Lavoro

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Raggiunti i requisiti per il pensionamento di anzianità, decadono dalla fruizione delle indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI dalla data di apertura della c.d. finestra di accesso.

Kamsin L'esercizio dell'opzione donna esclude l'Aspi e la Mini-Aspi. Le lavoratrici che percepiscono l'indennità di disoccupazione e che hanno optato per la liquidazione alla pensione con il sistema di calcolo contributivo perderanno l'assegno Aspi a partire dalla prima data decorrenza utile della prestazione pensionistica. La novità è stata illustrata dall’Inps (circolare Inps 180/2014), sulla base dei chiarimenti forniti dal ministero del lavoro sulle ipotesi di accesso e di decadenza dalle nuove prestazioni introdotte dalla riforma Fornero (legge n. 92/2012).

Aspi e mini-Aspi si potranno dunque intascare fino all'apertura della prima finestra utile per la decorrenza della pensione, anche se la pensione non viene effettivamente liquidata (ad esempio per un ritardo della presentazione della domanda di pensione, volontà di chi ne ha diritto).

Per non subire un vuoto economico, pertanto, chi ha già optato ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004 n. 243 per la liquidazione del calcolo contributivo dell'assegno dovrà produrre domanda di pensione entro l'apertura della finestra mobile. In caso contrario le lavoratrici vedranno la cessazione dell'erogazione dell'assegno di disoccupazione.

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A cura di Paolo Ferri, Direttore Patronato Acli

La disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel 2014 cresce di 2,6 punti percentuali arrivando al 42,7%. Il picco si e' registrato per le giovani donne del Mezzogiorno.

Kasmin Nella media del 2014 cresce il tasso di disoccupazione raggiunge il 12,7% dal 12,1% di un anno prima.  Il tasso ha raggiunto i massimi dal 1977. Anche nel quarto trimestre 2014, la disoccupazione ha un tasso pari al 13,3%, in crescita di 0,6 punti percentuali su base annua. E' quanto ha reso noto oggi l'Istat.

Mentre il tasso a gennaio si e' attestato al 12,6%. In base alle stime dell'Istat dopo il calo di dicembre, a gennaio il tasso di disoccupazione e' diminuito ancora di 0,1 punti percentuali, tornando sullo stesso livello di 12 mesi prima. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel 2014 cresce di 2,6 punti percentuali arrivando al 42,7%. Il picco si e' registrato per le giovani donne del Mezzogiorno.

Poletti: risultato incoraggiante. Il lieve incremento registrato anche a gennaio (+ 11 mila rispetto al mese di dicembre) porta ad un aumento complessivo di 131 mila occupati su base annua. E' un risultato incoraggiante dopo diversi anni di caduta dell'occupazione, che - insieme ai segnali positivi di crescita della produzione industriale e della fiducia di imprese e consumatori - fa intravedere la possibilita' di un 2015 migliore per l'occupazione e l'economia, con un quadro di maggiore stabilita' in grado di favorire gli investimenti delle imprese". E' quanto afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, commentando i dati Istat di oggi relativi ad occupati e disoccupati. "Nei prossimi mesi - sottolinea Poletti - potremo anche vedere l'effetto pieno delle misure varate dal Governo con la riforma del lavoro e con la legge di stabilita' per sostenere la ripresa e, in particolare, per favorire l'occupazione stabile: la decontribuzione triennale per i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato, la deducibilita' dal calcolo dell'Irap e l'introduzione del nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Anche la riduzione della precarieta', a seguito dell'abolizione delle tipologie contrattuali piu' precarizzanti, potra' favorire - conclude - la ripresa dei consumi, in quanto da' alle persone una prospettiva piu' certa e definita".

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Sono oltre 320 mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore da gennaio a oggi, per un taglio del reddito pari a circa 417 milioni di euro, ovvero circa 1.300 euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. È quanto emerge dal rapporto di febbraio dell'Osservatorio Cig della Cgil, sulla base di elaborazioni delle rilevazioni sulla cassa condotte dall'Inps. Nelle regioni del nord si registra il ricorso più alto alla cassa integrazione.

Al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi due mesi dell'anno c'è la Lombardia con 29.331.625 di ore che corrispondono a 87.297 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 17.067.435 di ore di cig autorizzate per 50.796 lavoratori e il Veneto con 8.497.717 di ore per 25.291 persone. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 5.875.767 di ore per 17.487 lavoratori.

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Molte le novità inserite in corsa, alcune molto attese. Tra queste la mini proroga degli sfratti (4 mesi) o l'intervento sui minimi Iva ed il blocco del'aumento delle aliquote contributive.

