Riforma Pensioni, il governo ripropone la proroga dell'opzione donna

Domenica, 13 Luglio 2014

Come già anticipato da Pensioni Oggi la nuova bozza del Ddl delega sulla Pa aggiornata al 10 luglio, conferma le misure che erano state annunciate nell'originario provvedimento denominato "Repubblica Semplice" discusso dal Cdm del 13 Giugno scorso. Kamsin Il documento prevede tre interventi in materia previdenziale: a) estende la pensione anticipata in deroga alla disciplina generale; b) proroga il regime sperimentale donna, e; c) introduce il part-time a cinque anni dall'età pensionabile.

La prima novità riguarda il pensionamento in deroga a 64 anni. Su questo fronte il disegno di legge delega introduce rilevanti modifiche all'articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011. Nello specifico il comma 5 dell'articolo 11 del ddl aggiunge un comma, il 15-ter, al citato articolo con il quale viene estesa anche al personale del pubblico impiego la possibilità di conseguire il trattamento pensionistico anticipato al compimento di una età anagrafica non inferiore a 64 anni a condizione che sia perfezionata, entro il 31 dicembre 2012, la vecchia quota 96 (cioè 60 anni di eta e 36 di contributi o 61 anni di eta e 35 di contributi); per le donne requisiti ancora piu' agevoli fissati in 60 anni e 20 anni di contributi (per approfondire la disciplina attuale vedi: pensione a 64 anni).

Una seconda modifica è contenuta nei commi 1 e 2 dell'articolo 11 del disegno di legge. Qui si prevede, per conseguire l'obiettivo di un ricambio generazionale nelle Pa, la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. Nel quinquennio antecedente alla data di collocamento a riposo verrebbe consentito, al personale del pubblico impiego, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con una prestazione lavorativa ridotta del 50%. All'atto del collocamento a riposo il dipendente avrà diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che gli sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio a tempo pieno nell'ultimo quinquennio. Che tradotto significa che l'amministrazione continuerà a versargli i contributi pieni in modo che il lavoratore non subisca una penalità sulla rendita pensionistica.

Infine il comma 3 dell'articolo 11 del testo di legge delega prevede l'estensione dell'opzione donna anche in favore dei lavoratori uomini. Il provvedimento proroga sino al 2018 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato in presenza di una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di una età anagrafica pari o superiore a 57 anni (58 se autonomi) con i relativi adeguamenti dell'età previsti dalla normativa vigente. Com'è noto i lavoratori in questione otterranno l'anticipo al prezzo di una decurtazione significativa in quanto l'assegno sarà determinato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo

I tempi di approvazione del disegno di legge di Riforma della Pubblica Amministrazione non saranno tuttavia brevi. Questa settimana il testo sarà ultimato e quindi trasmesso in Parlamento ma il provvedimento verrà esaminato solo dopo la pausa estiva, a partire da settembre.

Zedde

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