Notizie
Napolitano: se i giovani non trovano lavoro l'Italia e' finita
Orlando, sulla giustizia niente inciuci
Esodati, domande semplificate per la sesta salvaguardia
Tempi piu' brevi per la sesta salvaguardia. Le istanze di accesso alla nuova deroga dovranno essere inviate entro 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disegno di legge che attualmente è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati. Kamsin Le modalità di invio ricalcheranno quelle disposte con il decreto interministeriale 14 Febbraio 2014 (quinta salvaguardia). E' quanto prevede l'articolo 2 del progetto di legge che, quasi certamente, non subirà variazioni nel corso dell'esame del Senato. Insomma gli interessati non dovranno attendere la pubblicazione di un nuovo decreto ministeriale (il sesto) con un ulteriore allungamento dei tempi ma potranno presentare subito le istanze di accesso alla DTL o all'Inps, non appena avverrà la pubblicazione in GU della legge, sulla base di quanto già previsto in materia di quinta salvaguardia.
L'articolo 2, comma 4 del progetto di legge recita infatti che "ai fini della presentazione delle istanze da parte dei lavoratori, da effettuarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, si applicano per ciascuna categoria di lavoratori salvaguardati le specifiche procedure previste nei precedenti provvedimenti in materia di salvaguardia (...) da ultimo stabilite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 14 febbraio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 89 del 16 aprile 2014".
In realtà, molto probabilmente, i lavoratori dovranno attendere la pubblicazione di una Circolare del Ministero del Lavoro o un messaggio inps che specifichi le modalità di accesso al regime derogatorio in quanto, alcune categorie di lavoratori, si pensi ad esempio ai soggetti in congedo per assistere un parente disabile o alla nuova fattispecie dei lavoratori a tempo determinato, non erano regolate nel citato decreto interministeriale.
Ad ogni modo si tratta di una importante semplificazione che consentirà di accorciare i tempi soprattutto in vista della pausa estiva.
Zedde
Renzi, difendiamo l'Europa dall'assalto della tecnocrazia
Gaffe M5S su Napolitano, morto il Giorgio sbagliato . E' bufera
Altro...
Gaffe M5S: morto il Giorgio sbagliato , poi le scuse a Napolitano
Berlusconi 'contro' i frondisti, non perdo la faccia
Pa, la Madia firma il decreto per assumere i vincitori di concorso
E' stato ''firmato'' il decreto per ''636 vincitori di concorsi non assunti''. Così il ministro della Pa, Marianna Madia, che, dando l'annuncio via Twitter, ha parlato di ''forze nuove e competenti''
Si tratta di giovani che hanno superato da tempo le prove di selezione e che, ora, potranno finalmente vedere l'agognata assunzione. Kamsin Tra loro anche 106 che avevano terminato il corso-concorso della Scuola nazionale dell'amministrazione. I posti disponibili sono in alcuni ministeri e agenzie.
La decisione della Madia arriva mentre proseguono i lavori parlamentari per sul disegno di legge delega sulla Riforma del Mercato del Lavoro (Jobs Act). Ieri il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha indicato che manca circa un miliardo per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga "simulazioni di un paio di centri studi, che credo siano fondate, si parla di una differenza di circa un miliardo fra le risorse utilizzate per i vecchi ammortizzatori e quelle necessarie per i nuovi ammortizzatori" ha detto Poletti.
"Naturalmente è una simulazione che parte dal presupposto che siccome si deve stabilire età, tempo, quanto tempo una persona è stata in azienda, non è materialmente possibile farlo. La forbice diventerà più o meno larga in ragione del fatto che una persona ha lavorato un certo numero di anni in azienda - osserva il ministro - e perde il posto di lavoro, avrà una tutela finita la Cig ordinaria e straordinaria che dura un certo numero di anni. Se dura uno, due o tre anni è diverso. Queste erano le simulazioni fatte da un paio di centri studi, ma credo siano fondate. "E' ancora molto presto, siamo in una discussione di tipo generale. Questi elementi devono essere tutti ponderati ed erano alla base della prima simulazione del Jobs Act. Questi erano i numeri che emergevano".
Zedde
Riforma Fiscale, governo verso un aumento delle tasse sulle sigarette
Il Decreto legislativo sul riordino della tassazione su tabacchi ed e-cig, che dovrebbe andare in Cdm il 10 luglio, prevede un incremento delle accise sui tabacchi che si aggirerebbe sui 20 centesimi per le fasce alte e 10 per le fasce basse. Più soft l'intervento sulle e-cig, che dovrebbero avere uno 'sconto'. Kamsin Se confermato il previsto rincaro del prezzo delle sigarette sarà l'ennesimo intervento in materia del Governo certamente non per tutelare la salute pubblica, scoraggiando l’ uso del tabacco. L'obiettivo è quello di tentare di recuperare parte del gettito per le casse dello stato del settore che nel 2013, complice la crisi, si è affievolito.
Non si tratta di un rincaro generico, ma pesato in modo da influire in vario modo tra gli attori del settore. Il rincaro infatti avviene mediante l’ aumento delle accise che sono composte da 2 componenti: una parte fissa ed una parte variabile. La parte fissa varierà dal 7 al 10% e la parte variabile, si incrementerà dal 58,5 al 58,6%: per i fumatori rincaro di 20 centesimi per il tipo Rothmans e 10 centesimi per il tipo Marlboro.
Da quanto previsto i rincari incidono maggiormente sui prodotti di fascia bassa che sarebbero stati “graziati” dalla riduzione dell’ incremento che inizialmente doveva essere di 40 centesimi sulla parte fissa. I produttori di fascia alta sono stati compensati da uno sconto del 60% su un nuovo prodotto in competizione con la sigaretta elettronica. Quest’ultima è molto penalizzata in quanto, anche se la bozza del decreto prevede una riduzione dell’ accisa del 40% rispetto alle sigarette, potrà essere soggetta ad una tassa che raddoppierebbe l’ attuale costo di ricarica.
Zedde
Equitalia riapre la rateazione: c'è tempo fino al 31 luglio per mettersi in regola
I contribuenti che per vari motivi non erano in regola con l’ Istituto per i versamenti al 22 giugno 2013 potranno essere reinseriti in un piano di pagamento che prevede l’ estinzione del proprio debito in 72 rate.
Kamsin Termini riaperti per pagare a rate i debiti con il fisco. I contribuenti hanno tempo fino al 31 luglio per scegliere di pagare a rate il proprio debito con il fisco utilizzando la possibilità prevista dal decreto Irpef dello scorso aprile. Provvedimento che ha riammesso alla rateazione i contribuenti che avevano perso il diritto alla dilazione, non risultando in regola con i versamenti alla data del 22 giugno 2013. Allora erano state introdotte con il cosiddetto decreto del fare nuove regole più favorevoli, ma con l'effetto di mettere fuori gioco appunto chi per vari motivi si era ritrovato in ritardo.
Con il decreto irpef invece, raccogliendo un'indicazione avanzata dalla stessa Equitalia, le porte sono state riaperte. Bisognerà però presentare la domanda appunto entro fine mese per sfruttare un pagamento frazionato fino ad un massimo di 72 rate (sei anni).
Ci sono però alcune limitazioni rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile, e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive, invece che otto come previsto per chi ha potuto optare per questo regime entrando dalla porta principale.
Il provvedimento interessa 2,3 milioni di cartelle per un importo di oltre 25 miliardi di euro.
Zedde

