Invalidità, Slitta di un anno l'avvio della Riforma

Mercoledì, 05 Marzo 2025
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Estesi di un anno i tempi per la sperimentazione sul nuovo accertamento unico. Le province interessate dal 30 settembre 2025 diventano venti e aumentano anche le patologie coinvolte nella procedura.

Slitta al 1° gennaio 2027 l’avvio della riforma della disabilità con la conseguenza che la sperimentazione durerà sino al 31 dicembre 2026 (in luogo del precedente termine del 31 dicembre 2025). La sperimentazione, tuttavia, vedrà l’ingresso di altre undici province (rispetto alle nove originarie) e riguarderà anche le patologie dell’artrite reumatoide, le cardiopatie, broncopatie e malattie oncologiche (in aggiunta ai disturbi dello spettro autistico, diabete di tipo due, sclerosi multipla). Lo spiega l’Inps nel messaggio n. 766/2025 illustrando le novità del dl n. 202/2024 convertito con legge n. 15/2025.

La sperimentazione

La sperimentazione è stata prevista dal dlgs n. 62/2024 di riforma della disabilità. La novità essenziale è il nuovo approccio all’accertamento mediante la c.d. valutazione di base, che vede l’Inps accertatore unico in via esclusiva.

Altre novità riguardano le classificazioni (ICF e ICD); l’unificazione in unica procedura degli accertamenti dell’invalidità civile, cecità civile, sordità, sordocecità e disabilità ai fini dell’inclusione scolastica e lavorativa; la «valutazione multidimensionale», che prevede la realizzazione di un progetto personalizzato e partecipato.

La riforma, originariamente, doveva decollare il 1° gennaio 2026, al termine di una sperimentazione annuale nelle province Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari, Trieste per le seguenti patologie: disturbi dello spettro autistico; diabete di tipo 2; sclerosi multipla.

Le novità

L’articolo 19-quater, co. 1 e 3 del dl n. 202/2024 convertito con legge n. 15/2025 ha rinviato l’entrata in vigore della riforma di un anno ampliando la sperimentazione. Dal 30 settembre 2025 la sperimentazione coinvolgerà anche le seguenti province: Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, provincia autonoma di Trento, Aosta.

Inoltre sono state ampliate anche l’elenco delle patologie interessate, includendo le disabilità connesse ad artrite reumatoide, cardiopatie, broncopatie e malattie oncologiche.

I criteri di accertamento delle nuove patologie verranno stabiliti con regolamento da adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge n. 15/2025 con decreto del ministro della salute, di concerto con il ministro per le disabilità e con quello del lavoro, tenendo conto, tra l’altro, delle differenze di sesso e di età.

Le scadenze

Di conseguenza, spiega sempre l’Inps, la legge n. 15/2025 ha rinviato dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027 l’entrata in vigore della riforma. Pertanto, la fase di sperimentazione, iniziata il 1° gennaio si concluderà il 31 dicembre 2026.

Coerentemente, infine, sono stati aggiornati i termini di alcuni adempimenti. Tra l’altro, il previsto regolamento del ministro della salute per l’aggiornamento di definizioni, dei criteri e modalità della valutazione di base, andrà adottato entro il 30 novembre 2026; è garantito il mantenimento dei diritti riconosciuti dalla disciplina in vigore fino al 31 dicembre 2026; sono salve prestazioni, servizi, agevolazioni e trasferimenti monetari già erogati o dei quali sia comunque stata accertata la spettanza entro il 31 dicembre 2026 in materia d'invalidità civile, di cecità civile, sordità, di sordocecità in base alla legge n. 104/1992; è confermata l’applicazione delle disposizioni previgenti all’entrata in vigore della riforma alle istanze di accertamento presentate entro la data del 31 dicembre 2026; alle revisioni e alle revoche delle prestazioni già riconosciute si applicano, anche nei territori soggetti alla sperimentazione, fino al 31 dicembre 2026, le condizioni di accesso e i sistemi valutativi attualmente in vigore.

Documenti: Messaggio Inps 766/2025

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