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- Roma, 3 set. - I contratti per gli statali saranno bloccati anche nel 2015 ma "in questa situazione di crisi l'alleanza e' prima di tutto con chi ha piu' bisogno. Quindi confermiamo gli 80 euro". Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine della seduta della commissione Affari costituzionali del Senato. "In questo momento - ha aggiunto - le risorse per sbloccare i contratti non ci sono perche' l'Italia e' ancora in una situazione di difficolta' economica".

Sempre sui contratti per gli statali, Madia ha detto che sara' nella legge di stabilita' il blocco e che "dovrebbe essere di un anno". I contratti sono stati bloccati all'inizio della crisi, quindi credo che tutti, governo e parti sociali, dobbiamo lavorare" per questo. Quanto al ddl sulla P.A.: "Mi piacerebbe chiudere entro la fine dell'anno, ma se capisco che la discussione va spedita e che servono due mesi in piu', non e' un problema. Pero' non voglio che vada in letargo" il provvedimento.

- Roma, 3 set. - "Allo stato e' possibile ipotizzare l'inizio delle consegne (delle armi ai curdi, ndr) al termine della prima decade di settembre". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in audizione davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato. "In base all'evolversi della situazione contingente - ha ricordato Pinotti - non e' esclusa altresi' la possibilita' di individuare, qualora richiesto, ulteriori forme di cooperazione/supporto a favore delle autorita' irachene, sempre in coordinamento con la comunita' internazionale". .
Il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia rilancia l'ipotesi di una proroga del blocco degli stipendi degli statali per il 2015. Rughetti: «Non si può dare tutto a tutti».

Kamsin L'annuncio è arrivato direttamente dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia ed è stato rilanciato dalle agenzie di stampa. "In questo momento di crisi le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono" ha continuato il ministro spiegando che "prima di tutto" il governo guarda "a chi ha più bisogno", quindi "confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici".

Sarebbe questa l'ipotesi che il governo si avvierà a sostenere nella legge di stabilità per il 2015, provvedimento a cui sta lavorando da lunedì il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il blocco degli stipendi consentirebbe infatti il recupero di un tesoretto intorno ai 4miliardi di euro l'anno. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti secondo cui «il governo deve fare delle scelte» e «non si può dare tutto a tutti».

Da quando è entrato in vigore, il congelamento ha portato oltre 11 miliardi di risparmi alle casse pubbliche, ricavati a fronte di un impoverimento di fatto dei 3,3 milioni di dipendenti della Pa che hanno visto - in media - ridursi il valore del salario reale di quasi 15 punti percentuali. La mossa successiva del governo Letta, che ha anche esteso il blocco del turn-over fino alla fine del 2018, ha garantito altri 5 miliardi di risparmi. La stessa Cgil, in calcoli precedenti, aveva sottolineato come il sacrificio sia finora ammontato a circa 4mila euro a testa.

La decisione verrà tuttavia assunta non prima della legge di stabilità. Renzi e Padoan hanno ribadito che il deficit dell'Italia resterà comunque sotto il tetto del 3% del prodotto interno lordo, ma hanno lasciato intendere che, per non uccidere la debole crescita dell'economia, sarebbe opportuno prendere tempi un po' più lunghi per arrivare al pareggio di bilancio. Dando un po' di respiro all'economia con la conferma del bonus di 80 euro ad una platea forse un po' più ampia, si pensa ad esempio alle famiglie numerose, e senza tagli insostenibili dal punto di vista sociale. E se da questo punto di vista le pensioni sarebbero al sicuro - secondo quanto annunciato dal Premier - a rischiare sono ora, per l'appunto, gli statali.

Statali, blocco degli stipendi solo per il 2015?

Riforma Pensioni, Baretta: sì a maggiore flessibilitàZedde

- Roma, 3 set. - Un videomessaggio per illustrate il 'piano educativo' e il libretto rosso digitale della 'Buona scuola' per entrare nel merito. Dopo giorni di anticipazioni e tweet arriva l'annunciata riforma della scuola, consultabile sul sito dei mille giorni del governo. Parte il conto alla rovescia: due mesi di confronto ("a voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori", esorta Renzi nel messaggio annunciando la campagna d'ascolto "scuola per scuola" dal 15 settembre al 15 novembre) e un anno per "una rivoluzione".

