Invalidità, Regole semplificate per i minori titolari di indennità di frequenza

Giovedì, 05 Giugno 2025
I chiarimenti in un documento dell’Inps. L’invio del certificato medico introduttivo nei sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età consentirà, in via provvisoria, il pagamento delle prestazioni erogabili agli invalidi maggiorenni.

Doppia semplificazione per i minori titolari di indennità di frequenza nelle Province dove è in corso la sperimentazione della riforma dell’accertamento della disabilità. Qui, infatti, l’invio telematico del certificato medico introduttivo, effettuato nei sei mesi precedenti al compimento della maggiore età, attiverà non solo il procedimento unico per l’accertamento della disabilità ma consentirà anche, in via provvisoria, il mantenimento delle prestazioni erogabili agli invalidi maggiorenni. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 1766/2025.

Riforma Disabilità

I chiarimenti riguardano la riforma della disabilità prevista dal dlgs n. 62/2024. Tra le novità c’è la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della condizione di disabilità che avverrà, a regime, direttamente con la trasmissione del certificato introduttivo. Attualmente, come noto, occorre che l’interessato presenti anche la domanda di accertamento sanitario (online sul sito istituzionale dell’Inps).

Minorenni

L’articolo 25, co. 5 del dl n. 90/2014, in un’ottica di semplificazione del procedimento a favore dei minori disabili, prevede che qualora questi, già titolari di indennità di frequenza, abbiano provveduto a presentare domanda entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età, sono riconosciute agli stessi, in via provvisoria, al compimento del 18° anno le prestazioni erogabili agli invalidi maggiorenni.

Ebbene l’Inps spiega che al fine di salvaguardare tali soggetti, nelle Province nelle quali è in corso la sperimentazione della riforma dell’accertamento della disabilità, per “domanda in via amministrativa”, si intende l’invio telematico del certificato medico introduttivo previsto dall’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo n. 62/2024, effettuato nei sei mesi precedenti al compimento della maggiore età. 

Allo scopo di prevenire l’eventuale pagamento di prestazioni economiche previste per i maggiorenni risultanti non dovute all’esito della verifica dei requisiti sanitari, l’Inps spiega che procederà alla calendarizzazione della valutazione di base su tali posizioni entro 30 giorni dal raggiungimento della maggiore età.

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