Fisco

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Il pacchetto semplificazioni annunciato dal governo rivedrà il permesso a costruire, che potrà essere concesso con modalità più veloci. Via libera anche alla proroga dell'ecobonus. 

Kamsin Incentivi fiscali alle locazione, sblocco di opere pubbliche, semplificazioni anche drastiche per l'attività edilizia, quotazione in Borsa delle società pubbliche locali che si occupano di trasporto e di igiene. Sono queste le misure del menu del decreto sblocca-Italia, che sarà licenziato dal Consiglio dei ministri di venerdì. Non solo cantieri dunque ma un piano di più ampio respiro che nelle intenzioni del governo dovrebbe dare una spinta decisiva alla ripresa di settori particolarmente penalizzati dalla recessione, come le costruzioni e l'immobiliare. Non a caso infatti il capitolo dedicato alle agevolazioni fiscali è quello piu' corposo.

Per ora ci sarebbe infatti la conferma anche nel 2015 dello sgravio Irpef del 65% per i lavori di risparmio energetico. Una detrazione "potenziata" e generalizzata anche per i lavori di prevenzione sismica, oscillante fra il 50 e il 65% della spesa, in proporzione alla riduzione di rischio indotta dall'intervento. E un incentivo nuovo di zecca per chi compra una casa appena costruita o pesantemente ristrutturata, che abbia prestazioni energetiche di classe A o B, con l'impegno di affittarla per almeno sette o otto anni a canone concordato. Lo sgravio consiste in una deduzione Irpef pari al 20 per cento del prezzo, da fruire in otto anni, con un limite massimo di spesa pari a 300 mila euro. Tra le altre condizioni previste c'è anche la fissazione di un canone di locazione non superiore quello convenzionato definito dagli accordi tra le associazioni di proprietari e quelle di inquilini.

Poi c'è il capitolo semplificazioni. Molte riguardano il permesso a costruire, che potrà essere concesso con modalità più veloci oppure non essere più necessario in una serie di casi per i quali sarà sufficiente la denuncia di inizio attività: ad esempio per di variazioni non essenziali conformi alle prescrizioni urbanistiche. Dovrebbero aumentare anche i poteri dello sportello unico per l'edilizia, mentre ai Comuni verranno concessi sei mesi di tempo per mettere a punto un regolamento edilizio tipo. Vengono semplificate poi le procedure per il cambio di destinazione d'uso, novità che dovrebbe anche favorire la cessione di immobili pubblici.

Per quanto riguarda le infrastrutture sono stati inseriti nel testo l'alta velocità Napoli-Bari, che dovrebbe partire nel novembre del prossimo anno, la linea ferroviaria Palermo-Messina-Catania e l'autostrada Valdostica Nord di raccordo tra Trentino e Veneto, bloccata dall'opposizione della Provincia autonoma di Trento.

Sblocca Italia, pronta l'estensione dell'ecobonus al 65%Zedde

Si' ad assegni familiari e detrazioni, ma l'ipotesi che il bonus di 80 euro possa essere esteso alle famiglie numerose, sembra un'ipotesi al momento poco percorribile. Kamsin E' quanto riferiscono fonti di governo commentando le notizie di stampa secondo cui l'esecutivo starebbe pensando di correggere il bonus utilizzando il cosiddetto quoziente familiare.

Se si dovesse decidere di intervenire con misure a favore della famiglia nella legge di Stabilita' sulla base delle risorse a disposizione, spiegano le stesse fonti, le ipotesi piu' accreditate sarebbero quelle di usare assegni familiari e detrazioni. A seconda delle disponibilita', si decidera' fino a che fascia di reddito e numero di figli intervenire. Piu' ardua (e piu' costosa) la possibilita' di estendere il bonus di 80 euro calibrandolo sul quoziente familiare, anche perche' la cifra necessaria per finanziare un'operazione del genere sarebbe decisamente piu' alta dei 200-300 milioni di euro ipotizzati. Le ipotesi comunque sono tutte sul tappeto e si iniziera' a vagliarle a partire dai primi di settembre, a cominciare dal reperimento delle risorse necessarie a coprire il bonus per il 2015. 

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Pensioni Quota 96, possibile l'ennesimo slittamentoZedde

La Tasi, tassa sui servizi indivisibili, si appresta a far sentire i suoi effetti sulle tasche delle famiglie italiane e sulle aziende, effetti che saranno ben peggiori di quelli registrati con l' Imu". E' quanto si legge in una nota del Codacons. Kamsin "Tutte le proiezioni - sostiene l'associazione dei Consumatori - ci dicono che la Tasi finira' per pesare sulle tasche degli italiani piu' dell' Imu, ma cio' che e' davvero grave e' che questa tassa incidera' in modo piu' pesante sulle famiglie a reddito medio-basso rispetto a quelle con reddito elevato - denuncia il Presidente Codacons, Carlo Rienzi -

Questo perche', per effetto delle minori detrazioni, chi possiede una abitazione con rendita catastale modesta si trovera' a pagare di piu' rispetto all'Imu, mentre chi e' proprietario di un immobile di prestigio sara' avvantaggiato dalla Tasi rispetto alla vecchia imposta. Ma la tassa", sottolinea il Codacons, "rappresenta un macigno anche per le imprese: per aziende, uffici, negozi e capannoni la stangata calcolata dal Codacons supera quota 1 miliardo di euro". 

