Fisco
L'Inps erogherà il bonus degli 80 euro da Luglio
L'Inps ha avviato l'erogazione del bonus degli 80 euro previsto dal decreto Irpef approvato lo scorso maggio dal governo Renzi. E' quanto ha comunicato l'istituto con il messaggio 5528/2014. Kamsin Che specifica che il bonus sarà erogato a partire dalla mensilità di luglio e riguarderà anche i destinatari degli assegni straordinari erogati dai fondi di solidarietà del settore dei tributi erariali, delle Ferrovie dello stato, degli ex Monopoli e degli analoghi fondi del settore assicurativo, le prestazioni di accompagnamento alla pensione in favore di lavoratori anziani e le pensioni integrative qualificate. L'istituto avverte "che la piattaforma fiscale ha elaborato le informazioni relative ai redditi erogati dall’INPS a ciascun soggetto verificando il diritto al bonus ed lo ha quantificato, se spettante."
Con il messaggio l'Inps precisa anche di aver completato la ricostituzione delle pensioni con conguagli fiscali, ricalcolo della pensione a soggetti già titolari di pensione, liquidazione a coniuge, cessazioni di familiari per decesso ed altre categorie. Il relativo conguaglio a credito o a debito sarà portato a conoscenza degli interessati con idonea comunicazione.
Nello specifico l’attività di ricostituzione è stata svolta a livello centrale ed ha riguardato le seguenti pensioni: a) le pensioni con conguagli fiscali; b) le pensioni confermate a seguito di revisione sanitaria; c) le pensioni individuate come “ricostituzioni d’ufficio” per particolari situazioni che ne comportano il ricalcolo (nuova liquidazione di pensione INPS a soggetti già titolari di pensione, nuova liquidazione di pensione INPS a coniuge di un soggetto titolare di pensione, cessazioni di familiari per decesso); d) le pensioni interessate dalla corresponsione della cosiddetta 4.a mensilità; e) le prestazioni assistenziali per le quali sono pervenute le dichiarazioni di ricovero relative all’anno 2013.
Zedde
Imu: entro il 30 giugno va fatta la dichiarazione per le agevolazioni
Il 30 Giugno scade la possibilità di presentare le denunce che concedono ad una cerchia di interessati le agevolazioni sull’ Imu. Rientrano in quest'ambito le imprese che costruiscono fabbricati destinati alla vendita e gli enti non profit. Kamsin Entrambe le categorie debbono presentare una dichiarazione in cui vengano posti in luce i requisiti ed elencati gli immobili che hanno diritto ai benefici, indicando i relativi identificativi catastali.
Si ricorda infatti le imprese che costruiscono fabbricati destinati alla vendita non sono tenuti al pagamento dell’ Imu purchè gli immobili non siano locati come previsto dall’ Art. 2 del decreto legge 102 del 2013, convertito in legge n.124 del 2013.
Anche gli enti non profit debbono presentare l’elenco degli immobili (per il quale non è stato ancora approvato un apposito modello) per i quali l’ Imu è dovuta o meno secondo la destinazione dell’ immobile.
Chiamati ad effettuare la dichiarazione per l’ agevolazione dell’ Imu sulla prima casa anche i militari, vigili del fuoco e i dipendenti delle forze di polizia per gli immobili da loro posseduti. Il decreto 102/2013 li ha assimilati all'abitazione principale indipendentemente dal luogo in cui essi risiedono o dimorano.
Zedde
730 precompilato, per le detrazioni servirà l'intervento del contribuente
L'impegno per la precompilazione completa del Modello 730 rappresenta una promessa ardua da mantenere da parte del Governo. Kamsin Il Mod. 730 da presentare il prossimo anno conterrà alcune informazioni prestampate direttamente dalla Pa atte a facilitare la sua compilazione. E' senz'altro una iniziativa di grande spessore che inizialmente permetterà l' inserimento automatico nei vari riquadri del modello dei dati contenuti nel Cud rilasciato dai datori di lavoro, salari, ritenute e toglieranno qualche pensiero alla maggior parte dei contribuenti.
Nulla toglie al governo il merito di una prima semplificazione del 730, ma è certo che, almeno per il prossimo anno, sarà necessario che il contribuente intervenga per completare interamente la dichiarazione.
