Pensioni, Attesa per il progetto sulla quota 100 del Governo

Bruno Franzoni Domenica, 14 Ottobre 2018
Conto alla rovescia per la presentazione del decreto fiscale e la manovra che domani approderanno sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Cresce l'attesa per la revisione della Legge Fornero.
Si avvicina la presentazione della Legge di Bilancio per il 2019. Domani approderanno sul tavolo del Consiglio dei Ministri la Legge di Bilancio e il decreto fiscale. Si aprirà così ufficialmente l'iter che porterà all'approvazione dei due provvedimenti, il primo segnale politico della nuova maggioranza parlamentare uscita dalle elezioni della scorsa primavera. I due provvedimenti viaggeranno in parallelo, non solo da un punto di vista temporale, ma anche sul fronte delle coperture economiche; il Governo intende, infatti, affidare parte del finanziamento delle costose misure sul welfare (reddito di cittadinanza e riforma della Fornero) tramite il gettito derivante dalla sanatoria fiscale. In queste ore e nei prossimi giorni c'è dunque molta attesa sull'esatta stima di costi ed entrate per sostenere i capitoli di spesa. 

Gli obiettivi del Governo

Sulle pensioni e welfare gli obiettivi dell'esecutivo si confermano ambiziosi con il varo della quota 100 per dare più flessibilità nell'accesso alla pensione per chi ha raggiunto i 62 anni e 38 di contributi; l'incremento delle pensioni minime a 780 euro al mese (da chiarire però la modalità di realizzazione); l'avvio del reddito di cittadinanza. La quota 100 dovrebbe entrare concretamente in vigore da aprile tramite un meccanismo di finestre di accesso fisse, un escamotage per contenerne i costi. Anche il reddito di cittadinanza è atteso in primavera dopo la riforma dei Centri per l'Impiego.

Il pacchetto di modifiche alla Legge Fornero prevede anche la proroga dell'opzione donna, cioè la possibilità per le lavoratrici dipendenti ed autonome di uscire anticipatamente accettando il ricalcolo contributivo dell'assegno, ed una stabilizzazione o una ulteriore proroga dell'Ape sociale per le categorie più disagiate (l'Ape sociale scade a legislazione vigente il 31 dicembre 2018). Da chiarire se ci sarà spazio per una nona salvaguardia pensionistica e uno stop agli adeguamenti automatici della speranza di vita. Per recuperare risorse l'esecutivo punta anche ad assorbire nella legge di bilancio il taglio alle pensioni d'oro (cioè il taglio degli superiori a 4.500 euro netti mensili) il cui disegno di legge ha iniziato recentemente il proprio iter in Commissione Lavoro alla Camera e la cancellazione dei privilegi sulle pensioni dei sindacalisti. L'inserimento nella manovra del ddl D'Uva, ragionano fonti vicine al Governo, consentirebbe di approvare rapidamente il progetto di legge sul quale Lega e M5S si sono spesi molto in campagna elettorale. Insomma dopo tante promesse e dichiarazioni nelle prossime settimane si attende di conoscere finalmente come e con quale tempistica si metterà mano alla Riforma Fornero.

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