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- Roma, 3 set. - I docenti che oggi ha la scuola italiana "non sono abbastanza". Per questo il primo punto delle linee guida per il 'patto educativo' sulla scuola pubblicate sul sito dei mille giorni dell'esecutivo, passodopopasso.italia.it, recita: "Assumere tutti i docenti di cui la scuola ha bisogno". Il libretto rosso on line di Palazzo Chigi, 'Buona scuola' parla di "un piano straordinario per assumere a settembre 2015 quasi 150.000 docenti, tutti precari storici e tutti i vincitori e gli idonei dell'ultimo concorso". Il costo per assumerli sara' di circa 3 miliardi di euro". "Per l'esercizio finanziario 2015 - primo anno di attuazione del piano - sara' quindi necessario impegnare un miliardo - si legge nel piano - relativo ai primi 4 mesi dell'anno scolastico corrispondenti con gli ultimi 4 mesi dell'anno solare (da settembre a dicembre). La cifra dei 3 miliardi, fa notare il documento, "potra' essere inferiore, anche in maniera significativa, proporzionalmente alle risorse che verranno risparmiate grazie all'abolizione delle supplenze". Una stima 'cauta' parla di un risparmio che potrebbe arrivare "a 300-350 milioni all'anno". Aveva detto che ci avrebbe messo la faccia e mantiene l'indicazione di lavoro, non solo metaforicamente. Matteo Renzi accompagna con un suo videomessaggio il lancio della campagna d'ascolto, dal 15 settembre al 15 novembre, per la riforma della scuola. Tre minuti e 47 secondi con il presidente del Consiglio in piedi, nel suo studio di Palazzo Chigi, con le bandiere d'Italia e ue sullo sfondo, in camicia bianca e cravatta pied de poule blu. "Non e' una riforma ne' l'ennesima 'riforma della riforma'. Si tratta semplicemente di provare a credere in noi stessi - dice Renzi - cioe' di credere nell'Italia, cioe' di credere nella scuola". "Vi chiedo, allora, un aiuto, una mano", e' il messaggio che arriva dal presidente del Consiglio a studenti, famiglie e operatori del settore. "I giorni che ci aspettano sono giorni meravigliosi. Non buttiamoli via. Abbiamo il coraggio di provare insieme a disegnare la scuola che verra' e forse anche cosi' - conclude - l'Italia tornera' a essere custode della straordinaria bellezza che ha". Due mesi di campagna di ascolto e una anno per una 'rivoluzione'. E' il timing sulla riforma della scuola che Matteo Renzi rende ufficiale nel video che, su Passodpopasso.it, accompagna le linee guida in materia. "Vi propongo un patto, un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici 'adesso dobbiamo cambiare le regole...'". Il presidente del Consiglio cambia anche tono di voce quando cita il refrain del politico-tipo e chiarisce che il suo progetto e' diverso: "No, vi propongo una cosa diversa: abbiamo - sintetizza - un anno di tempo per rivoluzionare la scuola e, soprattutto, per darle importanza perche' i poltici di solito quando parlano di scuola la mettono in fondo al sacco, come una delle ultime ruote del carro. La scuola e' quella che resta, ma e' la scuola il cuore di tutto". .

- Roma, 3 set. - Il bonus di 80 euro e' stato dato "per dare un senso di giustizia sociale e sostenere il potere d'acquisto del ceto medio che e' stato tartassato in questi anni e non ha mai visto un intervento di riduzione delle tasse cosi' significativo. Quindi non solo lo confermo, ma se riesco lo allargo". Cosi' il premier Matteo Renzi in un'intervista al direttore del 'Sole 24 ore', e aggiunge: il bonus "dara' i suoi effetti perche' verra' confermato e percepito finalmente c0me strutturale. Deve essere stabile, e percepito come tale. Il ceto medio ha bisogno di respirare".

Sui tagli di spesa, Renzi ha precisato che "saranno non per 17 miliardi ma io ne immagino per 20 miliardi perche' intendo liberare risorse da investire nei settori strategici come l'istruzione e la ricerca senza aumentare le tasse". Lunedi', ha annunciato il premier, "incontrero' tutti i ministri con il ministro dell'Economia Padoan e valutero' con loro tagli del 3% per ciascun ministero". -Sulla riforma del lavoro il governo "ha fatto un primo intervento importante per decreto, abbiamo corretto un errore grave e ci sono gia' i primi segnali di inversione di tendenza nell'utilizzo dei contratti a termine per l'ingresso sul mercato del lavoro".

