Il rinnovo dell’Adi comporta la revisione dei bisogni del nucleo familiare e, quindi, l’aggiornamento dell’analisi multidimensionale e dei relativi obblighi di inclusione sociale e lavorativa. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 3048/2025 in cui spiega che, quindi, dopo la domanda di rinnovo il nucleo familiare dovrà incontrarsi con gli operatori del CPI per aggiornare l’analisi multidimensionale dei bisogni e, successivamente, i familiari inseriti in percorsi di attivazione lavorativa dovranno presentarsi al CPI per sottoscrivere o aggiornare il cd. «patto di servizio personalizzato».
Il rinnovo
Le istruzioni riguardano in particolare le famiglie che hanno già percepito le diciotto mensilità previste e hanno presentato domanda di rinnovo per un ulteriore periodo di dodici mesi, come stabilito dall’articolo 3, comma 2, del decreto-legge 48/2023, convertito con modificazioni nella legge 85/2023. In questo caso, come noto, i beneficiari hanno l’obbligo di presentarsi ai Servizi Sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), che per le domande di rinnovo coincide con la data stessa di presentazione della domanda. E in caso di accoglimento della domanda in prossimità della scadenza dei 120 giorni, è comunque garantita l’erogazione delle prime tre mensilità spettanti.
Il percorso di inclusione sociale e lavorativa
In occasione del primo incontro i Servizi Sociali provvedono a confermare o aggiornare i percorsi già avviati durante i precedenti 18 mesi di fruizione dell’ADI. Gli operatori sociali, infatti, sono chiamati a verificare la coerenza del percorso con i bisogni reali della famiglia e a registrare eventuali modifiche o conferme nei propri sistemi informativi.
Qualora siano necessari ulteriori approfondimenti, possono essere fissati nuovi incontri entro 90 giorni, durante i quali il nucleo familiare può essere convocato o presentarsi autonomamente. Al termine della valutazione multidimensionale, vengono ridefiniti gli impegni contenuti nei Patti di inclusione sociale e lavorativa e aggiornate le scadenze di presentazione ai Servizi Sociali e ai Centri per l’Impiego (CPI).
Attivazione lavorativa e nuovi impegni
Conclusa la prima fase i componenti dei nuclei familiari coinvolti in un percorso di attivazione lavorativa, hanno 60 giorni per sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale Individuale (PADI), se non già firmato, e successivamente di recarsi al CPI per la stipula o l’aggiornamento del Patto di Servizio Personalizzato (PSP). Siccome i percorsi di inclusione sociale e lavorativa possono proseguire anche in assenza dell’erogazione del beneficio economico l’Inps spiega che se, al momento della domanda di rinnovo, il CPI ha già registrato attività di aggiornamento o sottoscrizione del PSP, la scadenza dei 60 giorni viene automaticamente posticipata al termine successivo di 90 giorni, purché sia stata completata l’analisi multidimensionale necessaria.













