Pensioni

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Si avvia a conclusione il processo di integrazione di Inps, Inpdap e Enpals, grazie al quale l’Istituto assume il ruolo di unico gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni a sostegno al reddito e di molte prestazioni a carattere assistenziale. Kamsin L'Inps ha infatti nel primo semestre 2014 esteso il processo di sperimentazione integrata del modello organizzativo di Direzione provinciale integrata a tutte le direzioni provinciali.

Ad oggi, secondo una nota diffusa dall'istituto risultano ancora da integrare soltanto le strutture delle tre aree metropolitane di Milano, Napoli e Torino, e le sedi provinciali di Monza e Fermo. Per quanto riguarda, invece, le Direzioni regionali, restano da integrare soltanto cinque di queste. Nell’ambito del programma di razionalizzazione logistica, sui 162 interventi individuati sull’intero territorio nazionale ne sono stati avviati 142, di cui 113 completamente realizzati. Infine, è stata rideterminata la dotazione organica di tutto il personale.

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Ultimissime ore  per essere inseriti negli elenchi relativi alla quinta salvaguardia.

Le domande devono pervenire entro il 16 Giugno e devono essere inviate alla Dtl ( Direzione territoriale del lavoro) o all’ Inps. Kamsin Qui il software di Pensioni Oggi per verificare il rispetto dei requisiti per l'accesso alla salvagardia. Si rammenta che le categorie interessate sono le seguenti:

a) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011 i quali possano far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attivita', non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (900 posti disponibili);

b) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (400 posti disponibili);

c) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (500 posti disponibili);

d) i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato per risoluzione unilaterale, nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (5.200 posti disponibili);

e) i lavoratori collocati in mobilita' ordinaria alla data del 4 dicembre 2011 e autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione successivamente alla predetta data, che, entro sei mesi dalla fine del periodo di fruizione dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, perfezionino, mediante il versamento di contributi volontari, i requisiti vigenti alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011 (1.000 posti disponibili);

f) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011, ancorche' al 6 dicembre 2011 non abbiano un contributo volontario accreditato o accreditabile alla predetta data, a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attivita' lavorativa nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attivita' lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (9.000 posti disponibili).

I lavoratori delle categorie a, e, f presentano istanza di accesso all'Inps; alla direzione territoriale del lavoro i lavoratori delle categorie b, c e d. Per i lavoratori di cui alle lettere b) e c), la cui istanza e' corredata dall'accordo che ha dato luogo alla cessazione del rapporto di lavoro:
1 ) nel caso in cui si tratti di soggetti cessati in ragione di accordi ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro innanzi alla quale detti accordi sono stati sottoscritti;
2) in tutti gli altri casi, l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore cessato.

Per i lavoratori di cui alla lettera d) l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore.

I lavoratori di cui alle lettere b), c) e d) conseguono inoltre il beneficio a condizione che la data di cessazione del rapporto di lavoro risulti da elementi certi e oggettivi quali le comunicazioni obbligatorie ai soggetti competenti sulla base delle vigenti disposizioni normative e regolamentari.

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Stop al trattenimento in servizio dal 31 ottobre 2014 oltre l'età della pensione, misura che, secondo il governo, porterà all'ingresso di 15mila giovani nelle strutture pubbliche.Kamsin Mobilità obbligatoria entro 50 chilometri per gli statali. Taglio del 10% della bolletta elettrica per le Pmi; riduzione del 50% del diritto camerale a carico delle imprese e bonus per gli investimenti in macchinari. Modulo unico per tutti i Comuni per la Scia e per il permesso di costruire. Sono questi i punti fermi del decreto legge su crescita e semplificazioni che è stato emanato ieri dal Consiglio dei ministri. Il decreto è accompagnato da un altro in materia di agricoltura e ambiente e al disegno di legge delega sulla Riforma della Pubblica Amministrazione.

Poche quindi le norme che interesseranno immediatamente le pensioni. Nel decreto si prevede infatti la rapida entrata in vigore solo dell'abrogazione del trattenimento in servizio cioè la possibilità di rimanere al lavoro anche dopo aver raggiunto l'età della pensione. Chi ha scelto questa strada dovrà lasciare il posto al massimo entro la fine di ottobre di quest'anno, secondo il provvedimento del governo. Attualmente invece la proroga può durare due anni, addirittura cinque per i magistrati che possono così lavorare fino a 75 anni; il governo però ha dovuto concedere loro piu' tempo per l'allineamento: i magistrati potranno infatti restare in servizio fino alla fine del 2015, anche se non potranno più ricorrere all'aspettativa per ricoprire incarichi da dirigente. Il decreto facilita le entrate dei più giovani, allentando gradualmente il tum over. Quest'anno il rapporto è al 20%, un'assunzione ogni cinque uscite. Salirà fino all'80% nel 2017, considerando non più il numero delle persone ma l'ammontare degli stipendi. Confermata la mobilità obbligatoria entro i 50 chilometri. I criteri dovranno essere stabiliti entro 2 mesi con i sindacati, altrimenti provvederà il governo. Ci sarà poi piu' spazio al demansionamento per gli addetti pubblici in caso di necessità.

