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Nonostante le rassicurazioni del Premier e del Sottosegretario Graziano del Rio la possibilità di una estensione del blocco dei salari nel pubblico impiego non è una eventualità. Kamsin Più di un interlocutore, lungo l'asse Palazzo Chigi-Tesoro, conferma, secondo alcuni quotidiani, che almeno per il 2015 i margini per scongelare i salari degli Statali sono ridotti al lumicino. E casomai si tratta di accorciare al minimo, per gli anni a venire, i sacrifici di una platea di 3,3 milioni di persone. «Parlare di rinnovi o di sblocco delle retribuzioni in una fase come quella che stiamo attraversando  riassume una fonte  è fuori luogo.

Il quadro si è deteriorato negli ultimi mesi: il Paese è piombato in recessione e deflazione». Il che vuol dire, viene spiegato, che le eventuali risorse che resteranno dopo aver finanziato gli 80 euro di bonus, le spese indifferibili e la correzione di mezzo punto del deficit (circa 23 miliardi di euro da indicare nella prossima legge di Stabilità da presentare a metà ottobre al Parlamento) saranno utilizzate per altre misure. Vale a dire ammortizzatori sociali, taglio Irap e magari qualche intervento fiscale per i pensionati a basso reddito. 

Per far ripartire le retribuzioni ferme da 4 anni (con un risparmio cumulato di 11,5 miliardi per le casse pubbliche) servono 2,1 miliardi di euro l'anno prossimo. Che salgono fino a 4,5 comprendendo anche l'esercizio 2016. L'orientamento del Tesoro (ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delro ieri ha smentito proposte in tal senso da Via XX Settembre) sarebbe quella di cercare un compromesso utile per placare le proteste sindacali e dell' area della maggioranza più sensibile ai mal di pancia dei dipendenti pubblici. Dunque conferme del blocco per il solo 2015 (e non fino al 2018 come da indicazione del Def che nel tendenziale prevede risparmi da 8,6 miliardi) prendendo l'impegno in legge di Stabilità a risolvere la questione negli anni successivi.

L'ipotesi di un prolungamento del blocco dei contratti è quanto mai indigesta per Raffaele Bonanni, che chiede alla politica di concentrarsi invece su sprechi e inefficienze che secondo il segretario della Cisl fioriscono soprattutto a livello locale. «Spero che il governo non voglia proseguire su una strada sbagliata. Il blocco è un fatto gravissimo: i dipendenti pubblici sono gli unici che hanno il reddito fermo da otto anni. Qualcuno dice che sono comunque dei privilegiati, ma forse confonde la massa dei lavoratori con i grandi dirigenti. Ormai il grosso del pubblico impiego è fatto da persone che sono appena al di sopra dei 1000 euro al mese. È una vicenda pericolosa non solo per gli interessati ma per tutta la pubblica amministrazione, che viene danneggiata: non c'è più nessun progetto, non si affrontano i problemi, come dimostra anche la vicenda del ricambio generazionale.

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Statali, il governo studia un nuovo stop ai salariZedde

Nell'intervista rilasciata oggi al quotidiano la Repubblica, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio smentisce l'ipotesi di un prelievo di solidarietà sulla pensioni medio-alte. Stop ad un nuovo blocco degli stipendi degli statali.

Kamsin Nel governo è ripartito il carosello di dichiarazioni intorno al prelievo sulle pensioni. Ci sarà si o no?
"A palazzo Chigi non abbiamo nessuna proposta in questo senso. E siccome decide palazzo Chigi, cioè Renzi, escludo in maniera categorica che ci saranno interventi sulle pensioni".

L'altra ipotesi che fa capolino, per trovare i soldi necessari a rilanciare gli investimenti, è quella di una patrimoniale. Esclude anche questa?
"Benché quest'estate il sole non si sia fatto vedere troppo, qualcuno deve aver comunque preso un colpo di calore. La filosofia di questo governo non è mettere nuove tasse, semmai rimettere qualcosa nelle tasche degli italiani. In sei mesi abbiamo dato 80 euro a 11 milioni di italiani, abbiamo ridotto l'Irap del 10 per cento, la bolletta energetica per le imprese e i contributi Inail per oltre un miliardo. Noi siamo quelli che levano le tasse, non quelli che le mettono".

Intanto sarebbe bello sapere se il governo darà seguito alla promessa di Renzi di estendere il bonus di 80 euro...
"Noi siamo il governo dei fatti, quelli che mantengono le promesse. Avevamo detto che l'avremmo esteso non appena fosse stato possibile. Ora purtroppo siamo in presenza di una congiuntura negativa che nessuno - Ocse, Ue, Bce - aveva previsto".

