendere?
Ho gia posto questo quesito, ma non ho avuto risposta.
Per quando mi riguarda io le ho interpretate in questa maniera : Purché si siano rispettati i tre mesi di inoccupazione, dalla fine della prestazione di disoccupazione e poi ci si è ricollocati per un breve periodo dopo il quale siano trascorsi altri quattro mesi, mantenendo sempre lo stato di disoccupazione causa licenziamento, dalla richiesta;domanda Ape Sociale non pregiudica il diritto.
Purtroppo questo gioco di parole riguarda il mio caso, lo espongo alla platea di lettori del forum. Per far capire che ci troviamo in un sistema in cui le cose devono essere complicate ed incomprensibili. Altrimenti sarebbe troppo facile raggiunugere gli obiettivi. Un saluto a tutti