Esodati, tempi brevi per l'approvazione della sesta salvaguardia

Giovedì, 03 Luglio 2014

Proseguono i lavori in Parlamento sulla sesta salvaguardia. Ieri il provvedimento governativo che prevede l'estensione delle previgenti regole di pensionamento in favore di ulteriori 32.100 persone è stato discusso in Aula alla Camera che già oggi dovrebbe dare il via libera definitivo. Kamsin L'obiettivo del governo è quello di concludere la conversione in legge dell'emendamento entro fine mese per poi concentrarsi sulla legge di stabilità. Quindi i tempi saranno brevi, per questa ragione la proposta passerà senza particolari stravolgimenti o estensioni come invece hanno chiesto alcune forze politiche (in particolare Lega e Sel). Ieri infatti sono state bocciate tutte le proposte correttive e tutti i gruppi, a eccezione di Ncd e Scelta civica, hanno presentato un ordine del giorno che impegna il governo a trovare una soluzione "strutturale" al problema con la prossima legge di Stabilità.

Il testo governativo, lo si ricorda, riscrive il testo della pdl 224 (proposta Damiano), e sposta al 6.1.2016 (dal 6.1.2015 attuale) i termini per il riconoscimento delle tutele aperte in favore degli autorizzati ai volontari; ai lavoratori cessati dal servizio (con accordo o senza accordo con il datore) e i lavoratori in congedo. Inoltre si aggiunge una nuova categoria, quella dei cessati da un rapporto di lavoro a tempo determinato. Le tutele "nette" aggiuntive saranno 8.100, facendo salire il computo totale a 170.230 "esodati" salvaguardati.

Nello specifico l'intervento riarticola i profili di tutela attualmente aperti con riguardo: a) ai lavoratori in mobilità (5.500 soggetti); b) ai prosecutori volontari (12.000 soggetti); c) ai lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi, licenziati individuali (8.800 soggetti);  d) ai lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili (1.800 soggetti). Ed estende inoltre la platea dei beneficiari anche ad una nuova categoria: e) i cessati da un rapporto di lavoro a tempo determinato (4mila soggetti).

Intervento che viene attuato, come già detto, attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziarie e 24mila già finanziate ma non utilizzate. Si tratta nello specifico di 20mila posizioni derivanti dalla seconda salvaguardia che viene pertanto ridotta da 55mila a 35mila posizioni (con un intervento chirurgico sull'articolo 22, comma 1, lettera a) del Dl 95/2012 che riduce la capienza del contingente da 40mila a 20mila posti) e da 4mila posizioni rese disponibili nella quarta salvaguardia che vede ridursi la capienza del contingente dei cessati unilaterali da 6.500 posizioni a 2.500 (l'intervento opera sull'articolo 11, comma 2 del Dl 102/2013).

I profili di tutela individuati dalle lettere da b) a e) vedono allargarsi il vincolo della decorrenza al 6.1.2016; mentre con riferimento alla lettera a) si prevede la necessità di perfezionare il diritto a pensione entro la fruizione dell'indennità di mobilità ovvero entro i 12 mesi dalla scadenza della stessa mediante il versamento dei contributi volontari.

Zedde

 

 

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