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Entro 6 mesi dall'approvazione del Jobs Act il Governo dovrà mettere nero su bianco le modifiche all'articolo 18. Renzi: "regole chiare per gli imprenditori da Gennaio".

Kamsin "Sul lavoro sono fatte considerazioni che dobbiamo risolvere anche rispetto all'ultima direzione. Il partito discute, dialoga, ma è evidente che se nella Legge di Stabilità mettiamo le risorse per il Jobs Act, dal primo gennaio deve partire la procedura, deve essere chiaro per un imprenditore sapere come funziona il sistema".  E' quanto ha affermato il premier Matteo Renzi nel corso della direzione del Pd convocata per discutere di "forma partito".

Il Governo conferma dunque la volontà di accelerare sulla Riforma del Mercato del Lavoro, il ddl per ora approvato solo da un ramo del Parlamento è ora all'esame della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.  L'obiettivo è di chiudere la seconda lettura del provvedimento entro Novembre e quindi adottare i decreti delegati entro la prima metà del 2015 (il Governo avrà 6 mesi di tempo per l'esercizio delle cinque deleghe chieste al Parlamento). 

Il punto piu' critico resta la delega sulla Riforma dei contratti di lavoro e sull'introduzione del contratto a tutele crescenti, punto sul quale resta la fibrillazione all'interno della maggioranza con i "malpancisti" del Pd pronti a dare battaglia alla Camera.

I Contenuti della Delega - Per quanto riguarda il riordino delle forme contrattuali, i principi e criteri direttivi prevedono, innanzitutto, l'individuazione e l'analisi di tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l'effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo, nazionale ed internazionale, in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali, con confluenza di tutta la normativa di settore all'interno di un testo organico semplificato.

Il nuovo contratto a tempo indeterminato - Specifici criteri di delega riguardano la promozione, in coerenza con le indicazioni europee, del contratto a tempo indeterminato come forma privilegiata di contratto di lavoro, rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti, nonché, con riferimento alle nuove assunzioni, l'introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio. Nel concreto il governo dovrebbe lasciare in vigore l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per i soli casi di licenziamenti discriminatori. Per le aziende sarà inoltre piu' vantaggioso ricorrere a questo strumento da un punto di vista fiscale (con alcuni vantaggi già indicati nel disegno di legge di stabilità come ad esempio gli sgravi contributivi per i primi 3 anni per i neo-assunti).

Le mansioni - Un criterio di delega è dedicato alla revisione della disciplina delle mansioni in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale, individuati sulla base di parametri oggettivi; a tal fine si prevede che l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale deve essere contemperato con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell'inquadramento; si consente, inoltre, che la contrattazione collettiva, anche aziendale o di secondo livello, stipulata con le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria, possa individuare ulteriori ipotesi di revisione delle mansioni.

Controlli a distanza  e compenso orario minimo - Si prevede, poi, la revisione della disciplina dei controlli a distanza, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore; l'introduzione, anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; l'estensione del ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative discontinue e occasionali nei diversi settori produttivi.

Attività ispettive - Infine, un criterio direttivo è volto alla razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva, anche attraverso l'istituzione di una Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'INAIL, prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle ASL e delle agenzie regionali per la protezione ambientale.

Zedde

Una norma del decreto legge "Sblocca Italia" offre al conduttore la possibilità di entrare immediatamente nel godimento di un immobile, con diritto di acquistarlo entro un termine determinato.

Kamsin L'art. 23 del decreto legge Sblocca Italia ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano una prima disciplina del cosiddetto "Rent to Buy", uno strumento che potrebbe essere un volano per il mercato immobiliare.

Si tratta di un nuovo contratto in base al quale è possibile concedere al conduttore la possibilità di entrare immediatamente nel godimento di un immobile, con diritto di acquistarlo entro un termine determinato ed ad un prezzo chiaramente predeterminato.
In altri termini il conduttore ha diritto di acquistare la proprietà (esercitando l’opzione)
imputando in conto prezzo, in tutto o in parte, i canoni precedentemente pagati. Sono possibili delle varianti, come ad esempio il trasferimento della proprietà in forma automatica, cioè dopo l’avvenuto pagamento di tutti i canoni senza la necessità di esercitare l’opzione

Il contratto può essere stipulato da proprietari che siano costruttori, privati proprietari, società immobiliari, senza alcuna limitazione; egualmente i soggetti che possono entrare in godimento immediato possono essere famiglie, professionisti, imprese. L'operazione può avere ad oggetto ogni immobile, in qualunque comune: abitazioni, locali commerciali, artigianali, studi professionali, capannoni, etc.., in condominio o edificio oppure costituenti autonome unità immobiliari.