Delusione per coloro che si attendevano una rapida modifica dell'età pensionabile. Almeno nell'immediato non cambierà nulla. Una misura in tal senso tuttavia potrebbe essere contenuta nel disegno di legge delega, con tempi quindi molto piu' lunghi per la sua approvazione o nel disegno di legge in materia pensionistica che sarà in discussione il prossimo 23 Giugno alla Camera (Disegno di legge Ac 224). Bocciata l'idea dei veri e propri prepensionamenti fonti vicine all'esecutivo rilanciano la volontà di consentire l'uscita anticipata dal lavoro ma a patto di accettare un assegno calcolato con il sistema contributivo. Rispetto ai 66 anni e tre mesi attuali sarebbe possibile lasciare a 57 anni con 35 di contributi ma con un assegno piu' basso. Una possibilità che interesserebbe uomini e donne estendendo di fatto sino al 2018 una regola, l'opzione donna, che oggi riguarda solo le lavoratrici. Si introdurrebbe così un elemento di flessibilità generale nella riforma del 2011.

Ulteriori conferme in tal senso potranno però arrivare solo quando all'inizio della settimana prosssima sarà disponibile il testo della disegno di legge delega che attualmente è ancora in fase di predisposizione dal Cdm.

Nel disegno di legge delega c'è inoltre la possibilità di scegliere il part time negli ultimi cinque anni di lavoro: orario e stipendio dimezzati ma con la garanzia di avere la stessa pensione di chi continua a lavorare a tempo pieno fino a fine della carriera.

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Per prestazione effettiva di lavoro si intendono l’insieme di tutti i periodi effettivamente lavorati, includendo nel concetto solo gli istituti esplicitamente citati nell'articolo 6,comma 2-quater del Dl 216/2011. Kamsin A questi debbono peraltro essere aggiunte le ferie, in quanto istituto a fruizione obbligatoria per il lavoratore che rappresenta pertanto un’eccezione rispetto al principio generale.

E' quanto ha precisato il messaggio Inps 5280/2014 pubblicato ieri sul sito internet dell'istituto di previdenza; il documento ha in pratica avvalorato l'interpretazione restrittiva circa i periodi di contribuzioni utili ad escludere l'applicazione della penalizzazione prevista dall'articolo 6, comma 2-quater del Dl 216/2011. La norma ha "sterilizzato" in via temporanea sino al 31 Dicembre 2017 la decurtazione in favore di coloro che accedono alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età a condizione però che tutta la contribuzione derivasse da prestazione effettiva di lavoro per l'appunto.

L'Inps che richiama le precisazioni fornite dal Ministero del Lavoro e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ricorda che rimangono esclusi dal concetto giuridico di prestazione effettiva utilizzato dalla norma in esame i periodi che si collocano al di fuori del rapporto di lavoro (in quanto la disposizione fa espresso riferimento ai periodi di astensione, la quale presuppone l’esistenza del rapporto lavorativo), nonché i periodi di anzianità maturati in virtù di norme speciali che accordano particolari benefici. "Sembrano comunque esclusi – sempre dal concetto giuridico di prestazione effettiva di lavoro - tutti quei periodi inerenti la fruizione di istituti facoltativi  per il dipendente non espressamente menzionati (come il congedo per matrimonio, il congedo per cure termali, l’astensione dal lavoro per giorni di sciopero, ecc.), che comunque risultano valevoli per il calcolo dell’anzianità contributiva ai fini del raggiungimento dei requisiti per il conseguimento del diritto a pensione”.

Esclusi quindi dal beneficio inoltre i periodi di anzianità maturati in virtù di norme speciali che accordano particolari benefici  in favore dei lavoratori invalidi e soggetti esposti all'amianto. Ne consegue che le maggiorazioni dell’anzianità contributiva  prevista a favore delle vittime del terrorismo e loro familiari anche superstiti, ai lavoratori non vedenti, ai lavoratori riconosciuti invalidi superiore al 74%, ai lavoratori esposti all’amianto ecc., avranno l’applicazione della decurtazione sulla pensione anticipata.

Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il disco verde al disegno di legge delega per la riforma della Pubblica amministrazione. {div class:article-banner-left}{/div} Il Consiglio dei ministri ha anche varato con un decreto legge le nomine dell'Autorità anticorruzione e anche tre decreti legge, uno legato all'ambiente, uno all'agricoltura e un terzo relativo alle misure per la competitività, scuola e la semplificazione. Mentre slitta a fine giugno la riforma del Welfare e della Giustizia.

In attesa di conoscere le misure contenute nel provvedimento il Premier ha confermato che il Ddl contiene 44 punti. "E' un Ddl delega buono" ha dichiarato il premier. "Ci sono norme su ricambio generazionale, che permettono di creare 15 mila posti con la modifica dell'istituto del trattenimento in servizio», ha aggiunto Renzi. Tra i provvedimenti, gli avvocati dello Stato vedranno ridotti i propri compensi con un calo dal 75% al 10% del premio per le liti. Sono stati eliminati anche i diritti di rogito dei segretari comunali. Poi, taglio del 10 per cento sulle bollette per le piccole e medie imprese e risparmio fiscale per le pmi di due miliardi di euro.

Cambiano poi le modalità di trasferimento nella P.A. «Ora, anche senza nulla osta dell'amministrazione che ti deve cedere, se tu vuoi andare in un'amministrazione che ha una carenza d'organico maggiore, puoi andare lo stesso», ha sottolineato il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia. Il tutto mentre la mobilità diventa obbligatoria entro i 50 chilometri. Precisazioni sono poi arrivate sui 15 mila posti di lavoro promessi da Renzi. La strada scelta infatti è quella di cancellare «la norma che consente di rimanere oltre l'età della pensione». «Non sono prepensionamenti - ha sottolineato il ministro per la P.A. - sono post pensionamenti. Diciamo: se arrivi all'età della pensione, vai in pensione. E se sei in pensione non puoi lavorare per la P.A.».

Il premier non ha invece parlato circa la possibile estensione dell'opzione donna, ipotesi circolata nella bozze al testo di riforma nella giornata odierna. Sul punto si attende di conoscere il testo del disegno di legge delega, domani. Probabile però che le norme in questione vengano trasferite nel provvedimento sugli esodati che sarà discusso dal prossimo 23 Giugno alla Camera dei Deputati.

Ancore poche ore prima di sapere le decisioni definitive del Consiglio dei ministri in materia pensionistica. {div class:article-banner-left}{/div}

Dopo la smentita di ieri del ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia sull'introduzione dei prepensionamenti per i lavoratori del pubblico impiego cresce dunque l'attesa in vista del Cdm che si terrà alle 17. Secondo il documento presentato ieri dalla Madia ai sindacati e anticipato dal quotidiano "Il Messaggero" tutto il pacchetto sulla previdenza sarebbe contenuto nell’articolo 4 della bozza del disegno di legge delega. Il provvedimento prevederebbe l'estensione del regime sperimentale donna, attualmente disciplinato dall'articolo 1, comma 9 della legge 243/04, in favore di tutti i lavoratori, pubblici e privati. Si potrà pertanto andare in pensione a 57 anni con 35 di contributi per i lavoratori dipendenti e a 58 anni sempre con 35 di contributi per gli autonomi sino al 2018. L’assegno in questo caso sarà interamente calcolato con il metodo «contributivo», ossia in base ai contributi versati con una perdita che, com'è noto, può superare anche i 30% di quanto il lavoratore avrebbe percepito con il calcolo tradizionale.

Per gli statali ci sarà anche un’altra possibilità di pensionamento anticipato. Potrebbe essere estesa loro la norma contenuta nell'articolo 24, comma 15-bis del dl 201/2011 che consente di attenuare - attualmente solo per i lavoratori del settore privato - i rigidi requisiti della Fornero. Anche gli statali che abbiano raggiunto la vecchia quota 96 entro il 31.12.2012  potranno lasciare a 64 anni invece dei 66 anni e 3 mesi. Le lavoratrici potranno andare in pensione a 64 anni qualora abbiano maturato entro il 31 dicembre 2012 un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e alla medesima data avessero un’età di almeno 60 anni.

La mobilità obbligatoria inoltre non sarà tra sedi fino a 100 chilometri ma a una distanza minore come indicato ieri dalla Madia. Confermata invece l'abolizione dei trattenimenti in servizio per chi è ancora in ufficio oltre l'età pensionabile anche se si lavora ancora sui tempi di rispetto dei contratti in corso. Mentre l'incentivo della contribuzione piena al part-time al 50% per i dipendenti che si trovano a 5 anni dai requisiti di pensionamento dovrebbe arrivare con il disegno di legge delega di riforma della Pa.

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