Reddito di Cittadinanza, Lo stop non travolge le misure di inclusione

Venerdì, 17 Novembre 2023
I chiarimenti in una nota del Ministero del Lavoro. Per «consolidato orientamento», la durata del progetto personalizzato possa eccedere quella dei benefici economici, la cui spesa va posta a carico del fondo povertà.

Gli interventi di inclusione sociale previsti nel Patto di Inclusione già stipulato con il beneficiario potranno proseguire anche in caso di sospensione del reddito di cittadinanza. Lo stop al sussidio, pertanto, non travolge anche le attività di inclusione programmate in favore del beneficiario Lo rende noto la nota prot. n. 15471/2023 del Ministero del Lavoro in virtù del «consolidato orientamento» secondo il quale la durata del progetto personalizzato può eccedere quella del beneficio economico.

Fondo Povertà

I chiarimenti riguardano la portata dell'art 6, comma 9, del dl n. 48/2023 (decreto Lavoro), in base alla quale la quota di risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, che è attribuita agli ambiti territoriali sociali delle regioni, serve a potenziare interventi e servizi nei confronti dei soggetti beneficiari di assegno d'inclusione, a decorrere dalla data d'istituzione, nonché a famiglie e persone in simili condizioni di disagio economico. Il ministero spiega che, poiché la norma può trovare applicazione solo dal 1° gennaio 2024, data istitutiva della nuova misura (assegno d'inclusione sociale, in sigla Adi), fino al 31 dicembre 2023 i beneficiari degli interventi finanziabili con le risorse del predetto fondo povertà sono i fruitori del Rdc in carico ai servizi sociali e/o ai centri per l'impiego.

RDC sospeso

La legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022) e il successivo decreto Lavoro (dl n. 48/2023) hanno previsto che l'erogazione massima del Rdc nel corso dell'anno 2023 è di 7 mesi, raggiunti i quali è sospeso. Fanno eccezione i nuclei familiari con disabili, minorenni, persone di almeno 60 anni o in carico ai servizi sociali, che possono proseguire a percepire il Rdc fino a fine 2023. Con riferimento ai soggetti beneficiari di Rdc con sussidio sospeso, il Ministero ammette la prosecuzione delle misure d'inclusione sociale, in virtù di un consolidato orientamento per cui la durata del «progetto personalizzato» può eccedere la durata del sussidio economico nel caso fossero già previsti o rappresentino una prosecuzione del patto di inclusione sociale, già stipulato con il beneficiario. In questi casi, la spesa che ne deriva può essere posta a carico del fondo povertà.

PUC

Il Ministero, inoltre, spiega che nelle more dell'adozione del decreto di disciplina, previsto sempre dal dl n. 48/2023 (all'art. 6, comma 5-bis), a valere sul fondo povertà è consentito il finanziamento di progetti utili alla collettività (Puc) a titolarità dei comuni previsti nell'ambito dei patti per l'inclusione sociale e, per analogia, nei patti per il lavoro e in quelli a cui parteciperanno:

  1. le persone che abbiano terminato il periodo di erogazione del Reddito di cittadinanza nel 2023 che intendano svolgere su base volontaria i Progetti Utili alla Collettività, per un periodo non superiore a sei mesi;
  2. i beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro, che richiedano di partecipare su base volontaria ai Progetti Utili alla Collettività, nelle more della definizione del decreto di cui all’articolo 6 comma 5-bis del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48. La spesa è ammissibile dal 1° settembre 2023, data di decorrenza del SFL.

Gli oneri Inail

Infine, il Ministero informa che, con decreto n. 272/2023, le coperture assicurative Inail per la partecipazione ai Puc sono state estese ai beneficiari Rdc che, terminato il periodo di fruizione nell'anno 2023, aderiscano volontariamente ai Puc per un massimo di sei mesi, e ai beneficiari del Sfl che partecipino volontariamente ai Puc.

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