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La Dichiarazione infedele sarà penalmente rilevante solo se l'imposta evasa supera i 200mila euro e non più 50mila euro così come avviene ora. Le novità sono contenute nella bozza del provvedimento di attuazione delle Delega Fiscale.

Kamsin Il Governo cambia le carte anche per alcune fattispecie di reati tipici dell'evasione fiscale depenalizzando quelle piu' lievi. Nel provvedimento attuativo della Delega Fiscale sull'abuso del diritto, secondo quanto si apprende dalle bozze che saranno discusse nel Cdm della prossima settimana, alcune fattispecie di evasione fiscale saranno perseguibili solo in via amministrativa e non costituiranno piu' un reato.

L’articolo 4 della bozza del provvedimento prevede che nel caso di dichiarazione infedele, il reato penale scatti solo dopo il superamento della soglia dei 200 mila euro. Attualmente questo tetto è molto più basso, 50 mila euro. Per chi deciderà di collaborare con il Fisco, sottoponendosi al tutoraggio dell’Agenzia delle Entrate, il tetto oltre il quale scatta il reato sarà ancora più elevato e pari a 400 mila euro. Non solo. Nel computo della soglia non si terrà conto della non corretta classificazione o valutazione di elementi attivi o passivi oggettivamente esistenti, della violazione dei criteri di determinazione dell'esercizio di competenza, della non deducibilitá di elementi passivi reali.

Significa che se nei conti viene indicato un costo realmente sostenuto, ma che il Fisco non considera deducibile, non potrà configurarsi un reato. Su questo punto, tuttavia, ci sarebbero ancora dei dubbi dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, che avrebbero chiesto di rivedere la norma.

Confermate le altre novità del provvedimento. L'elusione fiscale, ovvero l'abuso del diritto, non sarà più reato, ma sarà sanzionata solo amministrativamente; quanto all'applicazione della nuova normativa sui comportamenti abusivi, il testo prevede, che saranno sanzionabili le infrazioni già commesse alla data di entrata in vigore delle nuove regole ma solo a condizione che il fisco non abbia già notificato un avviso di accertamento.

Confermata la non punibilità penale delle false fatture inferiori a mille euro. Altra novità è che i beni (escluso denaro e titoli), sequestrati dalla magistratura nell’ambito di indagini fiscali, potranno essere affidati alla gestione dell’Agenzia delle Entrate e del Demanio invece che agli amministratori giudiziari.

Zedde

Solo Cgil e Uil proclameranno lo sciopero generale, mentre la Cisl si tira fuori e lascia la parola alla categoria del pubblico impiego, che annuncia la protesta per il 1 dicembre.

Kamsin La Cgil e la Uil proclameranno insieme a dicembre lo sciopero generale. E' quanto ha riferito il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, dopo aver incontrato i segretari generali di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Annamaria Furlan. «Con la Uil abbiamo convenuto di fare lo sciopero generale il 12 dicembre», ha confermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine del XVI congresso della Uil. Parlando con i giornalisti Camusso ha sottolineato «l'importante convergenza» trovata con la Uil sulla legge di Stabilità e sul Jobs act.

«La Cisl - ha riferito Barbagallo - ci ha comunicato che non aderirà». «Sulle modalità di come fare lo sciopero generale - ha proseguito - dovremo approfondire, comunque non il 5 dicembre». «La Cgil ha aderito alla nostra richiesta e la data verrà spostata. Quanto al pubblico impiego «noi speriamo ancora che si possa fare una mobilitazione unitaria», ha aggiunto.

«Noi non ci siamo sfilati, non abbiamo mai valutato di dichiarare lo sciopero generale», ha spiegato il leader della Cisl, Annamaria Furlan. La confederazione sindacale ha invece indetto uno sciopero nazionale di tutte le categorie del pubblico impiego (dalla scuola alla sanità) per il primo dicembre. Dopo questa data, il comitato esecutivo del sindacato ha deciso di proseguire la mobilitazione mettendo in campo tre manifestazioni in tre città il 2, 3 e 4 dicembre, rispettivamente a Firenze, Napoli e Milano. Al centro le richieste di politica economica e sociale.