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Il governo cerca la quadra sull'introduzione del reato di autoriciclaggio, l'inasprimento delle pene sul falso in bilancio e la criminalità mafiosa. In vista anche un intervento su corruzione e concussione.

Kamsin Oltre alla revisione della geografia della Corti d'Appello e delle Procure generali (sono 26, ne rimarranno 20-21) e alla sanzione degli illeciti disciplinari dei magistrati, il nodo cruciale del governo Renzi sulla Riforma della Giustizia sono le nuove norme di contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti. Le linee guida dell'esecutivo sulla giustizia penale, che probabilmente non saranno discusse nel corso del Cdm del prossimo 29 Agosto (per via della mancanza di un accordo politico nella maggioranza), sono di rendere più efficace l’azione di contrasto dello Stato, mediante l’aggressione ai benefici patrimoniali delle organizzazioni criminali e l’ostacolo al riutilizzo del denaro di derivazione criminosa. Obiettivo da raggiungere mediante, da un lato, attraverso l’introduzione nel sistema penale del reato di autoriciclaggio (che si realizza con una condotta, allo stato attuale, priva di sanzione), dall'altro mediante il rafforzamento del falso in bilancio.

Quanto al reato di autoriciclaggio la nuova ipotesi di reato sanziona l’autore di un delitto non colposo che sostituisca, trasferisca o impieghi denaro, beni o altre utilità provenienti da tale delitto in attività di carattere imprenditoriale o finanziario; mentre sul falso in bilancio il governo intende effettuare una profonda revisione con l'obiettivo di garantire ai creditori, ai lavoratori e ai soci una fedele rappresentazione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale delle singole società, anche per consentire investimenti di terzi. Saranno eliminate, in particolare, le  zone d’ombra e di non punibilità che finivano per incentivare meccanismi artificiosi tanto più difficili da scoprire quanto maggiori fossero le dimensioni della società.

Un ulteriore intervento di particolare rilevanza è quello relativo all’allargamento dei presupposti per la confisca allargata (o per sproporzione), applicabile ai soggetti condannati in relazione a determinate ipotesi di reato e in riferimento ai beni di cui gli stessi siano titolari senza poterne giustificare la provenienza e la cui entità sia sproporzionata rispetto al loro reddito; è quindi prevista l’applicazione di tale particolare normativa anche agli autori di ulteriori fattispecie di reato, tra cui quella delle attività organizzate che siano finalizzate al traffico illecito di rifiuti.

Altre novità dovrebbero interessare la corruzione e concussione.  Nello specifico, secondo quanto si apprende dalle linee guida dell'esecutivo, si prevede di applicare il trattamento sanzionatorio in materia di concussione anche nei confronti dell’incaricato di pubblico servizio, in tal modo estendendo la norma a un’area di soggetti investiti di compiti di interesse pubblico più ampia rispetto di quella attuale ( si pensi agli amministratori di società a capitale pubblico). Inoltre, si prevede che l’esercizio dell’azione penale per alcuni dei più gravi reati contro la pubblica amministrazione sia comunicato immediatamente all’Autorità Nazionale Anti Corruzione e alla Corte dei Conti, anche qualora non derivi danno diretto per l’erario, in modo che possano esplicare i loro compiti di istituto disponendo delle necessarie informazioni.

Altri interventi dovrebbero rafforzare il trattamento sanzionatorio per il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, con l’innalzamento delle pene detentive. Inoltre dovrebbe essere estesa la possibilità di ricorrere alla partecipazione a distanza al giudizio penale del soggetto detenuto al di fuori della circoscrizione del giudice, mediante lo strumento della videoconferenza. In particolare, è previsto che il giudice possa disporre la partecipazione a distanza del soggetto ristretto per taluni reati di particolare gravità (tra cui quelli in materia di criminalità organizzata) anche quando il procedimento riguardi fatti diversi e, in ipotesi, meno gravi di quelli per cui il soggetto si trova nello stato di detenzione.

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E' stata pubblicata in Gazzetta la legge di conversione del Decreto Competitività. Qui il testo del decreto legge 91/2014 coordinato con la legge di conversione.

Kamsin Il pacchetto per la crescita e competitività, con le misure anche su ambiente a agricoltura, è legge. E' stata infatti oggi pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 116/2014 che converte il Dl 91/2014 meglio noto come decreto competitività.  
Il provvedimento prevede vari interventi in favore delle imprese tra cui la spinta agli investimenti del manifatturiero, il rafforzamento della patrimonializzazione delle imprese (da compiersi con il rafforzamento dell'Ace), norme in grado di agevolare l'ingresso in borsa delle Pmi, e il taglio del 10% della bolletta energetica.