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Nessuna imposizione, insiste il premier: "Vi propongo un patto, un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici". Perche', ed e' questa la sostanza dell'intero pacchetto, occorre ripartire dalla scuola per far ripartire il Paese: "E' la scuola il cuore di tutto", sottolinea Renzi. E' lo stesso presidente del Consiglio a elencare alcuni dei cardini del piano: "Noi diciamo basta ai precari e alla 'supplentite', ma ci vuole anche il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e che gli scatti di stipendio devono essere sulla base del merito e non dell'anzianita'". Per fare tutto questo, a partire dall'assunzione di 148.100 precari a settembre 2015, le risorse saranno nella legge di Stabilita'.

Renzi presenta la rivoluzione della scuola ecco le linee guida del governo - Video

Ecco, in sintesi, i punti delle linee guida.

1. MAI PIU' PRECARI NELLA SCUOLA.

Un piano per assumere 148.100 precari a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie a Esaurimento.

2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO.

40mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. Si diventera' di ruolo solo per concorso. 3. BASTA SUPPLENZE. Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze.

3. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITA', VALUTAZIONE E MERITO.
Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in piu' grazie a una carriera che premiera' qualita' del lavoro in classe e formazione.

4. LA SCUOLA SI AGGIORNA

Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione.

5. SCUOLA DI VETRO
Online dal 2015 i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti.

6. SBLOCCA SCUOLA
Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche piu' gravose e abolirle. 

7. LA SCUOLA DIGITALE
Piani di coinvestimento per portare a tutti banda larga veloce e wifi. 

8. CULTURA IN CORPORE SANO

Musica e Sport nella scuola primaria e piu' Storia dell'arte nelle secondarie. 

9. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI
Rafforzare piano per le lingue straniere.

10. FONDATA SUL LAVORO
Alternanza Scuola-Lavoro negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali. 

11. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA
Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa. Attrarre risorse private con incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.

- Roma, 3 set. - "La convenzione di Dublino va disdettata. Voli low cost da Lampedusa per tutta Europa, la destinazione la sceglie il clandestino, come e' giusto che sia". E' il succo della ricetta per l'immigrazione clandestina proposta, oggi, dal blog di Beppe Grillo. L'Italia, argomenta Grillo, "e' sempre stata considerata, piazzata in mezzo al Mediterraneo, la portaerei d'Europa, un posto di accoglienza per chiunque entrasse: gli abitanti sono ospitali, il clima e' buono, il cibo ottimo e non ci sono regole come nel favoloso Far West. Oggi e' diventata un luogo di passaggio. Si arriva per partire il piu' velocemente possibile. I clandestini in ingresso se possono fuggono verso altri Paesi europei". E allora, prosegue, "dalla Sicilia e da Lampedusa arrivano nelle citta' del Nord per cercare un passaggio in qualunque modo verso Germania, Svezia, Francia". Ce n'e' anche per la Germania, che "non sta nel mare Mediterraneo: i barconi non arrivano a Berlino, e l'Italia i problemi se li deve grattare da sola in virtu' della Convenzione di Dublino che, in sostanza, dice che un rifugiato deve rimanere nel primo Paese di arrivo. Quindi se arrivano tutti in Italia per ragioni geografiche di vicinanza all'Africa devono rimanere nel nostro Paese anche se non vogliono". "Ora Alfano che ignora completamente le richieste sanitarie della Polizia a rischio tbc ha ottenuto il Frontex Plus, un nome che - ironizza il leader M5S - ricorda un analgesico o una marca scadente di dentifricio. Vuol dire che l'Europa ci aiutera' a importare piu' migranti di adesso che inevitabilmente cercheranno di fuggire verso le altre nazioni europee". E allora "a chi arriva in Italia, che fa parte della Ue e aderisce a Schengen, va offerta la possibilita' di scegliersi il Paese che vuole nella Ue e pagargli il viaggio: tunisino/Francia; siriano/Svezia; pachistano/Gran Bretagna e tutte le altre nazionalita' in Germania a spese della Merkel. La convenzione di Dublino va disdettata. Voli low cost da Lampedusa per tutta Europa, la destinazione la sceglie il clandestino, come e' giusto che sia". IMMIGRATI: E ANCHE GRILLO IRONIZZA SU 'BANANE' TAVECCHIO "E' notizia di pochi giorni fa l'arresto di decine di tassisti che trasportavano in Germania clandestini a pagamento. Novelli scafisti terrestri. Uno di questi si chiama, non e' uno scherzo, Tavecchio, omonimo di quello che 'Opti Poba' mangiava le banane'". Anche Beppe Grillo, dal suo blog, ironizza sull'attuale presidente della Figc e la sua gaffe sui calciatori extracomunitari in Italia. .
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