PASSAGGIO DA APE VOLONTARIO A QUOTA 100

Buongiorno, nemmeno nella mia sede INPS di Napoli mi hanno dato risposte (non è la prima volta che ci vado) la sede centrale non ha dato risposte alle loro interrogazioni !!!
Nemmeno stamattina ho trovato il cedolino della pensione di febbraio, di solito il giorno 20 ci sta sempre. Speriamo sia dovuto ai conteggi per il calcolo della detrazione fiscale visto che si avvicina la data del rilascio della CU 2019. Altrimenti come faranno per le detrazioni?
Saluti

oggi sentito dirigente provinciale con cui ho un rapporto abbastanza frequente , anche in merito a PEC inviata a direzione regionale, anche lui dice che sono in attesa di risposte da Roma .....
il fatto è che siamo ormai in un anno fiscale già diverso (2020) per cui se tale credito non viene riconosciuto ed accreditato non può apparire in sede di CUD e pertanto di 730 , mi sa proprio che dovremo recuperarlo in sede di dichiarazione 730 , oggi intanto ho riscontrato che il pagamento della pensione Febbraio 2020 sta tardando , di solito il giorno 20 vi è già il mandato di pagamento ma a tutt'ora non vi è nulla .... non so se questo ritardo significhi qualcosa .

La mia situazione ha avuto un sussulto alla vigilia di Natale con il ricalcolo del premio assicurativo ma, per quanto riguarda il credito di imposta ed il rimborso del fondo di garanzia, è tutto fermo. Può darsi che si sblocchi a seguito del ricalcolo del premio (visto che il calcolo del rimborso mensile richiede il nuovo piano di ammortamento e il nuovo importo del premio assicurativo) ma suppongo che i tempi siano tipici di questo ente. Aspetto ancora fino al cedolino di marzo e poi ricontatto la sede provinciale per questo problema specifico; fino ad ora sono stati molto collaborativi sul tema del premio assicurativo tanto da richiamarmi telefonicamente dopo ogni richiesta su INPS risponde (non so se è una procedura normale). Non vedo altro da fare. Alla fin fine non rimarrà che il legale.

Evidente.
Non so della tua posizione, la mia è ferma da quasi 9 mesi.
Secondo te chi deve sbloccare la situazione.
Io personalmente ho scritto 12 solleciti ad inps risponde, con le risposte più varie ed incompetenti possibili.
Ho avuto conferma di quanto da noi e da te affermato sia dall'Istituto finanziatore e dall'Inas, i quali sostengono che deve essere l'Inps a rimborsare e al quale competono i conteggi.
Ho parlato con funzionario provinciale, senza avere risposta definitiva.
Ho scritto raccomandata+r.r. con diffida.
Sto per fare pec analoga.
Sono andato all' ADE per chiedere se possono fare qualcosa loro.
Scriverò al garante dell'ADE denunciando l'inadempienza dell'Inps, in qualità di sostituto di imposta.
Da ultimo in mancanza di riscontri positivi sarò costretto ad affidare la pratica ad un legale competente e sto già inoltrando il carteggio.
Hai qualche altro suggerimento?

Che sia l'INPS a dover riconoscere il credito di imposta è certificato anche dalla circolare INPS n.28 del 13.2.2019 che all'articolo 12 (Regime Fiscale) dice:
"Pertanto l'INPS provvede a recuperare il suddetto credito d’imposta, rivalendosi sulle ritenute da versare mensilmente all'erario nella sua qualità di sostituto d'imposta a decorrere dal primo rateo di pensione e fino all’estinzione totale del credito medesimo."
"Pertanto, l’INPS provvederà a restituire mensilmente agli interessati, a partire dalla prima rata
di pensione in godimento, il 50% del totale degli interessi e del premio assicurativo di premorienza rapportato a mese (in 240mi del totale complessivo), sulla base degli importi totali comunicati rispettivamente dall’istituto finanziatore con il piano di ammortamento e dall’impresa assicurativa cui l’interessato ha richiesto la copertura."
Quindi il problema rimane di se e quando questo avverrà. E come eventualmente sbloccare la situazione.

Le pag.87e88 delle istruzioni al 730/2020 regolano il credito di imposta per l'Ape volontaria.
Esse dispongono che il credito "che l'Inps ha riconosciuto ai contribuente che si sono avvalsi dell'Ape" (nella misura massima del 50% dell'importo pari a un ventesimo degli interessi e dei premi assicurativi pattuiti complessivamente nei contratti, per l'intero importo rapportato a mese a partire dal primo pagamento della pensione) va riportato nel rigo G15.
Dice chiaramente che "l'Inps ha riconosciuto".
Quindi significa che l'Inps certifica nella C.U. ciò che ha riconosciuto e non che deve.
Per coloro i quali non hanno ricevuto tale riconoscimento (per la parte 2019) e perdurando l'inadempienza anche nel 2020 non resta che presentare istanza di rimborso all'Ade, fermo restando che occorre comunque che sia certificata l'entità di tale credito (auguri!).
L'inadempienza dell'Inps in qualità di sostituto di imposta può essere contestata al Gestore dell'Ade, con apposita istanza.
Vale la pena di provare per smuovere le acque.