Kamsin E' stata pubblicata ieri in Gazzetta ufficiale la legge 11/2015 con la quale è stato convertito il decreto legge 192/2014, il cd. milleproroghe (qui il testo ufficiale coordinato con le modifiche apportate dalla legge di conversione). Tra le modifiche salite sul treno del provvedimento c'è la mini proroga degli sfratti (4 mesi), l'intervento sui minimi Iva ed il blocco del'aumento delle aliquote contributive per i professionisti iscritti alla gestione separata. Saltato invece l'intervento sui canoni delle frequenze tv. Ecco le principali modifiche.
Stop agli sfratti. Alla fine non si tratta di una «proroga perpetua», come ha sottolineato Maurizio Lupi, ma di una soluzione «ponte» attenta ai nuclei più bisognosi, che consente di valutare «caso per caso». Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l'esecuzione di uno sfratto «fino al centoventesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione», per consentire il «passaggio da casa a casa».
Partite Iva. Tra le misure più attese, torna in vita il vecchio regime dei minimi Iva (con tassazione agevolata al 5%) che coesisterà per tutto il 2015 con il nuovo regime (al 15%). Fermato per quest'anno anche l'aumento dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che restano al 27% per poi salire gradualmente. Niente da fare per l'aumento dell'Iva sul pellet.
Equitalia. Si riaprono i termini per chiedere un piano di rate per i debiti con il fisco. Chi è decaduto fino a fine 2014 può fare la richiesta entro il 31 luglio. Niente azioni esecutive per chi accede a un nuovo piano.
Bonus Rientro Cervelli. Se ne era parlato già con l'Investment compact, alla fine la proroga degli incentivi per arginare la «fuga dei cervelli» e rendere più invitante la prospettiva di tornare in patria è arrivata, per i prossimi due anni. Passa anche da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca.
Giudici di Pace. Fino al 30 luglio i sindaci, anche le unioni di Comuni, potranno chiedere la riapertura degli uffici soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare l'unione dei Comuni.
Accertamenti fiscali. Ai sindaci che partecipano all'attività di accertamento continuerà ad arrivare il 100 % dei tributi statali fino al 2017. Slitta al primo settembre 2015 l'obbligo di acquistare beni e servizi con la centrale unica.
Anticipo Appalti. Per compensare split payment e reverse charge dell'Iva è prorogato fino a fine 2016 l'anticipo di una quota degli appalti alle imprese, quota aumentata al 20% Per attenuare i problemi di liquidità delle aziende. Congelato per il 2015 l'ampliamento dell'accesso al Fondo di garanzia per le Pmi alle imprese fino a 499 addetti. Torna al 70% per il 2015 l'integrazione della retribuzione ridotta a seguito dei contratti di solidarietà.
Avvocati e Farmacie. Slitta al 2017 la riforma dell'esame di abilitazione degli avvocati, mentre per due anni la titolarità delle farmacie si potrà ottenere con la sola iscrizione all'albo, salvo che per le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario.
Sisma. Niente sanzioni per l'Aquila anche nel 2015 per lo sforamento del Patto di Stabilità, misura simile a quella adottata per il Lazio, e un altro anno «di respiro», fino a metà 2016, per le imprese emiliane che hanno acceso mutui per pagare le tasse.
Fisco. I futuri proventi della voluntary permettono di evitare l'aumento delle accise sulla benzina, che dovevano portare in cassa nel 2015 circa 761 milioni. Sul fronte rifiuti si torna a parlare del Sistri (il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti): le sanzioni per la mancata iscrizione al Sistri o per il mancato versamento del contributo scatteranno dal 1° aprile, tutte le altre sanzioni sono rinviate di un anno dato che per il 2015 si continua ad applicare la gestione pre-Sistri.

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Molte le novità inserite in corsa, alcune molto attese. Tra queste la mini proroga degli sfratti (4 mesi) o l'intervento sui minimi Iva ed il blocco del'aumento delle aliquote contributive.

