Notizie

Notizie

Per la riqualificazione energetica tramite fonti rinnovabili arriva un bonus del 50% fino a un massimo di 96 mila euro. Detrazione d'imposta fino al 65% per interventi tesi a garantire il rispetto della normativa antisismica, con tetto a 60 mila euro. Via il bollo e l'imposta registro sull'accordo tra locatore e affittuario per ridurre il canone d'affitto. 

Kamsin Con il decreto Sblocca Italia è in arrivo un nuovo pacchetto di bonus fiscali sulla casa. L'obiettivo del governo è quello di stimolare la ripresa di un settore, quello edile, fortemente colpito da una lunga e profonda recessione. La bozza del testo adottata lo scorso 29 Agosto dal Consiglio dei ministri contiene infatti una serie di interessanti misure (ancora suscettibili di modifiche prima della pubblicazione del testo in Gazzetta). 

Bonus Edilizi. Lo Sblocca-Cantieri introduce due nuovi bonus (oltre gli altri due già popolari, del 65 e del 50%), validi dal primo gennaio 2015. Uno per l'adeguamento sismico di interi edifici: ciascun proprietario può detrarre tra il 50 e il 65% della spesa fino a 60 mila euro. L'altro "verde" per chi installa impianti "basati sull'impiego delle fonti rinnovabili" (50% delle spese con tetto a 96 mila euro). Per quanto riguarda il miglioramento sismico ad essere beneficiati saranno gli interventi realizzati sulle parti strutturali degli edifici. Lo sgravio Irpef varierà tra il 50 e il 65% dei costi sostenuti, in relazione al livello di rischio sismico del fabbricato che sarà fissato con decreto dal ministero delle infrastrutture. Il tetto di spesa su cui calcolare l'aiuto potrà arrivare a 60 mila euro per unità immobiliare.

Per quello sul miglioramento energetico si prevede che in caso di installazione di impianti «green» (per esempio pannelli solari o minieolico) la detrazione del 50% potrà essere calcolata su un massimo di 96 mila euro. Tale beneficio, al pari di quello sul rischio sismico, seguirà le stesse regole già vigenti per il bonus ristrutturazione, a cominciare dalla fruizione in 10 quote annuali da far valere in dichiarazione dei redditi. Resta da definire la cumulabilità delle due nuove forme agevolative con quelle già previste dall'articolo 16bis del Tuir (possibile l'utilizzo di un tetto di spesa unico di 96 mila euro).

Le vecchie detrazioni Irpef (bonus 65% e 50%) per il momento non vengono prorogate (una misura in tal senso arriverà probabilmente con la prossima legge di stabilità).

Vantaggi per chi compra casa per affittarla.  Il provvedimento introduce un incentivo fiscale sino al 2017 per coloro che acquistano immobili nuovi residenziali (o completamente ristrutturati) per poi concederli in locazione a prezzo concordato per almeno otto anni. Potranno accedervi, oltre alle persone fisiche non esercenti attività commerciale, le coop edilizie e i soggetti del terzo settore. Il beneficio consisterà in una deduzione dall'Irpef del 20% di quanto pagato per comprare o realizzare l'immobile (deve trattarsi di abitazione non di lusso e appartenere alla classe energetica A o B). Il tetto di spesa non potrà superare i 300 mila euro: il recupero fiscale massimo sarà quindi pari dunque 7.500 euro all'anno, 60 mila euro in tutto. Esclusi come inquilini solo i parenti di primo grado (un genitore non può affittare al figlio, il nonno al nipote sì). Servirà un decreto interministeriale Infrastrutture-Economia per l'attuazione.

Rottamazione delle vecchie case. I privati che rottamano ad una società immobiliare o di recupero edilizio una casa a bassa prestazione energetica, riceveranno inoltre uno sconto sulle imposte immobiliari (ipotecaria, registro, catastale), dovute in misura fissa (circa 600 euro) anziché percentuale. Il bonus fiscale sarà valido anche in caso di permuta.  Ciò avverrà a una condizione: l'impresa deve dichiarare nel rogito che intende ritrasferire l'immobile entro cinque anni dalla data di acquisto e solo dopo aver effettuato interventi di recupero tali da fare ottenere all'immobile una classe energetica A o B.

