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- Roma, 1 lug. - "L'inno alla gioia e' stato usato da Hitler, da Mao e dai grandi killer della storia". Lo ha detto Beppe Grillo in conferenza stampa a Strasburgo insieme a Nigel Farage. .
- Roma, 1 lug. - Resta l'immunita' prevista dall'articolo 68 della Costituzione anche per i 'nuovi' Senatori della Repubblica. E', infatti, passato in commissione affari costituzionali l'emendamento dei relatori che, rispetto al testo base la ripristina. L'emendamento e' passato a larga maggioranza. Si e' astenuto il senatore Fi Augusto Minzolini. Proposte di modifica in questo senso erano stata avanzate dalle diverse forze politiche. La decisione di lasciare cosi' com'e' l'articolo 68 della Costituzione che riguarda l'immunita' di parlamentari ha avuto "una maggioranza molto larga. Anche Forza Italia e Lega hanno votato a favore", sottolinea il ministro Maria Elena Boschi interpellata dai giornalisti. E il governo? "Ha dato parere favorevole" alla luce del dibattito che si e' svolto in commissione". Un'immunita' "in forma molto ridotta dopo la riforma del'92 che resta a presidio della liberta' di esercizio delle funzioni" dei parlamentari, spiega la presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro. "Noi abbiamo avuto una discussione generale molto ricca e un'indagine conoscitiva con molti costituzionalisti. Che il testo della nostra Costituzione restasse inalterato e' stata una richiesta largamente avanzata. Tutti hanno confermato la necessita' che restasse l'autorizzazione della camera di appartenenza per essere sottoposti a perquisizione, arresto e intercettazioni". Non bisognava aspettare che si decidesse il modo in cui i nuovi senatori vanno eletti? Per Anna Finocchiaro e' una questione "infondata". L'immunita', ribadisce, resta a presidio della liberta' di esercizio delle funzioni "tant'e' che e' prevista anche per i giudici costituzionali e per i nostri ambasciatori quando si trovano all'estero", a prescindere dall'eleggibilita' o meno. "La commissione Affari Costituzionali del Senato, con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle e del gruppo Misto, ha reintrodotto l'immunita' parlamentare totale per i senatori. Questo senza nemmeno sapere se i membri del Senato della Repubblica saranno eletti dai cittadini oppure nominati dalle segreterie di partito. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il Porcellum tra l'altro come 'padri costituenti' di fatto siamo gia' 'padri illegittimi'. Ora, che a questa politica si mantenga il privilegio dell'immunita' parlamentare totale e' uno sfregio al dialogo con i cittadini". Cosi' in una nota Giovanni Endrizzi, capogruppo M5S in commissione Affari Costituzionali al Senato. .

La Circolare della Agenzia delle Entrate n.  11/E offre risposte agli interessati (Singoli, Caf, Professionisti) sui dubbi relativi alla applicazione del Bonus Mobili. Kamsin Il Bonus è collegato innanzitutto alle spese sostenute per interventi sul patrimonio edilizio elencati nella circolare 29/E del 2013 nell’ arco di tempo che va dal 26 Giugno 2012 al 31 Dicembre 2014. In merito pertanto la circolare sembra chiarire che per aver diritto allo sconto sia sufficiente che il contribuente abbia cominciato a sostenere spese per interventi edilizi (sempre a partire dal 26 Giugno 2012) prima di aver acquistato mobili ed elettrodomestici.

Gli interventi edilizi della circolare fanno riferimento ai commi 1, lettera A),B) e C) e 3 dell’ Art. 16 bis DPR 917/1986. Nella elencazione non viene fatto riferimento alla lettera D dell’ art. 16 relativa alla costruzione di box auto che pertanto non rientra nei presupposti di “intervento edilizio”. Il legislatore ha ancorato la detrazione per l’ acquisto di mobili agli interventi sul patrimonio edilizio esistente e non sulla realizzazione di nuove costruzioni.

 Analogo mancato riconoscimento del bonus mobili anche alle spese relative  al risparmio energetico che pertanto non possono costituire presupposto per la detrazione. Per l’ accesso al bonus mobili gli interventi sul risparmio energetico debbono configurarsi come interventi di “manutenzione straordinaria” (DPR. N. 380/2001).

“In relazione agli adempimenti da seguire per l’ acquisto di mobili e grandi elettrodomestici,- la circolare ha specificato- che i contribuenti debbono eseguire i pagamenti attraverso bonifici bancari o postali (…) che prevedono la ritenuta del 4%. Rimane ferma la possibilità di effettuare il pagamento mediante carte di credito e di debito”.

La detrazione spetta nella misura del 50% su un  ammontare massimo di euro 10.000 che può essere calcolato sommando tutti gli acquisti sostenuti dal 6 Giugno 2013 (Art. 16, comma2 DL. 63/2013) al 31 Dicembre 2014.

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Torna a salire il tasso di disoccupazione a maggio. Il dato calcolato dall'Istat si e' attestato al 12,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,5 punti nei dodici mesi. Il massimo storico e' stato toccato a gennaio e febbraio scorsi con il 12,7%. Kamsin A maggio gli occupati sono 22 milioni 360 mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52 mila) ma in diminuzione dello 0,3% su base annua (-61 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,5%, cresce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali ma cala di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima.

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell'1,0% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattivita', pari al 36,3%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti su base annua. A maggio, su base mensile, l'occupazione aumenta con riferimento alla componente maschile (+0,6%) ma diminuisce rispetto a quella femminile (-0,3%).

Anche su base annua l'occupazione aumenta tra gli uomini (+0,3%) e diminuisce tra le donne (-1,0%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,8%, sale di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,2 punti su base annua. Quello femminile, pari al 46,3%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti in termini tendenziali.

Rispetto al mese precedente la disoccupazione cala per la componente maschile (-1,6%) mentre cresce per quella femminile (+3,8%). In termini tendenziali il numero di disoccupati cresce sia per gli uomini (+2,2%) sia per le donne (+6,3%). Il tasso di disoccupazione maschile, pari all'11,7%, diminuisce in termini congiunturali (-0,2 punti percentuali) ma aumenta in termini tendenziali (+0,2 punti); quello femminile, pari al 13,8%, cresce rispetto al mese precedente di 0,5 punti percentuali e di 0,8 punti su base annua.

Sale il numero di disoccupati a maggio. Il numero totale, informa l'Istat, si e' attestato a quota 3 milioni 222 mila unita', in aumento dello 0,8% rispetto al mese precedente (+26 mila) e del 4,1% su base annua (+127 mila). Disoccupazione giovanile cala al 43% a maggio. Cala leggermente la disoccupazione giovanile, pur restando su livelli assai prossimi ai massimi storici. I dati forniti dall'Istat indicano che i disoccupati tra i 15 e i 24enni sono 700 mila. L'incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di eta' e' pari all'11,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, e' pari al 43,0%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in crescita di 4,2 punti nel confronto tendenziale.

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Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare il disegno di legge delega sulla pa, approvato dal consiglio dei ministri il 13 giugno, il cosiddetto "Repubblica Semplice" è arrivato all'esame del Parlamento praticamente intatto rispetto alla bozza entrata in consiglio dei ministri lo scorso 13 Giugno. Kamsin E' quanto si apprende dal quotidiano "Italia Oggi" che conferma sostanzialmente le novità in materia di pensionamento sulle quali sarebbe stato trovato un accordo nel governo.

In particolare sarebbero confermate le disposizioni contenute nell'articolo 4 della bozza del ddl con l'introduzione della possibilità di lavorare in forma part-time nel quinquennio antecedente alla data di collocamento a riposo; l'estensione anche ai lavoratori uomini delle norme sull'opzione donna sino al 2018 (cioè la facoltà di uscire a 57 anni e tre mesi e 35 anni di contribuzione previa opzione per il sistema di calcolo contributivo); l'estensione anche ai lavoratori del pubblico impiego della possibilità di conseguire il trattamento pensionistico anticipato al compimento di una età anagrafica non inferiore a 64 anni a condizione che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2012, la "quota 96".

Il condizionale tuttavia è ancora d'obbligo in quanto il testo ufficiale del disegno di legge presentato alle Camere non è stato messo a disposizione dall'esecutivo.

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