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Governo al lavoro per fissare le ulteriori modifiche in materia previdenziale dopo il primo via libera della Camera. L'Inps ha chiesto al Ministero del Lavoro un parere circa l'estensione del regime sperimentale donna.

Kamsin Nessun rischio, questa volta, che il Senato respinga le novità introdotte alla Camera. Non si ripeterà dunque quel triste scenario vissuto la scorsa estate quando lo stop alle penalizzazioni per i lavoratori precoci venne dapprima approvato dalla Camera e poi subito stralciato in Senato sotto le pressioni della Ragioneria dello Stato. Le modifiche alla Riforma Fornero già approvate in prima lettura alla Camera dei Deputati andranno, questa volta, in porto. E si arricchiranno di altre novità dato che il Governo ha lasciato la porta aperta ad ulteriori modifiche.

L'esecutivo si appresta infatti a presentare appositi emendamenti per quanto riguarda la tassazione sul rendimento dei fondi pensione e sulla rivalutazione del TFR destinato alla previdenza integrativa.

Sui fondi pensione, la legge di stabilità attualmente prevede un incremento dell'asticella del prelievo dall'11 al 20 per cento. L'ipotesi sarebbe di attenuare la crescita al 17 per cento e, al contempo, di allinearla alla tassazione della rivalutazione del TFR che non dovrebbe cambiare rispetto al testo attuale (passa dall'11 al 17%).

Una revisione dovrebbe interessare anche la tassazione sulle fondazioni e sulle casse di previdenza. L'ipotesi alla quale si sta lavorando è di confermare il prelievo al 20 per cento contro l'attuale 26 per cento previsto con la legge di stabilità.

Sul tavolo di Palazzo Chigi c'è poi il tema della ricollocazione del personale in esubero delle Province per effetto della riforma Delrio della scorsa primavera. L'ipotesi, già anticipata da pensionioggi.it, potrebbe essere quella di consentire al personale in esubero la fruizione, in via eccezionale, delle previgenti regole pensionistiche e l'attivazione di speciali percorsi di mobilità intercompartimentale sulla falsariga di quanto previsto per il pubblico impiego con l'articolo 22 del Dl 95/2012 (decreto sulla spending review). Alla Camera, del resto, erano già stati presentati diversi emendamenti in tal senso che consentivano agli enti in parola di collocare in quiescenza il personale la cui decorrenza della prestazione pensionistica si fosse verificata entro il 31 dicembre 2016. Emendamenti che tuttavia non hanno trovato il via libera della Bilancio.

Affidate alle iniziative dei singoli gruppi parlamentari, invece, la riproposizione della deroga per i quota 96 della scuola e di ulteriori modifiche.

Viaggia invece su un altro binario, tutto amministrativo, la questione della proroga dell'opzione donna. Con il messaggio inps 9304/2014 l'Istituto ieri ha infatti dato istruzioni alle proprie sedi di non cestinare le domande delle lavoratrici la cui finestra si aprirebbe dopo il 31 dicembre 2015, in attesa di un ulteriore parere richiesto al ministero del Lavoro.

Toccherà a quest’ultimo quindi decidere se prolungare di fatto di un altro anno il regime sperimentale rivedendo l’interpretazione restrittiva (come richiesto tra l’altro dal Parlamento), o addirittura estendere nel tempo l’esperimento: ma in questa decisione avrà un ruolo decisivo la valutazione della Ragioneria generale dello Stato, preoccupata per gli effetti in termini di maggiore spesa pensionistica.

Zedde

Il premier, Matteo Renzi, ha indicato che il ddl di stabilità ha accolto alcune proposte di modifica della Riforma Fornero. La Lega Nord: "misure insufficienti".

Kamsin Duro botta e risposta tra il Premier, Matteo Renzi, e il Capogruppo del Carroccio, Massimo Fedriga, nel corso del question time che si è tenuto oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati. "Ci sono vari modi per relazionarsi ai cittadini, mai come in questo momento e' chiaro che c'e' chi punta sulla rabbia, su messaggi di terrore verso il futuro, e chi invece cerca di rappresentare la realta' e di lavorare per risolvere i problemi. Siamo pronti a parlare di tutto ma senza fare terrorismo mediatico e paura che si ritorce contro chi la fa". Cosi' il premier Matteo Renzi ha risposto all'interrogazione della Lega, che ha chiesto una modifica della legge Fornero sulle pensioni.

