Pensioni, Aggiornato il certificato ObisM. Ecco le novità del 2022

Martedì, 05 Aprile 2022
I chiarimenti in un documento dell'Inps. Il modello è stato aggiornato al 2022 tenendo conto delle nuove fasce di perequazione delle pensioni, di una inflazione pari all'1,7%, della riforma Irpef e della riforma dei sostegni alle famiglie con figli.

Aggiornato il certificato di pensione ObisM per i titolari di pensioni Inps. Lo rende noto l'Inps nel messaggio n. 1494/2022 in cui spiega che il noto modello è stato aggiornato alle novità vigenti nel 2022 tra cui, in particolare, una rivalutazione dell'1,7% (rispetto all'1,6% applicato ad inizio anno), le nuove aliquote e detrazioni per reddito ed il superamento dei trattamenti di famiglia e delle detrazioni per i figli a carico di età inferiore a 21 anni.

Certificato ObisM

È una sigla che risale agli anni ’70 del secolo scorso, quando i processi automatici di elaborazione dei dati e di stampa dei risultati venivano indicati con il nuovo termine “meccanizzazione”. In questo caso, “O” sta per “organizzazione” e “M”, appunto, per “meccanizzazione”.

Nel certificato di pensione è contenuta la maggior parte delle informazioni indispensabili per il controllo dell’importo della pensione in pagamento: i dati anagrafici del titolare, il tipo, la categoria e la decorrenza della pensione o delle pensioni, la gestione che le ha in carico, i dati fiscali, quelli relativi alle prestazioni accessorie legate al reddito, l’organizzazione sindacale cui eventualmente il pensionato corrisponda la quota di iscrizione, eventuali trattenute, cessioni del quinto, ecc.. Vengono, inoltre, esposti gli avvisi in merito all'incumulabilità del trattamento con altri redditi da lavoro (es. quota 100, precoci) e l'eventuale somma aggiuntiva, qualora corrisposta per l'anno corrente. Sotto, un esempio del certificato.

I dati relativi agli importi in pagamento sono organizzati in tre colonne: la prima riguarda la mensilità di gennaio, la seconda quella di dicembre e la terza la tredicesima; sono i mesi in corrispondenza dei quali è previsto che l’importo netto di pensione cambi, nella grande maggioranza dei casi, per effetto della cessazione del prelievo per addizionali locali (dicembre) e a causa del conguaglio fiscale che grava sull’ultima mensilità in pagamento (tredicesima).

Negli altri casi, cioè nei mesi da febbraio a novembre, si presuppone che l’importo rimanga uguale a quello di gennaio. In realtà, per i residenti nei Comuni che hanno istituito l’addizionale all’Irpef, l’importo delle rate da marzo a novembre è inferiore a quello di gennaio e febbraio perché, oltre le rate a saldo, in questi mesi si applica a titolo di acconto anche la ritenuta del 30% dell’addizionale comunale dovuta per l’anno in corso.

Quando non viene emesso

Il documento è disponibile tra i servizi online al cittadino nel sito Inps accessibili agli utenti in possesso di SPID, CIE e CNS. Non viene emesso quando le prestazioni corrisposte non variano annualmente per specifiche disposizioni di legge. Si tratta, in particolare, dell'Ape sociale e degli assegni di accompagnamento alla pensione (isopensione, indennità prevista nel contratto di espansione, assegni straordinari di sostegno al reddito). L’unica eccezione è rappresentata dall’indennizzo commercianti, che viene corrisposto annualmente in misura pari al trattamento minimo e viene conseguentemente rivalutato.

Aggiornato al 2022

L'Inps spiega che il certificato ObisM 2022 tiene conto delle numerose novità in vigore da quest'anno. In particolare i trattamenti esposti sono stati rivalutati in misura pari all'1,7% rispetto all'anno precedente (con le nuove fasce di perequazione); sono state applicate le nuove aliquote Irpef e detrazioni per reddito da pensione; infine, dalla rata di marzo 2022, non compariranno più le detrazioni per i figli a carico di età inferiore a 21 anni e i trattamenti di famiglia perché abrogate con la riforma del cd. assegno unico. Per dare evidenza a tali novità sono state create delle apposite avvertenze nel corpo del testo del certificato di pensione.

Anche in corso d'anno

Tenuto conto che, a decorrere dal 2021, il certificato di pensione, a seguito delle implementazioni effettuate, è messo a disposizione in modalità dinamica, le informazioni rese sono allineate ai dati aggiornati alla data della richiesta. Pertanto, sarà possibile ottenerlo anche per le prestazioni liquidate in corso d’anno e verrà aggiornato in base alle informazioni disponibili in archivio alla data di richiesta del certificato stesso.

Documenti: Messaggio Inps 1494/2022

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