Kamsin Il governo incassa la seconda fiducia al decreto Milleproroghe che diventa legge: il via libera definitivo da parte del Senato, senza nessuna modifica rispetto al testo licenziato da Montecitorio è arrivato con 156 sì, 78 no e 1 astenuto. Molte le novità inserite in corsa, alcune molto attese. Tra queste la mini proroga degli sfratti (4 mesi) o l'intervento sui minimi Iva ed il blocco del'aumento delle aliquote contributive. Saltato invece l'intervento sui canoni delle frequenze tv. Ecco le principali modifiche.
Stop agli sfratti. Alla fine non si tratta di una «proroga perpetua», come ha sottolineato Maurizio Lupi, ma di una soluzione «ponte» attenta ai nuclei più bisognosi, che consente di valutare «caso per caso». Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l'esecuzione di uno sfratto «fino al centoventesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione», per consentire il «passaggio da casa a casa».
Partite Iva. Tra le misure più attese, torna in vita il vecchio regime dei minimi Iva (con tassazione agevolata al 5%) che coesisterà per tutto il 2015 con il nuovo regime (al 15%). Fermato per quest'anno anche l'aumento dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che restano al 27% per poi salire gradualmente. Niente da fare per l'aumento dell'Iva sul pellet.
Equitalia. Si riaprono i termini per chiedere un piano di rate per i debiti con il fisco. Chi è decaduto fino a fine 2014 può fare la richiesta entro il 31 luglio. Niente azioni esecutive per chi accede a un nuovo piano.
Bonus Rientro Cervelli. Se ne era parlato già con l'Investment compact, alla fine la proroga degli incentivi per arginare la «fuga dei cervelli» e rendere più invitante la prospettiva di tornare in patria è arrivata, per i prossimi due anni. Passa anche da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca.
Giudici di Pace. Fino al 30 luglio i sindaci, anche le unioni di Comuni, potranno chiedere la riapertura degli uffici soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare l'unione dei Comuni.
Accertamenti fiscali. Ai sindaci che partecipano all'attività di accertamento continuerà ad arrivare il 100 % dei tributi statali fino al 2017. Slitta al primo settembre 2015 l'obbligo di acquistare beni e servizi con la centrale unica.
Anticipo Appalti. Per compensare split payment e reverse charge dell'Iva è prorogato fino a fine 2016 l'anticipo di una quota degli appalti alle imprese, quota aumentata al 20% Per attenuare i problemi di liquidità delle aziende. Congelato per il 2015 l'ampliamento dell'accesso al Fondo di garanzia per le Pmi alle imprese fino a 499 addetti. Torna al 70% per il 2015 l'integrazione della retribuzione ridotta a seguito dei contratti di solidarietà.
Avvocati e Farmacie. Slitta al 2017 la riforma dell'esame di abilitazione degli avvocati, mentre per due anni la titolarità delle farmacie si potrà ottenere con la sola iscrizione all'albo, salvo che per le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario.
Sisma. Niente sanzioni per l'Aquila anche nel 2015 per lo sforamento del Patto di Stabilità, misura simile a quella adottata per il Lazio, e un altro anno «di respiro», fino a metà 2016, per le imprese emiliane che hanno acceso mutui per pagare le tasse.

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Il termine di presentazione delle domande per accedere alle prestazioni di assistenza domiciliare previsti dal programma Home Care Premium 2014 è differito al 31 marzo 2015.

Kamsin L'Inps Gestione dipendenti pubblici (ex Inpdap) ha di recente pubblicato on line il
nuovo bando per l'erogazione di contributi economici diretti al sostegno dell'assistenza domiciliare di soggetti non autosufficienti, che siano esclusivamente lavoratori e pensionati del pubblico impiego, nonché per i loro coniugi e familiari entro il primo grado (genitori e figli).

La misura comprende, inoltre, gli orfani minorenni di dipendenti o pensionati pubblici, i minori regolarmente affidati e i nipoti minori a carico del titolare del diritto. Il bando, il cui termine per la presentazione delle domande è stata differita al 31 marzo, ha come criterio di ammissione al beneficio l'ordine cronologico della richiesta in via telematica. Si rivolge esclusivamente ai residenti in Ambiti territoriali sociali (enti locali, aziende speciali di servizi alla persona, aziende sanitarie eccetera) che abbiano stipulato con l'Inps un'apposita convenzione (l'elenco degli enti convenzionati è sul sito www.inps.it). Il progetto si chiama Home care premium, dura nove mesi, dal 1° marzo al 30 novembre 2015. L'intervento è finanziato dal "Fondo credito" alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici e dello 0,15% sugli assegni dei pensionati pubblici iscritti al Fondo.

Prevede il riconoscimento di un contributo dai 200 ai 1.200 euro mensili secondo le condizioni di non autosufficienza ed economiche dell'assistito e del nucleo familiare. Dall'importo sono dedotte eventuali indennità di invalidità civile e di accompagnamento e altri assegni di cura. Oltre al contributo economico, il bando prevede la corresponsione di misure integrative di sostegno all'assistenza domiciliare quali l'invio al domicilio di operatori sociosanitari o educatori professionali, la frequenza ai centri diurni, i servizi di accompagnamento e trasporto sociale, la consegna di pasti a domicilio, la fornitura di ausili e strumenti per ridurre il grado di non autosufficienza. Il richiedente, all'atto della presentazione della domanda, deve aver presentato all'Inps la Dichiarazione unica sostitutiva finalizzata all'acquisizione della certificazione Isee riferita al nucleo familiare in cui è presente il beneficiario. Per dettagli e consultazione del bando si rimanda alla pagina del bando disponibile sul sito internet dell'istituto.

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A cura di Paolo Ferri, Acli Italiane

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