Riforma Pensioni, Di Maio punta al blocco della speranza di vita

Vittorio Spinelli Martedì, 23 Ottobre 2018
L'esecutivo avrebbe al vaglio l'ipotesi di bloccare il prossimo scatto di cinque mesi per la pensione anticipata di uomini e donne che scatterebbe dal 2019.
L'esecutivo sarebbe pronto ad inserire nella Legge di Bilancio il blocco degli adeguamenti dell'età pensionabile alla speranza di vita. L'ipotesi arriva direttamente tramite un comunicato diffuso ieri dal Ministero del Lavoro.  Il ministro Di Maio - si legge nella nota del ministero del Lavoro - «ha incontrato le associazioni che rappresentano i lavoratori lasciati senza tutele dalla riforma Fornero con una lunga storia contributiva. Ha ascoltato le istanze e le difficoltà dei cosiddetti "quota 41 anni" e ha dato mandato ai suoi tecnici di lavorare ad una soluzione da portare in legge di bilancio partendo anche da un'ipotesi di sterilizzazione dell'aspettativa di vita».

L'ipotesi allo studio dell'esecutivo sarebbe quella di fermare o sospendere il prossimo adeguamento alla speranza di vita dei requisiti per la pensione anticipata. I lavoratori con lunghe carriere contributive farebbero così salvo il prossimo scatto di cinque mesi e potrebbero continuare a guadagnare l'uscita con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) a prescindere dall'età anagrafica. Si tratterebbe, in definitiva, di una misura tampone in favore di queste platee di persone a cui la maggioranza aveva promesso l'uscita a 41 anni di contributi durante la campagna elettorale ma che - è ormai palese - non sarà nella legge di bilancio per il 2019 per questioni di coperture economiche.

Il beneficio si estenderebbe anche ai precoci - cioè ai soggetti con almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età -  che dallo scorso 1° maggio 2017 possono accedere alla pensione anticipata con il requisito contributivo ridotto a 41 anni se si riconoscono nei cinque profili di tutela già noti (disoccupati, caregivers, invalidi e addetti a mansioni gravose o usuranti). Più difficile, invece, l'estensione del blocco della speranza di vita anche ai requisiti per la pensione di vecchiaia: il prossimo anno è certo che scatterà il prossimo adeguamento che porterà i requisiti anagrafici a 67 anni dai 66 anni e 7 mesi attuali.

Insomma il pacchetto delle misure attese nella legge di bilancio si irrobustisce giorno dopo giorno: dopo la quota 100 con la combinazione 62 anni e 38 anni di contributi (che dovrebbe prendere forma con la reintroduzione del divieto di cumulo reddito da lavoro/pensione per incentivare il ricambio generazionale nelle imprese), la proroga dell'opzione donna, il taglio alle pensioni d'oro, la pensione di cittadinanza di importo pari a 780 euro al mese l'esecutivo ha aperto alla proroga dell'ape sociale oltre il 2018, ad una nona salvaguardia pensionistica e, per l'appunto, una revisione del meccanismo degli adeguamenti automatici alla speranza di vita.

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