Il decreto prevede, di particolare importanza, la concessione di un credito d'imposta al 15% per gli investimenti in nuovi macchinari (gli investimenti andranno fatti entro il 30 giugno 2015 mentre si potrà usufruire del beneficio in compensazione a partire dal 2016 e in tre quote annuali). C'è poi una revisione dell'Ace che dovrà rafforzare la patrimonializzazione delle piccole medie imprese, soprattutto di quelle che si quotano in borsa.

Più nel dettaglio, a partire dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2014, i soggetti Irpef e Ires potranno fruire di un credito di imposta commisurato all'eccedenza del rendimento nozionale non utilizzato nel periodo di imposta per incapienza del reddito complessivo netto. Il credito d'imposta è fruibile in 5 anni nei limiti dell'Irap dovuta in ogni esercizio. Nel caso di soggetti incapienti Ires, lo sgravio potrà essere trasformato in un credito di imposta sull'Irap. Per chi si quota in borsa avrà inoltre un "Super Ace": per tre periodi d'imposta scatterà una maggiorazione del 40% della variazione in aumento del capitale per le società ammesse alla quotazione. L'incremento è temporaneo e si applicherà per tre periodi d'imposta, e cioè quello di ammissione alla quotazione e i due successivi, mentre negli esercizi successivi la variazione in aumento del capitale proprio sarà determinata senza tenere conto della maggiorazione del 40%.

Completano il pacchetto lo sconto sulla bolletta per le Pmi (norma che sarà completamente operativa entro un anno); la previsione di un sostegno al credito attraverso fonti di finanziamento alternative alle banche: si prevede in particolare la possibilità per assicurazioni e società di cartolarizzazione di finanziare le imprese. Queste potranno erogare direttamente finanziamenti alle aziende, senza limitarsi ad acquistare crediti esistenti ed erogati da altri.  Infine alcune norme del decreto semplificano gli adempimenti in materia di agricoltura. 

Ancora in materia di imprese il Decreto modifica i criteri di determinazione del valore delle azioni delle società quotate nel caso di recesso nonché la disciplina dell’acquisto della società da promotori, fondatori, soci e amministratori e della trasformazione di società di persone e il diritto di opzione. E’ ridotto il capitale minimo richiesto per la costituzione di una società per azioni da 120.000 euro a 50.000 euro. Si abroga l’obbligo di nominare un organo di controllo o un revisore unico per le srl aventi un capitale sociale non inferiore a quello minimo stabilito per le società per azioni.

Con il provvedimento viene modificato il regime fiscale di obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie, estendendo l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 12,50 per cento (in luogo della ritenuta del 26 per cento) agli interessi e agli altri proventi derivanti da obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie non negoziati, purché detenuti da uno o più investitori qualificati.

In materia di credito alle imprese,  esenta da ritenuta alla fonte gli interessi e altri proventi derivanti da finanziamenti a medio e lungo termine alle imprese, erogati da enti creditizi, imprese di assicurazione, organismi di investimento collettivo del risparmio che non fanno ricorso alla leva finanziaria costituiti negli Stati UE e SEE, cd. “white list”.

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"Anche se non ci sorprendono affatto, sia i dati di Equitalia relativi alle domande di rateizzazione (che a luglio hanno registrato il record di 156 mila richieste), sia quelli della continua diminuzione dell'indebitamento per consumi (credito al consumo) che secondo le nostre stime nel 2014 registra il -5%, rappresentano ulteriori segnali della situazione economica insostenibile in cui si trovano le famiglie italiane". Kamsin E' quanto affermano in una nota di ieri i presidenti di Adusebef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, secondo cui "ai dati appena riportati, si aggiungono: le stime drammatiche sul Pil al -0,2%; i dati sui consumi turistici (solo il 31% degli italiani si e' concesso le tradizionali vacanze estive); i flussi negativi alle presenze ai ristoranti a Ferragosto (solo il 18%); il consuntivo sui saldi (-4%); la disoccupazione al 12,2% (quella giovanile al 43,7%)".

Per Lannutti e Trefiletti, "si potrebbe andare avanti ancora a lungo con l'elenco degli indicatori economici in rosso, tutti concordi nel confermare , come purtroppo denunciamo da tempo, una nuova contrazione del mercato rispetto all'anno precedente e lo stato di netta recessione del nostro Paese". Per questo, sottolineano nella nota, "e' urgente e necessario che il Governo si dedichi con impegno e serieta' alla fuoriuscita da questa situazione, dando la massima priorita' al rilancio della domanda di mercato per far ripartire, cosi', l'intero sistema economico. In tal senso bisogna, in primo luogo, aumentare il reddito delle famiglie, ampliando la platea dei destinatari del bonus anche a pensionati e incapienti.

Ma e' evidente che la ripresa, per essere concreta e duratura, non puo' prescindere da interventi mirati allo sviluppo del Paese ed all'incremento dell'occupazione. Per questo e' necessario un piano di investimenti per la crescita, a partire da un settore strategico, come quello della rete telematica. Vogliamo ricordare, in tal senso, che gli investimenti sono regrediti al livello del 1995", conclude il comunicato. 

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