Renzi e' convinto che il nuovo welfare non si possa fare per decreto e si dice certo che "il Parlamento entro la fine dell'anno approvera' il jobs act. Introdurremo in Italia il modello di lavoro tedesco non quello spagnolo", aggiunge. Il superamento dell'articolo 18? "E' la direzione", ma "sara' possibile solo se si cambiera' il sistema delle tutele", ribadisce il premier. Il premier difende poi la scelta di non aver inserito la riforma delle partecipate degl enti locali nello sblocca Italia. "Sarebbe stato un errore. Ho fatto il sindaco e ho sempre sofferto la schizofrenia legislativa".

Sulla questione per il presidente del Consiglio e' necessario "intervenire in modo organico". Tra vendite e aggregazioni Renzi ritiene piu' utile aggregare: "credo possa rivelarsi piu' utile favorire processi di aggregazione facendo attenzione a distinguere le singole situazioni". La vendita, infatti, "riguarda alcuni Comuni". Cdp e fondo strategico possono fare "i promoter delle aggregazioni". L'obiettivo e' passare da 8mila aziende a mille. "Se poi si vendono o si quotano meglio".

- Roma, 3 set. - Un rimpasto di governo 'approfittando' della nomina europea del ministro degli Esteri Federica Mogherini e' "fantapolitica. La squadra e' questa e non si tocca". Lo sottolinea Matteo Renzi in un'intervista con il direttore del 'Sole 24 Ore', Roberto Napoletano. Dice Renzi: "a tempo debito sostituiremo solo il ministro degli Esteri". Alla domanda se non pensi che un commissario economico di peso sarebbe stato piu' utile che non avere Lady Pesc, risponde che "l'Italia deve tornare a pensare in grande, puntando sul mondo e non solo sulle vicende di casa nostra".

- Roma, 3 set. - Il premier Matteo Renzi torna a parlare della riforma della scuola in una lunga intervista al 'Sole 24 ore' e sui precari da assumere ribadisce: "Sono 150.000" e "lavorano gia' molto di piu' dell'orario di cattedra". Renzi piu' che di riforma preferisce parlare di "patto educativo" e spiega: "facciamo le assunzioni gradualmente, ma intanto cambiamo le regole introducendo criteri meritocratici, selezionando gli insegnanti, dando al preside il potere di scegliere chi ritiene piu' bravo, questa per me e' la vera rivoluzione" E ancora, anticipando le linee guida che saranno illustrate oggi: "Dobbiamo recuperare maggiore spazio per alcuni insegnamenti come l'educazione civica, artistica e quella fondamentale della lingua inglese".

- Roma, 2 set. - "Temo che sulla nomina dell'Alto rappresentante per la politica estera l'Italia abbia investito troppo capitale politico, che per ciascun paese in Europa non e' illimitato. La Germania spendera' il suo per ribadire le politiche di rigore". Cosi' Stefano Fassina (Pd), ai microfoni di Radio citta' futura, ha espresso i suoi timori per gli indirizzi europei sui temi economici. Per l'esponente Pd "in Italia occorre superare il tabu' del limite del 3%, sforare il tetto per due o tre anni, per dare vita a manovre espansive. Misure una tantum - ha detto ancora Fassina - accompagnante da misure che consentano di recuperare risorse, a cominciare dal recupero dell'evasione Iva". "Le riforme strutturali sul lato dell'offerta vanno certamente fatte, magari senza arrovellarsi troppo, come fatto per settimane, intorno al cosiddetto modello spagnolo. Bene ha fatto Renzi ieri - ha osservato Fassina - ad evocare il modello tedesco, ma la priorita' oggi e' soprattutto superare politiche di austerita' cieca, che come si e' visto non hanno nemmeno ridotto il debito pubblico, anzi. Ora l'attenzione di tutti si dovra' concentrare nelle prossime settimane sulla legge di stabilita': e' necessaria una correzione di rotta in Europa, ma e' evidente che se arrivera' non avverra' nel giro di poche settimane. In Italia non dobbiamo, come sento dire, ridurre la spesa sociale, che e' gia' al di sotto della media europea. Dobbiamo, al contrario, intervenire per riqualificare la spesa ed allocarla diversamente. Nella legge di stabilita' il bonus va esteso anche a pensionati, incapienti e partite Iva", ha concluso l'esponente Pd. .
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