La scelta di Cgil e Uil suscita invece reazioni negative nel governo e nel Pd: uno sciopero contro la legge di stabilita' e contro il jobs act non ha motivazioni, sostiene il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, presente al Congresso; "un errore" lo giudica Filippo Taddei.

Zedde

Salta una delle proposte emendamentive presentate per i quota 96 della scuola. Ma il Viceministro Enrico Morando ha dato la disponibilità del Governo a rivedere il tema sollevato dalle forze politiche.

Kamsin Nella giornata di ieri la Commissione Bilancio di Montecitorio è tornata a votare sulle modifiche proposte al ddl di stabilità dalle minoranze. In particolare sono state respinte le proposte formulate dalla minoranza Dem sul bonus degli 80 euro e sul TFR in busta paga. "Il Governo - ha detto tuttavia il viceministro all'Economia Enrico Morando - e' favorevole a prendere in considerazione modifiche della struttura del bonus bebe' previsto dalla legge di stabilita' in rapporto all'esigenza di una piu' efficace iniziativa per i minori poverissimi, in condizione di poverta' assoluta".

E' stato respinto anche l'emendamento sui quota 96 della scuola a firma Prataviera (6.04), cioè in favore dei lavoratori che hanno maturato un diritto previdenziale entro l'anno scolastico 2011/2012. La partita per il comparto non è tuttavia chiusa. Anzi. Il Viceministro Morando ha indicato che il Governo è disponibile a valutare "con attenzione le altre proposte emendative che affrontano lo stesso tema" (all'esame della Commissione Bilancio ci sono, infatti, anche altre due proposte emendative sulla stessa materia, a firma dei deputati Pannarale e DiSalvo). Il Governo, pertanto, vuole "discutere nel merito la questione nell'ambito dell'esame delle suddette proposte emendative, nel corso del quale i partiti di maggioranza e il Governo potranno esprimere le proprie valutazioni politiche circa l'opportunità di allocare risorse a questo fine".

Il Governo ha poi presentato emendamenti per eliminare l'esenzione dalle spese di notifica per gli atti e le conciliazioni sino a 1.033 euro. Via libera anche alla non cumulabilità del bonus degli 80 euro con il bonus  per il rientro dei cervelli dall'estero. Per questi ultimi si prevede di incrementare da quattro a cinque anni la durata dell'incentivo previsto, l'esenzione irpef sul 90% dello stipendio purchè restino in Italia almeno per sette anni consecutivi (contro i 5 anni previsti).

Inoltre il governo ha depositato in commissione Bilancio alla Camera un emendamento all'articolo 17 della legge di stabilita' per estendere l'applicazione dell'aliquota Iva al 4% ai libri e periodici in formato elettronico (e-book), equiparandoli a quelli in formato cartaceo. Attualmente, gli e-book scontano l'aliquota ordinaria del 22%. L'applicazione dell'aliquota al 4%, si legge nella relazione tecnica all'emendamento, determina una perdita di gettito su base annua di 7,2 milioni di euro, considerando un fatturato di circa 40 milioni di euro e ipotizzando prudenzialmente che il fatturato sia destinato tutto al consumo finale.

Non sono stati affrontati i temi piu' caldi come la riduzione del prelievo sui fondi pensione, il taglio ai patronati, l'introduzione della local tax, il Canone Rai. Punti sui quali il Governo dovrebbe presentare emendamenti al Senato. La discussione in Commissione Bilancio proseguirà oggi.

Zedde

Silvio Berlusconi si rivolge direttamente ai suoi "coetanei" pensionati, per esortarli ad andare a votare, in vista delle elezioni regionali e in previsione futura, quando ci saranno le prossime elezioni politiche. Kamsin In un passaggio di una lunga lettera, composta di una serie di allegati, inviata a tutti i parlamentari, dirigenti e amministratori locali azzurri in occasione del 'No tax day' che si terra' il 29 e 30 novembre, il leader di Forza Italia si rivolge ai pensionati: "Ai nostri amici in pensione diciamo: non commettete l'errore che avete fatto alle ultime elezioni europee di rassegnarvi e di non andare a votare perche' l'Europa non vi e' simpatica e perche' non c'era Berlusconi candidato. Dovete andare a votare. Ve lo manda a dire un vostro coetaneo che Vi vuole bene, proprio lui: Silvio Berlusconi".