Luca Ricolfi è convinto che siano state le imposte sulla casa a bloccare la domanda interna. Si può immaginare un alleggerimento della Tasi? «È vero che quella sulla casa fu una tassazione violenta, ma il paese era sull'orlo del collasso. Quella di Monti è stata di fatto una grande patrimoniale, ma ha salvato i conti dello Stato. Ora la Tasi vale in media quanto l'Imu 2012, con qualche comune che fa pagare di più e qualcun altro di meno».

Quindi ce la teniamo?
«Il tema vero è fare quello che ci raccomanda l'Europa, ovvero completare la riforma del catasto. Ci sono ancori troppi proprietari che pagano poco per appartamenti di lusso accatastati come popolari e, viceversa, tantissimi che pagano cifre elevate per case che andrebbero valutate al ribasso. La revisione servirà a introdurre elementi di equità e ci sarà anche chi pagherà di meno»

Leviamo di torno un'altra delle "voci" estive che ha fatto infuriare i sindacati. Si parla di un nuovo blocco contrattuale del pubblico impiego. Cosa c'è di vero?
 «È un altro dossier mai arrivato a palazzo Chigi. L'abbiamo letto dai giornali».

Tutto questo ottimismo è dovuto al fatto che l'Istat rivedrà i criteri di calcolo del PII e vi troverete magicamente un tesoretto da spendere?
«Non cambierà molto in ter-mini quantitativi. Non confidiamo in qualche decimale in più ma nella capacità nostra e degli italiani
di rimboccarsi le maniche».

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Pensioni, Damiano: attendiamo una risposta sui quota 96Zedde

- Roma, 22 ago. - "Le dichiarazioni del Presidente Boldrini su Togliatti o sono di una banalita' estrema o frutto di un'ignoranza di enormi fatti storici. La Boldrini annuncia una mostra su Togliatti in autunno. Non ci scandalizza, a patto che si documentino le responsabilita' del Migliore all'interno del Comintern, a cominciare dal silenzio sulle purghe staliniste, l'eccidio degli anarchici in Spagna (voluto personalmente da Togliatti), la manipolazione dei diari di Gramsci, l'opposizione allo scambio per liberare Gramsci, l'eccidio degli Alpini italiani, l'Ungheria, la condanna a morte di Nagy (votata da Togliatti). Finanche la storiografia di sinistra ha accettato queste incontrovertibili ombre sulla figura di Togliatti. La Boldrini legga almeno la biografia scritta da Giorgio Boccca". Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. .
- Roma, 22 ago. - "In Italia sono arrivate 100.000 persone. Meno del 50% sono realmente rifugiati, piu' della meta' non hanno status particolari. Gente che viene accolta in hotel tre stelle, ma in Italia chissene frega di 4 milioni di disoccupati. Piu' della meta' di questa gente sono immigrati clandestini, e chi ci garantisce che poi qualcuno di questi non si fara' esplodere da qualche parte?". Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ad Agora', su Rai Tre. Ieri sera, intanto, il pattugliatore "Foscari" della Marina militare ha completato le operazioni di soccorso di un gommone al largo delle coste siciliane tranedo in salvo 97 migranti, tra cui sei donne. .
- Roma, 21 ago. - "Credo che se l'Europa e' una cosa seria, deve stare la' dove sta il dolore. E non stare a dormire come fatto troppe volte in passato". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi al Tg5 parlando della crisi in Iraq. "Cio' che sta accadendo in Iraq e in Siria credo che mi porti e ci porti a dire che se l'Europa e' una cosa seria deve stare la' dove sta il dolore, la' dove bisogna avere il coraggio di dire che l'Europa puo' finalmente cambiare le cose e non stare a dormire come ha fatto troppe volte in passato", ha spiegato Renzi. "Le istituzioni internazionali hanno gia' iniziato a intervenire per sdradicare la barbarie, hanno cominciato gli Stati Uniti, siamo dentro a una alleanza internazionale che sta dando una mano, abbiamo portato 6 C-130 con gli aiuti umanitari, consegneremo le armi ai curdi e agli iracheni che combattono contro il terrorismo. Certo si puo' e si deve fare di piu', ma credo che quello che e' fondamentale e' poter dire che per una volta la comunita' internazionale c'e' e l'Europa e' in prima linea anziche' stare a guardare come ha fatto altre volte". .
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