Pensioni

Pensioni

Lo prevede un passaggio della legge di bilancio per il 2023. L’accesso sarà consentito soltanto alle lavoratrici caregiver, a quelle con invalidità di grado non inferiore al 74% oppure licenziate o dipendenti da aziende in crisi, a patto che entro fine anno abbiano 35 anni di contributi e 60 anni di età.  
La legge di bilancio 2023 proroga di un anno la sperimentazione dell'ape sociale. Invariate le platee dei beneficiari e le finestre temporali per la presentazione delle istanze di verifica delle condizioni.
La novità della finanziaria 2023 è strutturata allo stesso modo di «quota 100» ma con un tetto alla misura dell'assegno che non potrà eccedere cinque volte il trattamento minimo Inps. Durerà solo un anno.
La Corte Costituzionale ha depositato le motivazioni alla sentenza n. 234/2022. Legittima la norma che vieta qualsiasi rapporto di lavoro subordinato, anche intermittente, ai pensionati con «Quota 100».
I chiarimenti in un documento dell’Inps dopo l’assorbimento della gestione sostitutiva Inpgi. L’incumulabilità resta (parzialmente) solo per i trattamenti di invalidità, per la «quota 102» e per i cd. «lavoratori precoci».
Approvata dal Consiglio dei Ministri la legge di bilancio. Tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023 si potrà uscire (anche) con 62 anni di età e 41 anni di contributi ma la misura dell'assegno non potrà eccedere le cinque volte il trattamento minimo Inps.  Opzione Donna avrà requisiti  differenziati a seconda del numero dei figli.
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