E a loro, ai pensionati, Berlusconi promette: "Questo e' cio' che ci impegniamo a fare per voi quando saremo di nuovo, e presto, al governo: 1) aumento delle pensioni minime a 1000 euro per 13 mensilita'; 2) no tasse sulla casa di vostra proprieta';3) no tasse sui vostri risparmi, quelli che volete lasciare ai Vostri figli e ai Vostri nipoti. Non dobbiamo permettere allo Stato - prosegue - di allungare le sue mani sul frutto di cio' che avete risparmiato con una vita di lavoro e di sacrifici, quello su cui avete gia' pagato imposte pesanti; 4) Avrete assistenza medica gratuita: odontoiatria sociale (impianti dentali gratis) e oftalmologia sociale (operazione della cataratta gratis). E infine convenienze varie: cinema al pomeriggio e treno durante la settimana gratuiti, bonus taxi e bonus acquisti, veterinario gratuito una volta al mese per i Vostri amici a quattro zampe".

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L'esenzione Imu per i terreni è destinata a rimanere solo in 1.578 Comuni, invece dei 3.524 attuali: altri 2.568 saranno invece caratterizzati da un'esenzione parziale, limitata ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. 

Kamsin E' quasi al traguardo il decreto del Mef che individuerà i comuni nei quali i terreni agricoli continueranno a non pagare l'Imu. L'esenzione piena, da quanto si apprende, rimarrà solo nei municipi collocati ad oltre 600 metri sul livello del mare, mentre fra 281 e 600 metri sarà limitata ai terreni posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. Fino a 280 metri, invece, tutti dovranno presentarsi alla cassa già il prossimo 16 dicembre, versando l'intera imposta dovuta per il 2014. Il provvedimento, ora alla firma del ministro Pier Carlo Padoan, dà attuazione all'art. 22, comma 2, del dl 66/2014, che ha imposto di circoscrivere l'esenzione per i terreni agricoli sulla base della diversa altitudine dei comuni e diversificando quelli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

Nella articolata ricerca delle coperture per il bonus da 80 euro, il Governo ha, infatti, pensato di recuperare 350 milioni dalla revisione delle regole Imu sui terreni che oggi in pratica escludono dal pagamento mezza Italia. Per attuare questa previsione, il provvedimento preparato dall'Economia distingue i Comuni in tre fasce, sulla base della loro altitudine misurata al centro del territorio comunale e certificata dall'Istat. Il nuovo decreto, infatti, modifica radicalmente il quadro attuale (in base al quale, nelle aree montane e di collina non sono soggetti ad imposta né i terreni agricoli né quelli diversi) individuando tre diverse fasce altimetriche. Solo in quella più alta (cioè oltre i 600 metri), l'esenzione resterà totale; nella fascia intermedia (fra 281 e 600 metri), l'esenzione sarà solo parziale, ossia limitata ai coltivatori diretti e agli Iap; fino a 280 metri, infine, l'esenzione verrà cancellata del tutto.

Inoltre, a causa della tardiva approvazione del decreto, per i terreni non più esenti non è stato versato alcun acconto a giugno, per cui in sede di saldo occorrerà sborsare l'importo dovuto per l'intero anno.

Le regole - Immutate invece le regole per il calcolo dell'imposta. La base imponibile si ottiene applicando all'ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a 130 (110 per i coltivatori diretti e gli iap). A favore dei coltivatori diretti e Iap, inoltre, è prevista una franchigia di 6 mila euro e una riduzione per scaglioni sull'eccedenza fino a 32 mila euro. Sono perlatro esenti i terreni a immutabile destinazione agrosilvopastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

Zedde

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