Se la ristrutturazione riguarda un singolo appartamento, il requisito si intenderà soddisfatto in caso di riduzione del fabbisogno energetico pari almeno al 50%. Il mancato rispetto di tale vincolo comporterà il recupero delle imposte proporzionali da parte dell'Agenzia delle entrate, maggiorate degli interessi e delle sanzioni (pari al 30%). Il meccanismo opera anche in caso di permuta nei confronti di imprese di costruzione per l'acquisto di fabbricati nuovi o ristrutturati: in tale ipotesi al privato acquirente spetta un ulteriore sgravio Irpef. Inoltre chi compra queste case riqualificate dovrebbe godere del bonus Irpef (detrazione del 50% delle spese con tetto a 150 mila euro in dieci anni, 65% con tetto a 200 mila se il costruttore ha abbattuto l'edificio per farne uno nuovo).

Tra le altre misure contenute nella bozza del provvedimento c'è la cancellazione delle imposte di bollo e di registro sull'accordo tra locatore e affittuario per ridurre il canone d'affitto ed una rimodulazione degli ecoincentivi sulle auto per il biennio 2014-2015.

Sblocca Italia, via i permessi per i lavori in casaZedde

 

- Roma, 2 set. - "Giorno importante: dopo sostegno della Francia a Frontex plus, abbiamo anche consenso della Germania". E' quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dopo l'incontro a Berlino con l'omologo tedesco Thomas de Maziere. "E' un riconoscimento del grande impegno italiano", sottolinea Alfano. Come ha spiegato ieri la commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom in occasione di un incontro con il ministro francese Ernard Cazeneuve, l'operazione Frontex +, operativa dal prossimo novembre, non deve essere considerata "una duplicazione di Mare Nostrum". Per ora, ha spiegato, "stiamo definendo l'area adeguata per le operazioni nel Mediterraneo centrale" e "lavorando strettamente con le autorita' italiane e con Frontex, definiamo di quali mezzi tecnici, navali e aerei ci sara' bisogno" perche' Frontex + "avra' bisogno naturalmente della partecipazione degli altri Stati" Ue. L'operazione Frontex +, ha aggiunto, si inserisce in un contesto piu' ampio che ha a che fare con le drammatiche situazioni di conflitto da cui provengono molti degli immigrati: si tratta insomma di affrontare "tutta la catena dell'immigrazione: dalla lotta alle organizzazioni criminali colpevoli di una vera tratta di esseri umani, al sistema di asilo europeo", attraverso il controllo e la protezione delle frontiere si' ma anche applicando il principio di solidarieta' per chi fugge da persecuzioni e guerre. La decisione di istituire Frontex +, dopo che "l'Italia negli ultimi 8 mesi ha fatto con Mare Nostrum un lavoro straordinario salvando molte vite", rappresenta inoltre "l'inizio di una riflessione piu' ampia su come affrontare anche nel futuro le questioni migratorie". .

- Roma, 2 set. - "Giorno importante: dopo sostegno della Francia a Frontex plus, abbiamo anche consenso della Germania". E' quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dopo l'incontro a Berlino con l'omologo tedesco Thomas de Maziere. "E' un riconoscimento del grande impegno italiano", sottolinea Alfano. Come ha spiegato ieri la commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom in occasione di un incontro con il ministro francese Ernard Cazeneuve, l'operazione Frontex +, operativa dal prossimo novembre, non deve essere considerata "una duplicazione di Mare Nostrum". Per ora, ha spiegato, "stiamo definendo l'area adeguata per le operazioni nel Mediterraneo centrale" e "lavorando strettamente con le autorita' italiane e con Frontex, definiamo di quali mezzi tecnici, navali e aerei ci sara' bisogno" perche' Frontex + "avra' bisogno naturalmente della partecipazione degli altri Stati" Ue.

Ancora sbarchi sulle coste, centinaia di donne e bambini (LEGGI)

L'operazione Frontex +, ha aggiunto, si inserisce in un contesto piu' ampio che ha a che fare con le drammatiche situazioni di conflitto da cui provengono molti degli immigrati: si tratta insomma di affrontare "tutta la catena dell'immigrazione: dalla lotta alle organizzazioni criminali colpevoli di una vera tratta di esseri umani, al sistema di asilo europeo", attraverso il controllo e la protezione delle frontiere si' ma anche applicando il principio di solidarieta' per chi fugge da persecuzioni e guerre. La decisione di istituire Frontex +, dopo che "l'Italia negli ultimi 8 mesi ha fatto con Mare Nostrum un lavoro straordinario salvando molte vite", rappresenta inoltre "l'inizio di una riflessione piu' ampia su come affrontare anche nel futuro le questioni migratorie".