La Lega ha ricordato al Governo che ad oggi le promesse fatte non sono state rispettate in particolare per quanto riguarda l'introduzione di una misura strutturale per risolvere il problema degli esodati e i quota 96 della scuola. 

Renzi ha ricordato al capogruppo del Carroccio che il primo ad aumentare l'eta' pensionabile e' stato l'allora ministro del Lavoro, Roberto Maroni: "Se persino io posso capire l'importante nesso che esiste tra l'innalzamento dell'eta' pensionabile e la disoccupazione, lei potra' ricordare che fu il ministro Maroni ad innalzare l'eta' pensionabile".

Il primo ministro pur non svelando i piani dell'esecutivo circa un futuro intervento sulla Riforma Fornero ha ricordato che l'attuale disegno di legge di stabilità, approvato già in prima lettura dalla Camera dei Deputati, contiene importanti modifiche in materia pensionistica. Nello specifico, ha ricordato Renzi, il Governo ha accolto le proposte emendative sulla cancellazione della penalizzazione sino al 2017 per l'ingresso alla pensione anticipata (gli ulteriori dettagli della misura) ed ha posto un nuovo tetto alle pensioni d'oro degli alti dirigenti di stato.   

Zedde

I sindacati scioperano contro il blocco dei contratti nel pubblico impiego. Tutte le sigle sono unite nella presentazione dei ricorsi alla Consulta.

Kamsin Sindacati uniti sulle rivendicazioni, ma divisi sulle date degli scioperi. La Cisl, insieme allo Snasl e anche alla Gilda-Unams, hanno scioperato lo scorso 1° dicembre. La Cgil insieme alla Uil ela GildaUnams, che ha aderito a entrambe le proteste, sciopereranno invece il 12 dicembre. Anche se le date di sciopero sono diverse le proteste sono accomunate dalla richiesta dello sblocco del rinnovo della parte economica dei contratti, fermi ormai dal 2009, che la legge di stabilità del Governo Renzi intende confermare. E ciò ha determinato una perdita del potere d'acquisto dei salari del pubblico impiego nell'ordine del 10% circa (dati Istat).

Ma le rivendicazioni non si fermano alle proteste di piazza. Nel mese di ottobre la GildaUnams, dopo avere aderito ad un ricorso pendente davanti al Tribunale di Roma, in cui è stata sollevata questione di legittimità costituzionale sul blocco dei contratti, ha organizzato anche dei ricorsi collettivi in tal senso. E adesso anche Cgil e Cisl hanno promosso analoghe iniziative con il deposito di un ricorso avvenuto il 28 novembre scorso, sempre presso il Tribunale di Roma, per chiedere lo sblocco dei contratti. Anche in questo caso, le due maggiori confederazioni sindacali hanno chiesto al giudice di sollevare questione di legittimità costituzionale sulle norme che prevedono il blocco. I ricorsi, se accolti, potrebbero determinare un vero e proprio terremoto per le casse dello stato. Che potrebbe vedersi condannare ad aprire la contrattazione per adeguare le retribuzioni al costo della vita.

”La Consulta in passato si è già pronunciata dichiarando l'ammissibilità di misure simili solo in chiave emergenziale e in modo circoscritto nel tempo. E comunque garantendo criteri di proporzionalità e ragionevolezza”, spiega la CISL in una nota.

Zedde

I Lavoratori esclusi dalla quarta salvaguardia per esaurimento del plafond sono esonerati dalla ripresentazione della domanda di accesso entro il 5 gennaio 2015.

Kamsin L'Inps con il messaggio 9305/2014 pubblicato ieri ha confermato che ai soggetti che, avendo presentato alla competente DTL domanda di accesso alla salvaguardia di cui all’art 11 bis della legge n. 124 del 2013 (c.d. quarta salvaguardia), sono in possesso di un provvedimento di accoglimento della stessa DTL, ma non hanno ricevuto la certificazione del diritto alla salvaguardia - in quanto esclusi dal contingente numerico - viene concesso di non presentare una nuova domanda per la c.d. sesta salvaguardia.

Diversamente, i soggetti che non hanno presentato domanda di accesso alla cd. quarta salvaguardia alla competente DTL ovvero che, pur avendo presentato domanda, non hanno ricevuto un provvedimento di accoglimento da parte della stessa DTL, devono presentare domanda di accesso alla c.d. sesta salvaguardia alla competente DTL entro il 5 gennaio 2015.