Il fattore rivoluzionario che rende assai conveniente acquistare Casa in tal modo è la possibilità di imputare al prezzo di vendita una parte del Canone mensile versato nel frattempo (nella misura indicata dalle parti in contratto), corrispondendo così in seguito, al momento del rogito, solo la rimanenza di prezzo; in quel momento il conduttore della casa ne diverrà proprietario, senza che i canoni pagati nel frattempo siano stati pagati "a perdere".

In questo modo il “nuovo” contratto consente a colui che ha in godimento l’immobile di fare fronte alla carenza iniziale di liquidità finanziando egli stesso l’acquisto. In pratica il proprietario accetta, almeno durante la fase iniziale, di percepire il prezzo non in un’unica soluzione, ma a rate.
Tuttavia, il futuro venditore risulta a sua volta garantito conservando la proprietà dell’immobile fin quando il potenziale acquirente non eserciti il riscatto e quindi solitamente fin quando tutti i canoni non saranno stati pagati.

Le parti dovranno stabilire entro quanto tempo il conduttore potrà chiedere di diventare proprietario; non sarà obbligato a farlo ma ne avrà gran convenienza, anche perché potrà accedere assai facilmente ad un mutuo per poter versare il residuo dovuto, avendo nel frattempo versato generalmente (almeno) un 25-30 % del prezzo. Mutuo a cui mai avrebbe potuto accedere all'inizio per finanziare l'intero acquisto.

Molte le differenze con la locazione. Il contratto "rent to buy" assicura al conduttore il diritto di acquisto al contrario di quanto avviene con la locazione; al nuovo contratto non si applica la disciplina vincolistica prevista dalle L. n. 392/1978 e 431/1998 (durata del contratto, disciplina del rinnovo automatico, etc.), ed inoltre  il rapporto tra il conducente ed il locatore è disciplinato dalle disposizioni civilistiche in tema di usufrutto.

I contratti, redatti per atto pubblico o scrittura privata autenticata e trascritti, garantiranno l'acquirente contro sorprese (fallimenti, pignoramenti etc..) in capo al venditore, per il periodo convenuto e che potrà arrivare fino a dieci anni.

Zedde

Un emendamento al decreto legge sblocca Italia prevede il taglio dell'Iva dal 10 al 4 per cento per le ristrutturazioni edilizie. Il vantaggio si aggiunge alla detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie e sugli altri bonus attualmente presenti.

Kamsin Chi usufruisce del bonus fiscale del 50 per cento sulle ristrutturazioni edilizie e del 65 per cento sull'efficientamento energetico pagherà l'IVA al 4 per cento invece dell'attuale 10 per cento. E' quanto prevede un emendamento approvato dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Lunedì nel corso dell'esame del decreto-legge sblocca Italia (Dl 133/2014).

La misura costituisce dunque un altro vantaggio per chi ristruttura il proprio immobile o ne migliora le prestazioni energetiche, che si aggiunge alla possibilità di avvalersi della detrazione Irpef del 50 per cento sulle ristrutturazioni edilizie, sui mobili e sui grandi elettrodomestici e di quella Irpef e Ires del 65 per cento sui lavori per il risparmio energetico, come prorogata al 2015 dalla recente legge di stabilità.

Questa nuova agevolazione, però, sarà finanziata tramite un aumento dell'Iva dal 4 al 10 per cento per le nuove costruzioni prima casa vendute direttamente dalle imprese. L'aumento dovrebbe dunque interessare  la costruzione o l'acquisto delle prime case effettuato dalle imprese, operazioni oggi agevolate, in molti casi, con l'aliquota del 4 per cento.  L'emendamento approvato però non specifica quale sia l'operazione che sarà portata al 10 per cento: la costruzione, l'acquisto oppure entrambi. Sarà pertanto necessario una precisazione sul punto.

