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- Napoli, 14 mag. - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e' a Napoli, in visita al terzo circolo didattico Parini, nel quartiere di Secondigliano. Accompagnato dal ministro Giuliano Poletti e dal sottosegretario Graziano Delrio, Renzi ha percorso un piccolo tratto di strada a piedi, accolto da applausi e qualche piccola contestazione. All'ingresso della scuola, un folto gruppo di bambini con il grembiule bianco l'ha applaudito, urlando: "Renzi Renzi".

Ed e' con loro che il premier sta parlando prima di entrare nell'istituto costruito con fondi strutturali europei. Renzi ha parlato per una decina di minuti con i bambini, mostrando loro la Costituzione, invitandoli a Roma per mostrare loro palazzo Chigi. "Ho sentito che avete qualche problema con la palestra", dice loro. "Non solo", rispondono in coro preside e alunni delle elementari. Ed ancora "venendo qui alcune mamme mi hanno detto che ci sono problemi di deiezioni canine sui marciapiedi - dice Renzi - ci deve essere qualcuno che pulisce, il Comune, ma anche i cittadini devono evitare che rimangano la'".

"Che vi piace di piu' di Napoli?", domanda il premier. "Il Vesuvio" e' la risposta in coro. E poi un bambino piu' ardimentoso gli ricorda l'esito del match all'Olimpico Napoli-Fiorentina: "abbiamo fatto 3 a 1, eh?". "A Napoli, Secondigliano, dentro le scuole. La lotta alla camorra, la scommessa per una cittadinanza diversa parte da qui". Lo scrive Matteo Renzi, presidente del Consiglio su Twitter.

Governo e maggioranza in campo per evitare il caos della prima rata di giugno.  Il sottosegretario Zanetti: versamento a dicembre negli enti in ritardo - Boccia (Pd): spostare tutto al 16 settembre.

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Le regole per il versamento della Tasi 2014 potrebbero cambiare nuovamente perchè troppo caotiche. E' quanto ha fatto intendere il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti (Sc), che vuole rinviare i versamenti al 16 dicembre nei Comuni che non decidono in tempo, e il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), che chiede invece di spostare l'appuntamento al 16 settembre in tutti i Comuni.

Zanetti chiede di spostare direttamente a dicembre il versamento della Tasi su tutti gli immobili nei Comuni che non inviano entro il 23 maggio le delibere al dipartimento Finanze, chiamato a pubblicare la decisione locale entro il 31 maggio. Un intervento che allineerebbe le regole  con quelle previste per le abitazioni principali che, dopo le recenti modifiche del Decreto Salva Roma-Ter, pagheranno tutto il 16 Dicembre nei comuni ritardatari.

Per gli altri immobili, infatti, le regole oggi in vigore prevederebbero, il versamento della Tasi a parametri standard, in pratica dividendo per due l'aliquota base dell'1 per mille, una regola assurda che rende impossibile calcolare l'acconto per le case affittate, perché la quota a carico degli inquilini va decisa dal Comune in un range fra il 10 e il 30% del tributo totale sull'immobile. E se manca la delibera comunale non si capisce in quale misura suddividere l'importo tra inquilino e proprietario. Senza contare che in molti casi, per immobili affittati o no, la richiesta ad aliquota standard finirebbe per far pagare anche quote d'imposta non dovuta, soprattutto nei Comuni in cui l'Imu ha già raggiunto il massimo del 10,6 per mille.

Attualmente infatti solo 683 Comuni hanno già deciso le aliquote secondo il censimento ufficiale del dipartimento Finanze. L'emendamento del sottosegretario Zanetti potrà essere inserito o sul decreto casa 2014 o sul decreto Irpef.

- Roma, 13 mag. - "Puo' darsi che io perda qualche voto a metterci la faccia, ma le persone perbene hanno diritto a vivere un Expo in bellezza e anche in ricchezza". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Ballaro'. "Ci vuole interdizione dai pubblici uffici e abbiamo chiamato il capo della Autorita' anti corruzione, Raffaele Cantone, per controllare e vigilare le carte di tutto gli appalti rimasti in essere. C'e' stato chi ha lucrato per milioni di euro, ma se mi domandano che effetto mi ha fatto rivedere i nomi di Frigerio e Greganti, rispondo che mi sono sentito crollare il mondo addosso", ha aggiunto il presidente del consiglio. "Noi stiamo dando a undici milioni di italiani ottanta euro al mese perche' siamo convinti che la classe media deve finalmente vedere qualcosa che entra e non solo soldi che escono", ha detto Le banche non faranno ricorso" sull'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie al 26 per cento "e se lo faranno, sono convinto che lo perderanno", ha sottolineato il presidente del consiglio "Non manderemo a casa il personale. Le municipalizzate vanno ridotte, ma non mandi a casa i lavoratori, ma i dirigenti". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Ballaro'. "La spending non ridurra' i posti di lavoro, non e' questo". "Ci sono 183 miliardi di fondi europei da spendere. Abbiamo i fondi da spendere del passato perche' abbiamo avuto una classe politica che si e' preoccupata di fare il consenso sull'immediato e non ha fatto scelte drastiche. I soldi ci sono, bisogna farli girare", ha concluso. .
- Roma, 13 mag. - "Ci vuole interdizione dai pubblici uffici e abbiamo chiamato il capo della Autorita' anti corruzione, Raffaele Cantone, per controllare e vigilare le carte di tutto gli appalti rimasti in essere. C'e' stato chi ha lucrato per milioni di euro, ma se mi domandano che effetto mi ha fatto rivedere i nomi di Frigerio e Greganti, rispondo che mi sono sentito crollare il mondo addosso". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Ballaro'. .
La Camera approva la fiducia sul decreto Lavoro. Domani atteso il via libera definitiva sul testo

La Camera ha votato la fiducia al governo sul decreto Lavoro. Il testo ha ottenuto 333 voti favorevoli e 159 contrari.

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 L'Aula della Camera esaminerà gli ordini del giorno al decreto legge lavoro mercoledì dalle 9:30: lo ha deciso la presidente Laura Boldrini prendendo atto che la maggioranza dei gruppi chiedevano di non tenere seduta notturna e di proseguire nell'esame del testo mercoledì, quando dovrebbe dunque arrivare il via libera definitiva sul testo.  Per il governo Renzi è la nona fiducia. 

Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si dice convinto che il decreto legge non aumenti la precarietà: "E alla fine - scommette - i numeri ci daranno ragione". Se così non fosse, assicura comunque, il governo sarà pronto a cambiare rotta. 

Ora, è la convinzione del Pd, si tratta di spostare l'attenzione sulle finte partite Iva, che "ormai - afferma Giovanna Martelli, componente della commissione Lavoro alla Camera - hanno le sembianze del lavoro subordinato. E' quindi su questa anomalia che si devono concentrare i nostri sforzi". Il decreto legge, sottolinea il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, è comunque "un compromesso accettabile". Soddisfatto, dopo le modifiche approvate al Senato, anche il Nuovo centrodestra che con il capogruppo in commissione Lavoro a Montecitorio Sergio Pizzolante si dice convinto come ora "ci si sia allontanati dalla legge Fornero e avvicinati a Marco Biagi".

 

 

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