Con il messaggio citato l'istituto precisa, tra l'altro, che nella lettera di certificazione viene indicata altresì, la data di apertura della cd "finestra di accesso" e, quindi, la prima data utile dalla quale l’assicurato può ottenere la pensione. Pertanto i soggetti in possesso della lettera certificativa in parola possono presentare la domanda di pensione in salvaguardia in qualsiasi momento successivo all’apertura della finestra al pari di tutti gli altri assicurati.

In tali casi, tuttavia, qualora alla data di presentazione della domanda di pensione in salvaguardia risulti raggiunta la copertura finanziaria prevista dalla legge per ciascuna categoria di lavoratori salvaguardati, la domanda stessa dovrà essere respinta.

Fonte: messaggio inps 9305/2014

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Il provvedimento autorizza l'Inps ad erogare le mensilità relative a coloro che avevano decorrenza originaria nell'anno 2014. Saranno coperte le mensilità sino al 31 dicembre 2014.

Kamsin Il Ministero del Lavoro ha dato notizia che è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto ministeriale numero 85708, con il quale, ai sensi dell'articolo 12, comma 5 bis, del Dl 78/2010 viene concesso il prolungamento degli interventi di sostegno del reddito relativo all'anno 2014.

Potranno beneficiare del prolungamento del sostegno al reddito quei lavoratori la cui finestra di decorrenza, calcolata secondo le disposizioni antecedenti al Dl 78/2010, si colloca tra il 1° gennaio ed il 31 Dicembre 2014. Per ulteriori dettagli sulla vicenda si veda: proroga del sostegno al reddito. Si tratta di 3.806 lavoratori che hanno visto slittare, per effetto del citato decreto, la data di ingresso alla pensione e che si riconoscono nei seguenti profili:

a) i lavoratori collocati in mobilita' ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive  modificazioni, sulla base di accordi sindacali stipulati anteriormente al 30  aprile 2010 e che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennita' di  mobilita'  di  cui  all'articolo  7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223;

b) i lavoratori collocati in mobilita'  lunga ai sensi dell'articolo 7, commi 6 e 7, della legge 23 luglio 1991, n.  223, e successive modificazioni e integrazioni, per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 30 aprile 2010;

c) i lavoratori che al 31 Maggio 2010, sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarieta' di settore di cui all'art. 2, comma 28, della  legge  23 dicembre 1996, n. 662.

La durata - Nel decreto si specifica che il prolungamento dell'intervento di tutela del reddito, come accaduto nell'anno precedente, sarà concesso per il solo periodo di competenza relativo all'anno 2014. Il beneficio sarà infatti riconosciuto "per un numero di mensilità non superiori al periodo di tempo intercorrente tra la data computata con riferimento alle disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della data di entrata in vigore del DL 78 2010 e la data della decorrenza del medesimo trattamento computata sulla base di quanto stabilito dall'articolo 12 del citato decreto legge, e comunque per un numero di mensilità non oltre il 31 dicembre 2014".

Pertanto i lavoratori la cui la finestra mobile, calcolata con le regole introdotte dall'articolo 12 del Dl 78/2010 convertito con legge 122/2010, slitta nell'anno 2015 dovranno attendere, a completamento della copertura del periodo di slittamento, un ulteriore provvedimento (che sarà addottato verosimilmente nel primo semestre del 2015). 

Un esempio - Si immagini un lavoratore che abbia raggiunto il diritto a pensione (es. la quota 97) nel marzo 2014 e che avrebbe, pertanto, visto l'apertura della finestra fissa di accesso al 1° luglio 2014, data in cui termina l'assistenza dell'indennità di mobilità ordinaria (o lunga) o l'assegno straordinario di sostegno al reddito a carico dei fondi di solidarietà di settore. Per effetto della legge 122/2010 ora la sua pensione verrà erogata il 1° Aprile 2015. E quindi avrà un vuoto economico di quasi un anno.

Il provvedimento pubblicato gli consentirà di ottenere, seppur in ritardo rispetto alle reali necessità, la copertura delle mensilità tra agosto 2014 ed il 31 dicembre 2014. Per le mensilità del 2015 dovrà, invece, attendere un ulteriore provvedimento (che sarà adottato l'anno prossimo).

Per l'accesso al beneficio il Dm ribadisce che i lavoratori, come accaduto con i precedenti provvedimenti, devono presentare domanda per il pensionamento sulla base delle disposizioni in materia di decorrenza trattamenti pensionistici vigenti prima dell'entrata in vigore del DL 78/2010. Il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.

Il testo del Dm 85708/2014

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