Supporto Lavoro, Indennità senza ritardi per chi prosegue i «Puc»

Giovedì, 14 Settembre 2023
Chiarimento del Ministero del Lavoro in merito al regime transitorio tra il reddito di cittadinanza ed il «Sfl». Chi prosegue volontariamente i progetti comunali potrà conseguire immediatamente l’indennità di 350 euro al mese al termine del periodo di fruizione del reddito di cittadinanza nel corrente 2023.

Corsia preferenziale nell’accesso al «Sfl» per chi è impegnato in «progetti utili alla collettività» organizzati dai Comuni: potrà ottenere immediatamente l'indennità di 350 euro mensili al termine della fruizione del reddito di cittadinanza. Lo precisa, tra l'altro, il ministero del lavoro nella nota 12462/2023, in cui illustra il decreto 272/2023 che ha esteso la tutela assicurativa Inail ai percettori del sostegno per la formazione ed il lavoro. In tal caso, pertanto, l’Sfl sarà erogato senza soluzione di continuità rispetto alla scadenza del reddito di cittadinanza.

In attesa di disciplina

Il decreto 272/2023 arriva in via temporanea, nelle more della definizione della disciplina del nuovo Sfl richiesta all'art 6, comma 5-bis, del dl 48/2023 per consentire la partecipazione ai «Puc» su base volontaria ai beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro. Nel dettaglio, il decreto ha individuato tra le persone soggette all'assicurazione Inail, con applicazione del premio speciale unitario giornaliero dei soggetti impegnati nei «Puc» (la disciplina è dettata dal decreto 14 gennaio 2020 che ha approvato la determina del presidente dell'Inail 3/2020:

  • a) le persone che hanno terminato il periodo di fruizione del Rdc nell'anno 2023 e intendano partecipare su base volontaria ai «Puc», per un periodo non superiore a sei mesi;
  • b) i beneficiari del Sfl che richiedano di partecipare su base volontaria ai «Puc».

Al pagamento del premio assicurativo si provvede con fondi pubblici anche per i nuovi tutelati, come avviene per i vecchi assicurati.

Da RdC al Supporto per il Lavoro

Nella circolare attuativa il Ministero spiega che l’obbligo di partecipazione ai «Puc» cessa con il venir meno della fruizione del reddito di cittadinanza. Gli interessati, tuttavia, possono volontariamente proseguire la partecipazione ai progetti maturando immediatamente il diritto alla nuova indennità del Sfl, pari a 350 euro mensili ed erogata dall'Inps e con conseguente copertura Inail. La partecipazione alle attività previste dal progetto comunale da parte del richiedente del Sfl, per quanto volontaria, è però condizione necessaria per il diritto all'indennità economica (350 euro mensili per massimo 12 mesi).

Il ministero precisa che, in tal caso, i richiedenti del nuovo supporto per la formazione e lavoro, anche se già partecipavano alle attività comunali per il rispetto dell'obbligo imposto dal reddito di cittadinanza, non possono ora essere sanzionati con la decadenza dal sussidio che comporta, peraltro, anche l'impossibilità di richiederlo nuovamente prima che siano decorsi sei mesi (in precedenza c'era la decadenza nelle ipotesi di rifiuto di adesione al Puc comunale o per mancata partecipazione alle attività per più di 24 ore oppure abbandono). In questi casi, però, scatta la sospensione dell'indennità di 350 euro. La disciplina dettagliata del regime sanzionatorio, conclude il ministero, arriverà con l'emanazione del citato decreto attuativo.

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