Le platee dei lavoratori destinatari delle tutela previdenziale contro la tubercolosi.

Le prestazioni Antitubercolari

 

Le indennità antitubercolari, com'è noto, sono tutele previdenziali di natura economica corrisposte dallo Stato ai soggetti affetti dalla tubercolosi, una vera e propria piaga sociale sino agli inizi del secolo scorso. Dal punto di vista soggettivo le prestazioni antitubercolari sono attribuite ai lavoratori dipendenti del settore privato, ad alcuni dipendenti pubblici nonchè ai pensionati o titolari di rendite Inail ed ai loro familiari (coniuge, figli, fratelli, sorelle, genitori ed assimilati) affetti da tubercolosi. Il diritto alle prestazioni antitubercolari sorge, per quanto riguarda i lavoratori, a condizione che l'assicurato possa far valere almeno un anno di contribuzione IVS nell'arco dell'intera vita lavorativa (tale versamento può essere integrato, peraltro, anche attraverso il principio di automaticità delle prestazioni). 

Destinatari

Le indennità antitubercolari spettano a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato compresi i lavoratori con contratto di somministrazione di lavoro - appalto - distacco - lavoro intermittente - lavoro ripartito - lavoro a tempo parziale - contratto di inserimento; i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne; i coloni e mezzadri; detenuti lavoratori curati nei sanatori giudiziari; i lavoratori domestici (colf e badanti) nonchè i religiosi e religiose in servizio retribuito presso datori di lavoro privati

L'assicurazione contro la tubercolosi è stata estesa nel tempo anche ai dipendenti pubblici che prestano la propria opera presso i sanatori, gli ospedali civili e psichiatrici, cliniche, consorzi antitubercolari ed ogni altra istituzione pubblica sanitaria; i maestri delle scuole elementari statali; i direttori didattici e assistenti di ruolo di scuola materna statale; il personale non di ruolo assunto per un periodo inferiore a un anno; i dipendenti delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; il personale assunto a tempo determinato; il personale dipendente INAIL ed ENAOLI; il personale supplente, docente e non docente con incarico annuale; i dipendenti da comunità montane ed altri enti non elencati nell’articolo 38 del R.D.L. 4 ottobre 1935, n. 1827; il personale delle IPAB. Altri soggetti aventi diritto alle tutele previdenziali contro la tubercolosi sono i pensionati e i titolari di rendita Inail, per se stessi e per i componenti della propria famiglia (con la sola esclusione dei titolari di pensione da lavoro autonomo e i titolari di assegno sociale).

Nono sono oggetto della tutela previdenziale, invece, i lavoratori autonomi come i coltivatori diretti, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti e i religiosi e le religiose in servizio presso enti ecclesiastici, associazioni e case di cura religiose. Salvo ovviamente tali soggetti concorrano come familiari dell'avente diritto (lavoratore dipendente o pensionato).

Familiari 

Il diritto, laddove sussiste, si estende infatti anche ai familiari ammalati di tubercolosi degli assicurati, ovvero: a) il coniuge (o la persona dello stesso sesso unita civilmente) senza alcuna limitazione di età e di convivenza; b) i figli, gli affiliati, i minori regolarmente affidati, i figli nati dal precedente matrimonio del coniuge, fino al 21°  anno di età, senza obbligo di vivenza a carico; c) i figli non oltre il 26° anno di età se iscritti all’Università o istituti universitari, Conservatori di musica ed Accademie di belle arti, atenei ecclesiastici per studi superiori che non abbiano già conseguito una laurea o diploma equivalente e a carico dell'assicurato; d) i figli di cui al punto precedente permanentemente inabili al lavoro senza limiti di età e senza obbligo di vivenza a carico; e) i fratelli, le sorelle a carico fino al 21° anno di età e comunque non oltre il 26° anno se studenti universitari; f) i fratelli, le sorelle a carico a prescindere dall'età, se permanentemente inabili; g) i genitori e gli equiparati, il patrigno e la matrigna, le persone alle quali il capo famiglia fu affidato come esposto, tutti viventi a carico, purché abbiano superato i 60 anni di età per l’uomo ed i 55 anni per la donna. I limiti di età, ove ricorrano, si considerano al momento del verificarsi dell'evento.

Le prestazioni 

Quattro le prestazioni riconosciute ai soggetti sopra indicati: 1) l'indennità giornaliera, erogata durante il periodo delle cure, qualora l'interessato non abbia diritto alla retribuzione completa; 2) l'indennità post sanatoriale, pagata alla fine del ricovero o della cura ambulatoriale, che abbiano avuto una durata non inferiore a sessanta giorni, per non meno di due anni. Tale indennità non è cumulabile con l'indennità giornaliera di ricovero appena descritta; 3) l'assegno di cura o di sostentamento, di durata biennale, per gli assistiti la cui capacità di guadagno in occupazioni confacenti alle loro attitudini, sia ridotta a meno della metà per effetto o in relazione alla malattia tubercolare e che non percepiscano una normale retribuzione continuativa ed a tempo pieno; tale assegno è rinnovabile di biennio in biennio, senza limiti temporali, in presenza dei predetti requisiti; 4) l'assegno natalizio, infine, qualora l'assistito fruisca di prestazione antitubercolare, sanitaria o economica, anche per un solo giorno, nel mese di dicembre. Tale prestazione, originariamente prevista in una una somma fissa, è stato rideterminato dall'articolo 7 della legge 88/1987 in misura pari a trenta giorni del trattamento economico previdenziale più favorevole erogato all'avente diritto nel corso di tale mese. 

Riflessi pensionistici

Da segnalare che, nei periodi di titolarità del trattamento economico di cui si tratta i soggetti interessati hanno diritto agli assegni familiari e ai contributi figurativi utili per il diritto e la misura della pensione. Per quanto riguarda l'erogazione delle prestazioni appare utile ricordare che in base alla legge 88/1987 i datori di lavoro sono tenuti ad anticipare, per conto dell'Istituto assicuratore, le indennità tubercolari ai propri dipendenti, in analogia a quanto avviene per le prestazioni economiche di malattia comune. Per la relativa procedura di conguaglio effettuata attraverso la denuncia contributiva mensile, occorre che le aziende coinvolte espongano l'importo delle indennità giornaliere erogate nel rigo appositamente prefigurato del modello Uniemens. La domanda per tali prestazioni si presenta per via telematica all'Inps. 

Soggetti esclusi

Vale la pena ricordare che per i cittadini colpiti da tubercolosi non rientranti nelle categorie sopra menzionate oppure privi del requisito assicurativo previsto (un anno di contribuzione IVS), il cui reddito familiare sia inferiore al minimo imponibile ai fini dell'Irpef, le prestazioni sopra descritte vengono riconosciute a titolo assistenziale dal Servizio Sanitario Nazionale al quale va presentata la relativa domanda (art. 5 della legge 1088/1970).

Documenti: Circolare Inps 7/2017; Circolare Inps 112/2017

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