- Roma, 2 set. - Un emendamento al ddl Boschi per eliminare il pareggio di bilancio dalla Costituzione. Lo presenteranno i deputati della sinistra Pd Stefano Fassina e Alfredo D'Attorre. Se, poi, non dovesse essere accolto perche' estraneo alla materia, come gia' accaduto al Senato, i deputati si dicono pronti a trasformarlo in un progetto di legge. "Noi avevamo gia' presentato al Senato un emendamento del genere", spiega D'Attorre contattato telefonicamente dall'AGI, "ed era stato dichiarato non attinente al titolo V, allora in discussione". Si tratterebbe, spiega ancora D'Attorre, "di modificare la riforma della costituzione del 2012 che conteneva il principio principio del pareggio di bilancio, rendendo possibile a livello costituzionale cio' che chiediamo a livello europeo, cioe' scomputare le spese infrastrutturali dal deficit, rendendo il ricorso all'indebitamento possibile quando questo abbia come obiettivo l'investimento con funzione economica anticiclica, cosi' da contrastare il rischio di recessione". "E' una modifica costituzionale che rende coerente con la costituzione cio' che chiediamo a livello europeo", ribadisce D'Attorre: "Presenteremo un emendamento specifico al ddl Boschi, se poi non sara' considerato attienente per materia, abbiamo pronto uno specifico progetto di legge costituzionale". Infine, D'Attorre segnala che "nei giorni scorsi perfino Romano Prodi ha dichiarato che e' stato un errore mettere il pareggio di bilancio in Costituzione, a riprova che non e' una tesi da estremisti di sinistra ma condivisa da chi ha avuto responsabilita' di primo livello. Il nostro e' anche un invito a Renzi ad agire con piu' determinazione a livello europeo e non accontentarsi della nomina della Mogherini ma occuparsi nel semestre europeo di questioni di sostanza. Le regole vanno cambiate e il semestre europeo avrebbe dovuto mettere mano a questo tema da subito". .

- Roma, 2 set. - All'indomani del lancio del piano 'Mille giorni', Matteo Renzi ricorre alla tradizionale nota politica 'e-news' per tornare sul tema della riforma della scuola e rivendicare le novita' che saranno introdotte dal provvedimento. Quella messa a punto dall'esecutivo, e che sara' ufficialmente illustrata domani, alle 10, sul sito internet 'passodopopasso.italia.it', garantisce il premier, non sara' "l'ennesima riforma della scuola. Noi proponiamo un nuovo patto educativo".

La riforma, spiega il presidente del Consiglio, "conterra' alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre piu' strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare. Proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita': sarebbe, sara', una svolta enorme".

E ancora, prosegue Renzi, "proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita'". Renzi spiega che sulla scuola confluiranno "piu' soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perche' educare non e' mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave.

Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilita' ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo - aggiunge - continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come e' accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato".

Insomma, sottolinea Renzi, "in mille giorni riporteremo il nostro Paese dove deve stare: a fare la locomotiva, non l'ultimo vagone. Il 41% ci serve a questo: cambiare verso, in Italia come in Europa". Infine, il premier assicura che la nomina di Federica Mogherini ad Alto Rappresentante della politica estera europea rappresenta anche un "simbolo, perche' e' una giovane donna che fa politica in Italia. Non sempre alle giovani donne e' stato consentito di fare politica. Specie in Italia. Invece credo che una delle caratteristiche della fase che il nostro Paese sta vivendo sia proprio l'apertura a una classe dirigente nuova

. Per anni in Europa si e' dipinta l'Italia come il Paese nel quale i soliti noti fanno e disfano e in alcuni casi si e' cercato di dare una rappresentazione di macchietta alla classe politica del nostro Paese. Federica fara' bene perche' e' brava, competente e capace. Ma facendo bene ci aiutera' anche a vincere lo stereotipo".

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati

Accedi