L' Amministrazione finanziaria infatti, non potrà ancora precompilare alcune spese che permettono detrazioni. Sarà quindi opera del contribuente inserire nei vari quadri quanto necessario per ottenere le detrazioni relative alle spese sanitarie, gli interessi sui mutui prima casa, premi su assicurazioni vita, contributi per pensioni integrative etc. Queste detrazioni, nel loro complesso, interessano la quasi totalità di coloro che hanno reddito proveniente da lavoro dipendente o pensionistico e pertanto in questa prima tornata il numero delle dichiarazioni che possono essere "girate" senza integrazioni sarà molto esiguo.
Per una precompilazione più completa occorre reperire le informazioni per le proprie banche dati. L'amministrazione finanziaria ha posto le basi per i passi necessari: già nella dichiarazione relativa al 2015 potranno comparire le spese sanitarie in base ad un chip inserito nella tessera sanitaria di ognuno che permette di individuare le spese mediche fatte in farmacie, ospedali, visite mediche, etc. Altre informazioni che arriccheranno i database dovranno essere inviate alla amministrazione entro il prossimo 28 febbraio da banche, assicurazioni ed enti previdenziali.
Ma il reperimento dei dati che attualmente richiede il 730 appare ancora complesso. Infatti se le spese possono essere trovate in varie fonti, gli introiti che debbono essere aggiunti al proprio reddito non appaiono prontamente disponibili. Si pensi ad esempio ai canoni sugli immobili affittati o meno per i quali bisogna seguire (ed aggiornare) i dati di locazione.
Certamente la soluzione non interesserà tutti coloro che presentano la dichiarazione dei redditi, in quanto saranno costretti ad utilizzare il Modello Unico, ma con il progetto sono state poste le basi per un Fisco più semplice per un gran numero di interessati.
Zedde
Imu e Tasi, arriva la sanatoria per i contribuenti
Non si applicheranno sanzioni e interessi per insufficiente o mancato pagamento di Imu e Tasi dello scorso 16 Giugno. E' quanto ha stabilito la risoluzione 1/DF del 23 Giugno 2014 del Dipartimento delle Finanze. Kamsin Il provvedimento si basa sul principio della buona fede e della collaborazione tra fisco e contribuente che all' Art. 10 della legge 27 Luglio 2000 espressamente prevede di non irrorare sanzioni né interessi moratori quando il comportamento di quest’ultimo è direttamente connesso a ritardi, omissioni o errori dell’ Amministrazione che determinano condizioni di incertezza nell’ ambito della applicazione della norma tributaria.
L’ incertezza sulla determinazione della data di versamento della prima rata della Tasi e la stretta interdipendenza con l’ istituto dell’ Imu hanno influito sulla decisione dell’ Amministrazione per estendere anche a questo ultimo tributo l’esenzione delle sanzioni ed interessi.
Particolari le condizioni, sempre di incertezza, per gli immobili degli Enti non commerciali che il 16 giugno scorso avrebbero dovuto versare il saldo Imu 2013 e la prima rata dell’ Imu e della Tasi 2014. Per questi Enti non è stato ancora redatto il modello di dichiarazione previsto dall’ art 6 del regolamento 19 Novembre 2012 N. 200 (presentazione dichiarazione immobili soggetti e non soggetti a Imu).
Il Mef, in definitiva, rispondendo alle richieste formulate da vari comuni in merito alle possibili sanzioni da applicare considera valide le condizioni dell’ Art. 10 della legge 27 e offre un suggerimento di non irrorare sanzioni e interessi se i pagamenti verranno effettuati entro un mese dal 16 giugno (o dalla pubblicazione del modello di dichiarazione Imu per gli enti non commerciali).
Zedde
Dipendenti e pensionati, arriva il 730 precompilato
Il Consiglio dei ministri di Venerdì scorso ha dato il disco verde ai primi due decreti previsti dalla legge delega di revisione del sistema tributario che nei prossimi giorni saranno all'esame alle Camere per i relativi pareri. I testi poi torneranno poi al Consiglio dei ministri prima di ottenere il via libera definitivo. Kamsin La misura principale che è stata confermata da Renzi è l'invio a casa di oltre 30 milioni i lavoratori dipendenti e pensionati della dichiarazione dei redditi già compilata dall'amministrazione finanziaria.
Il modello arriverà entro il prossimo il 15 aprile direttamente a casa dagli italiani e conterrà i dati anagrafici, quelli sui beni immobili, quelli sui versamenti effettuati l'anno precedente, i dati comunicati da sostituti d'imposta sui redditi e sulle pensioni. Per la sua elaborazione, l'Agenzia delle entrate utilizzerà le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell'anno precedente e i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi, come banche, assicurazioni ed enti previdenziali, e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d'imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi da pensione e ai redditi diversi (si pensi ad esempio ai compensi per attività occasionali di lavoro autonomo).
Il contribuente potra' accettare o modificare la dichiarazione inserendo eventualmente ulteriori dati che potrebbero essere stati omessi dalle Entrate. Il Fisco comunque dovrebbe riuscire a detrarre automaticamente tutti i dati ottenuti da banche assicurazioni e istituti di previdenza come gli interessi di mutui, i contributi per colf e badanti, le polizze vita, i fondi pensione, e dal 2016, anche le spese sanitarie risultanti dalla tessera sanitaria. Con l'accettazione della dichiarazione precompilata ci saranno anche diversi benefici per i contribuenti. Questi infatti avranno diritto ad accedere ad una sorte di "regime premiale" mettendosi al riparo da ulteriori accertamenti fiscali. Inoltre con l'accettazione della compilazione si renderanno definitivi gli eventuali crediti, che non verranno sottoposti a controlli preventivi anche se superiori a 4mila euro, ma saranno direttamente rimborsati.
"E' una grande opera di semplificazione", ha detto Boschi in conferenza stampa al termine del Cdm, sul fisco lo Stato diventa "finalmente amico" dei cittadini. Ad oltre 30 milioni di italiani, ha continuato Boschi, dal 2015 verra' spedito a casa una dichiarazione dei redditi precompilta dallo Stato. Ci sara' la possibilita', ha aggiunto, di fare delle correzioni. Ma se la dichiarazione verra' considerata corretta "si potranno dormire sonni tranquilli: questa opera di semplificazione rendera' la vita piu' facile ai pensionati e ai lavoratori dipendenti".
Zedde
Rimborsi Iva, ecco come cambiano con la Riforma fiscale di Renzi
Saranno snellite le procedure per ottenere i rimborsi Iva. E' quanto prevede l'articolo 14 della bozza di dlgs approvato Venerdì dal Cdm che eleva da 5.000 a 15.000 euro l'entità del rimborso che le imprese potranno ottenere senza alcun adempimento. Kamsin Regole semplificate anche per gli importi che eccedono i 15 mila euro per le quali il decreto richiederà solo un visto di conformità e l'allegazione delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà.
Secondo quanto previsto nel provvedimento se per gli importi fino a 15 mila il credito sarà rimborsato senza alcuna formalità a seguito della presentazione della dichiarazione annuale dell'Iva per quelli di importo superiore sarà sufficiente il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato, o (per le società di capitali soggette a revisione) da parte di colui che esercita il controllo contabile. A condizione tuttavia che il soggetto che richiede il rimborso abbia il patrimonio netto non diminuito di oltre il 40% rispetto alle risultanze contabili dell'ultimo periodo di imposta (il provvedimento precisa che anche la proprietà immobiliare non deve essere ridotta di oltre il 40%, ma tale limite non vale per le imprese immobiliari per le quali la cessione di immobili rientra nella attività propria); che non siano state cedute aziende o rami d'azienda e che ci sia la regolarità nel versamento degli contributi previdenziali ed assicurativi. Si tratta, secondo la bozza del provvedimento di condizioni che possono essere autocertificate.
Nelle altre situazioni continua invece ad essere assistita da garanzia, cioè dalla polizza fideiussoria, la richiesta di rimborso Iva superiore a 15.000 euro. In particolare ciò si verifica laddove il soggetto non sia in grado di rilasciare l'autocertificazione attestante gli indici relativi alla consistenza patrimoniale; da colui che esercita una attività di impresa da meno di due anni (ad eccezione delle start up innovative); da coloro ai quali nel biennio precedente la richiesta di rimborso sono stati notificati avvisi di accertamento o di rettifica da cui risulti una differenza fra gli importi accertati e quelli dichiarati superiore al 10% se gli importi dichiarati non superano 1.150.000 euro (il 5% se gli importi dichiarati sono superiori a 1.150.000 ma entro 1.500.000 e dell'1% oltre il limite di 1,5 milioni). La garanzia deve inoltre essere presente laddove la richiesta di rimborso sia presentata in seguito alla cessazione della attività.
I rimborsi saranno effettuati entro entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione e il decreto precisa che sulle somme rimborsate in ritardo "si applicano gli interessi del 2% decorrenti dal novantesimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione sommando i giorni trascorsi tra la data della richiesta dei documenti e la loro presentazione".
Zedde