E' possibile notare che, qualora l'aumento dell'Iva dal 4 al 10 per cento interesserà l'acquisto della prima casa e/o la sua costruzione, i contribuenti subiranno una notevole disparità di trattamento rispetto all'acquisto quando il venditore sia un privato o un costruttore dopo cinque anni dalla fine dei lavori, senza opzione IVA, dove dal 1° gennaio 2014 si applica solo l'imposta di registro del 2 per cento (con una soglia minima di mille euro), l'ipotecaria di 50 euro e la catastale di 50 euro.

Un altro emendamento al decreto sblocca Italia presentato dal Movimento 5 Stelle prevede la deduzione Irpef del 20 per cento della spesa per l'acquisto delle case, nuove o ristrutturate, non più condizionata alla destinazione all'affitto dell'immobile.

Zedde

Nelle ultime modifiche alla legge di stabilità il governo introduce uno sgravio quinquennale in favore delle imprese che producono redditi da brevetti o da investimenti legati alla ricerca.

Kamsin Dopo le ultime modifiche alla legge di stabilità il governo conferma il credito d'imposta quinquennale per investimenti e assunzioni legati alla ricerca. Si tratta del cosiddetto "patent box" sui brevetti o altri beni immateriali che ha l'obiettivo di incentivare l'attrazione di investimenti e l'innovazione estera (soprattutto da parte da multinazionali) nel Belpaese.

Le imprese potranno optare per un regime speciale quinquennale relativamente ai redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, da brevetti industriali, da marchi d'impresa funzionalmente equivalenti ai brevetti, nonché da processi, formule e informazioni relative a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

Le imprese beneficeranno dell'esclusione di tali redditi dal reddito complessivo per il 30 per cento per il primo periodo d'imposta il 2015, asticella che sale al 40 per cento nel 2016 e al 50 per cento nei successivi 3 esercizi.

Da quanto si apprende (la misura dovrà essere confermata nel testo ufficiale) l'attivazione dell'agevolazione non sarà tuttavia automatica in quanto l'impresa dovrà stipulare un accordo di ruling internazionale con l'amministrazione fiscale.

Zedde

In un'intervista al Corriere della Sera, il Commissario Straordinario dell'Inps ricorda che "in Parlamento ci sono diverse proposte che il Governo ha scartato perché costose".

Kamsin Il commissario straordinario dell'Inps, Tiziano Treu, auspica l'introduzione di "qualche elemento di flessibilita' sull'eta' pensionabile". In un'intervista al Corriere della Sera, Treu ricorda che "in Parlamento ci sono diverse proposte. Il Governo le ha scartate perché costose. E' stata invece istruita quella dell'ex ministro Enrico Giovannini dell'anticipo di una minipensione che potrebbe essere richiesta dai lavoratori cui manchino 3 anni al raggiungimento dei requisiti di pensionamento e che poi verrebbe restituita in piccolissime rate sull'importo della pensione normale. Lo stesso Poletti e' favorevole e anche se questa proposta non e' entrata nella legge di stabilita' credo che debba essere recuperata nei prossimi mesi. Non costa molto e sarebbe utile, anche sul fronte dei potenziali esodati".

Sulla nuova governance dell'Inps "ci sono diversi progetti di legge alla Camera e al Senato - prosegue - decidera' il Governo. Io sarei per un consiglio di amministrazione snello, preferibilmente di tre membri, tecnici e non politici, e per un consiglio di indirizzo e vigilanza ridotto e senza possibilita' di interferire nella gestione. La riforma va fatta presto, auspicabilmente entro i nove mesi del mandato commissariale".

Sul Tfr in busta paga, il commissario dell'Inps aggiunge: "Ci sono dei pro e dei contro. In questa fase c'e' la necessita' di rimettere in circolo dei soldi, soprattutto per i redditi piu' bassi. E in questo senso il Tfr in busta paga aiuta. Ma e' vero che puo' venirne un danno al finanziamento della previdenza integrativa. Il Governo, pero', ha concepito la misura come sperimentale, fino al 2018. Quindi vediamo come va e poi si decidera'. Treu ha inoltre confermato che avanzerà sul progetto "busta arancione" in modo da consentire a ciascun lavoratore di visualizzare quanto percepirà di pensione.

Zedde

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