Pensioni, Cresce il numero di pensioni liquidate nel 2017

Bernardo Diaz Giovedì, 18 Gennaio 2018
Lo certifica l'Inps nell'osservatorio annuale sui flussi di pensionamento relativo all'anno scorso. Ma diminuiscono in proporzione i trattamenti anticipati rispetto a quelli di vecchiaia. 
Continua a diminuire il rapporto tra pensioni anticipate e pensioni di vecchiaia. E' quanto si legge nel rapporto Inps sul monitoraggio dei trattamenti pensionistici liquidati nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), nelle gestioni autonome dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni, artigiani, commercianti e parasubordinati nel 2017 rispetto al 2016 pubblicato oggi dall'Istituto di Previdenza. Per il 2017 i requisiti di età per la pensione di vecchiaia e quelli di anzianità per la pensione anticipata restano invariati rispetto al 2016.

L'Inps evidenzia che le pensioni di vecchiaia sono state 155.592 (+24% sul 2016) mentre quelle anticipate sono state 140.193 (+16,4%) registrando un ritmo di crescita inferiore rispetto a quelle di vecchiaia. L'incremento del numero delle pensioni liquidate nel 2017 dipende in gran parte dal fatto che l'anno precedente era scattato l'incremento di 4 mesi dovuto alla speranza di vita e il secondo gradino sull'età pensionabile delle lavoratrici del settore privato previsto dalla Legge Fornero, fattori che avevano inciso in misura negativa sul numero complessivo di assegni liquidati nel 2016. Sulla diminuzione del numero di pensioni anticipate rispetto a quelle di vecchiaia incide poi la fine della sperimentazione dell'opzione donna, l'esaurirsi delle salvaguardie pensionistiche e la conclusione nel 2017 del canale di pensionamento previsto con il requisito ridotto di 64 anni e 7 mesi, come disposto dall'articolo 24, comma 15 bis, legge 22 dicembre 2011, n. 214 (cd. pensione a 64 anni o salvaguardia dai nati nel 1952). Nel 2017 sono diminuite le pensioni di invalidità e ai superstiti liquidate nell'anno. Complessivamente rammenta l'Inps il rapporto tra pensioni di anzianità/anticipate per 100 pensioni di vecchiaia passa da 96 del 2016 a 90 del 2017. 

Da evidenziare, poi, il dato relativo agli assegni sociali che continuano a crescere dai 36.740 liquidati con decorrenza nel 2016 siamo passati a 43.249 con decorrenza nel 2017.

Gli importi

I nuovi assegni erogati l'anno scorso in media erano pari a 1.039 euro con un aumento in valore del 7,1% rispetto alla media 2016 (970 euro). C'è comunque grande differenza anche tra le gestioni con 1.993 euro medi per le pensioni anticipate (per le quali sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne), in aumento rispetto ai 1.908 euro del 2016, e 687 euro medi per le pensioni di vecchiaia, in aumento rispetto ai 647 euro del 2016. Per le nuove pensioni di invalidità l'importo medio è pari a 756 euro (in calo dai 760 del 2016) mentre per la pensione ai superstiti l'assegno medio è di 662 euro. L'Istituto certifica inoltre che nel complesso le pensioni dei lavoratori dipendenti liquidate nell'anno sono state 282.054 con un importo medio di 1.293 euro. Le pensioni anticipati restano quelle più succulente per quanto riguarda la misura dato che sono determinate sulla base di un maturato contributivo superiore e raggiungono una media di 2.275 euro mesi al mese. Le pensioni degli autonomi liquidate nel 2017 sono state 191.403 (+10,6%) con un importo medio di 807 euro. Tra questi l'importo più basso dopo i parasubordinati è per i coltivatori diretti (660 euro, in crescita dai 614 del 2016) mentre per gli artigiani la media è di 1.009 euro. Per i commercianti l'importo medio della pensione è di 998 euro (in crescita dai 907 del 2016) mentre per i parasubordinati è di 221 euro.

La Composizione

Sotto l’aspetto della composizione per genere, nel 2017 il numero di pensioni femminili su 100 pensioni maschili è pari a 95 e quindi inferiore rispetto all'analogo valore dell'anno precedente, che risultava pari a 106. E ancora, osservando gli indicatori statistici relativi alla composizione per categoria, si rileva nel 2017 una minore incidenza dei trattamenti di invalidità su quelli di vecchiaia rispetto all'analogo valore registrato nel 2016. L’andamento è giustificato dai tempi più lunghi di liquidazione delle pensioni d’invalidità, oltre che da un aumento nel 2017 del numero dei trattamenti di vecchiaia. 

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati