Notizie

Notizie

- Roma, 12 mag. - Il governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico senza emendamenti del testo della commissione Lavoro della Camera sul dl Poletti, identico a quello del Senato. Lo ha comunicato all'aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi. "Nuova, ennesima 'fiducia' del governo. Questa volta la vittima e' il decreto legge che doveva cambiare il mercato del lavoro: un anticipo di quel Jobs Act, copiato solo nel titolo dall'esperienza americana, e subito riposto nel cassetto in attesa, giugno del prossimo anno, di tempi migliori". Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, interviene cosi' "sulle fiducie a ripetizione" e domanda "perche' Renzi, gia' che c'e', usando l'articolo 138 della Costituzione, dopo il Senato non elimina anche la Camera, cosi' potra' fare tutti i decreti che vuole?". .

- Roma, 12 mag. - "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". Cosi' Silvio Berlusconi liquida, intervistato da Tgcom24, ogni frequentazione del suo partito da parte dell'ex parlamentare.

Amedeo Matacena, latitante a Dubai, nel corso di un'intervista rilasciata all'AGI via Skype, ha replicato: "Posso comprendere che il presidente Berlusconi non si ricordi di me con tutta la gente che ha avuto all'interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per cui non la vedo una cosa particolarmente strana da sottolinearsi".

Matacena "assurdo pensare a miei rapporti con i clan"

"I miei rapporti con Berlusconi all'epoca - ha detto ancora Matacena all'AGI - erano cordiali come quelli di tutti gli altri colleghi, assolutamente normali".

MATACENA, ASPETTO ESITO RICORSI DA UOMO LIBERO

"Preferisco aspettare i ricorsi da uomo libero, e non in prigione", sottolineato l'ex deputato dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. "Mia moglie - ha detto Matacena - e' venuta a Dubai, mi ha portato mio figlio, e' venuta qua perche' aveva bisogno che le facessi alcune comunicazioni per il divorzio, lo ha voluto perche' non condivideva che io fossi andato via, mentre io preferisco aspettare le sentenze della Cassazione, per il ricorso straordinario che ho fatto, e quella alla Corte Europea dell'Uomo, da uomo libero, e non in prigione. I miei legali - ha proseguito - le hanno gia' presentate entrambe da 4-5 mesi, non conosco esattamente i tempi tecnici".

MATACENA, CONTO CAMERA PER PAGARE ASSISTENZA SANITARIA

"Ho un conto corrente alla Camera, serve per pagare l'assistenza sanitaria, e' sempre stato a zero". Cosi' Matacena ha commentato le notizie circa il conto corrente della Camera dei Deputati che sarebbe servito per fargli avere soldi durante la latitanza. "Oggi - ha affermato - sentivo di un conto corrente della Camera dei Deputati che era servito per farmi avere soldi nella latitanza, e questa e' un'altra favola. Per quello che so io, ho un mio conto corrente alla Camera dei Deputati, dal quale - spiega l'ex deputato - si paga l'assistenza sanitaria dei parlamentari, credo che se una somma sia stata mossa e' stata quella per pagare semestralmente la rata dell'assistenza sanitaria dei Deputati, che tra l'altro riguarda anche i miei familiari, per cui e' un loro interesse pagarla. E comunque basta prendere l'estratto conto e vedere quali sono stati i movimenti, un conto che e' sempre stato a zero o quasi". Alla stessa maniera Matacena commenta l'ipotesi inquisitoria dell'inchiesta che intravede nell'ombra una societa' segreta: "Di favole in Italia ne ho sentite tante - taglia corto Matacena - e questa, credo si aggiunga a quelle".

SCAJOLA: MATACENA, PER MIA MOGLIE E' COME UN PADRE

"Vincenzo Speziali non l'ho mai conosciuto, i miei rapporti con l'ex ministro Claudio Scajola, l'ho gia' detto, risalgono alla mia elezione alla Camera dei Deputati nel 94, sono sempre stati molto cordiali, si sono intensificati quando ci trasferiti a Montecarlo", ha detto Matacena parlando dei sui suoi rapporti con l'ex ministro Scajola, arrestato con l'accusa di procurata inosservanza di pena in favore dello stesso Matacena, e di Vincenzo Speziali, l'imprenditore calabrese tramite il quale secondo l'accusa Scajola avrebbe cercato di fare ottenere a Matacena l'asilo politico in Libano. "Ho un rapporto di grande stima nei suoi confronti - ha proseguito Matacena parlando di Scajola - e' una persona che ha dei grandi valori umani, e sicuramente in questa situazione, essendo come un padre per mia moglie, lei gli ha chiesto aiuto, e che lui abbia cercato di aiutarla la ritengo una cosa moralmente importante".

MOGLIE MATACENA FERMATA ALL'AEROPORTO DI NIZZA

La moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e' stata fermata all'aeroporto di Nizza dove avrebbe dovuto prendere un volo per tornare in Italia. "Mi ha inorgoglito molto, e' una donna che ha dimostrato grande coraggio nel prendere questa decisione. Certamente lo ha fatto per il grande amore dei suoi figli, e con la convinzione che e' in grado di chiarire la sua posizione", ha detto l'ex deputato commentando la scelta della moglie di tornare in Italia. La donna, ripartita dagli Emirati, dove si era recata da poco, proprio dopo avere appreso di essere destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta Breakfast, che ha visto in manette anche l'ex ministro Claudio Scajola accusato di procurata inosservanza di pena, ha fatto scalo a Nizza dove e' stata fermata ieri pomeriggio, su mandato d'arresto europeo, dalla polizia francese. "Da quello che mi dicono i legali, tra l'altro - prosegue Matacena - molte cose sono dimostrabili nella loro erroneita' anche in maniera documentale. Da quando sono andato via - ha concluso sull'argomento l'ex deputato di Forza Italia - ho perso la mia famiglia, da loro non ho mai avuto una lira, per cui l'accusa mi sembra assolutamente fantasiosa".

- Reggio Calabria, 12 mag. - "Mi ha fatto sorridere dopo tanti giorni, credo che il mio sorriso sia di per se' la risposta alla sua domanda". Cosi' Amedeo Matacena, l'ex deputato latitante a Dubai, nel corso dell'intervista rilasciata all'AGI su Skype, ha risposto alla domanda sull'ipotesi accusatoria che vorrebbe all'interno del suo patrimonio non solo l'ingente reddito prodotto dalla pluridecennale attivita' di famiglia del traghettamento sullo Stretto di Messina, ma anche soldi di provenienza illecita, da riciclare per conto delle cosche, o comunque le tracce di un'attivita' di favoreggiamento delle cosche attraverso i canali facoltosi di sua conoscenza. "Un'assurdita' - replica Matacena - anche questo e' un abbaglio, una cosa inesistente, bastera' guardare gli estratti conto, mai soldi estranei alle cose regolari sono entrati nelle casse della societa' ne' sono usciti. Non si puo' pensare - ha aggiunto Matacena - che una persona che ha vissuto tutta sua infanzia e la gioventu' sotto scorsa per avere subito diversi tentativi di sequestro di persona, l'ultimo nel 1990, possa anche solo lontanamente avere potuto partorire e mettere in pratica l'idea di agevolare la mafia. Ricordo ancora che non potevo incontrami con una ragazza o con gli amici, se non in macchina alla presenza dei miei due bodyguard. L'Italia - conclude Matacena da Dubai, nei lontani Emirati Arabi - oggi e' questa, condanna quando le testimonianze dicono l'esatto opposto, la legge si interpreta per gli amici e si applica per i nemici". .
- Roma, 12 mag. - "I sondaggisti dicono che non mi conviene entrare nella dinamica dell'Expo, che non mi conviene mischiare la mia faccia pulita con quei problemi. Preferisco rischiare di perdere qualche punto nei sondaggi che perdere una gigantesca opportunita' in termini di investimenti e posti di lavoro". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, lasciando Palazzo Chigi per recarsi al Nazareno. .

- Roma, 12 mag. - "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". Cosi' Silvio Berlusconi liquida, intervistato da Tgcom24, ogni frequentazione del suo partito da parte dell'ex parlamentare. Secondo l'ex cavaliere "l'Expo e' superimportante, e' stato il mio governo a chiamare tanti stati a partecipare. E' un vanto del mio governo e guai se le cose non fossero perfette il giorno dell'apertura. I fatti scoperti non riguardano la mia parte politica, non ci entriamo per niente. Penso che dobbiamo affrontare questo problema con determinazione ma senza pensare che ci sia uno scandalo che possa far risalire a tangentopoli", ha aggiunto.

Quanto a Dell'Utri, "e' da vent'anni che e' sottoposto alla tortura di chi lo accusa probabilmente perche' mi e' stato vicino dall'inizio di Forza Italia", dice Berlusconi. "Ho espresso dolore per la condanna della Cassazione. Lo conosco dall'universita', e' una delle migliori persone che abbia avuto modo di conoscere, e' il piu' importante bibliofilo italiano e' un cattolico praticante", ha aggiunto.

Poi promette: "Alle casalinghe garantiremo sicuramente una pensione fino a mille euro al mese". Dei mille euro, ha spiegato, "800 sono la minima piu' 200 che arriveranno dal fondo per le casalinghe che sosterremo". "In questo modo - ha concluso - le casalinghe potranno guardare con serenita' al futuro".

"Sul governo Renzi sono pessimista", dice ancora Berlusconi, e "Renzi e' il presidente di un governo di sinistra, sostenuto in Parlamento dalla sinistra, che fa le cose che la sinistra ha sempre fatto: finora ha solo aumentato le tasse". Altra promessa: "Vogliamo eliminare Equitalia e tornare all'Agenzia delle Entrate e alle Regioni. Equitalia - ha sostenuto Berlusconi - funziona come un'azienda che mira all'utile con premi di produzione sia ai funzionari che ai dirigenti". Secondo il leader di Forza Italia i contribuenti che hanno avuto a che fare con Equitalia "hanno avuto la sensazione di aver incontrato uno stato ostile e nemico". .

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati