Fisco

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Il trattamento pensionistico liquidato a titolo definitivo ai pubblici dipendenti, ivi compresi i dipendenti della scuola, può essere revocato o modificato d'ufficio dall'amministrazione che ha emanato il provvedimento o a domanda dell'interessato non oltre il termine di tre anni dalla data di registrazione del provvedimento stesso o entro sessanta giorni dal rinvenimento di nuovi documenti. Kamsin E' quanto ha indicato la Corte costituzionale con la sentenza n. 208 del 16 luglio 2014 secondo quanto apprende il Quotidiano Italia Oggi.

La Consulta ha dichiarato non fondata la legittimità costituzionale dell'articolo 204 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1092/1973 nella parte in cui non consente la revoca o la modifica del provvedimento definitivo di liquidazione del trattamento pensionistico anche nel caso di errore di diritto.

Secondo la Consulta il termine di tre anni trova applicazione nel caso in cui, nel predisporre il provvedimento di pensione, vi sia stato un errore di fatto o sia stato omesso di tenere conto di elementi risultanti dagli atti o vi sia stato un errore nel computo dei servizi o nel calcolo del contributo di riscatto, nel calcolo della pensione, assegno o indennità o nell'applicazione delle tabelle che stabiliscono le aliquote o l'ammontare della pensione, assegno o indennità. Quello di sessanta giorni è il termine entro il quale l'amministrazione o l'interessato potranno chiedere la revoca o la modifica del provvedimento nel caso siano stati rinvenuti nuovi documenti o si è avuto notizia della riconosciuta o dichiarata falsità dei documenti agli atti.

Nessuna revoca o modifica è invece possibile quando, successivamente all'emanazione del provvedimento definitivo di pensione, si riscontra esserci stata una errata interpretazione o applicazione di norme di diritto. Secondo la Consulta, la mancata inclusione nell'articolo 204 dell'errore di diritto, tra le cause che rendono possibile la richiesta di revocare o modificare un provvedimento pensionistico, non solo non viola la Costituzione ma è finalizzato a rafforzare e garantire la sicurezza giuridica delle aspettative del dipendente collocato a riposo, sicurezza giuridica che non è invece assicurata dall'errore di fatto o di calcolo.

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Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha firmato il decreto interministeriale che istituisce il Fondo di Garanzia per la prima casa. Kamsin Al decreto sono state attribuite risorse per 200 milioni di euro per il triennio 2014-16. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Dicastero dei Trasporti. "La garanzia del Fondo e' stabilita nella misura massima del 50% della quota capitale sui finanziamenti concessi per l'acquisto, la ristrutturazione e accrescimento dell'efficienza energetica, con priorita' per l'accesso al credito da parte delle giovani coppie o dei nuclei famigliari monogenitoriali con figli minori, dei conduttori di alloggi di proprieta' degli Istituti autonomi per le case popolari e dei giovani di eta' inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico".

"Gli interventi del Fondo di garanzia per la prima casa - spiega la nota - sono assistiti dalla garanzia dello Stato, quale garanzia di ultima istanza. Il decreto, gia' sottoscritto dal Ministro dell'Economia e delle finanze e dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, diventa cosi' attuativo".

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 Nel 2014 gli italiani pagheranno intorno ai 44 miliardi di imposte patrimoniali. Lo annuncia la Cgia di Mestre che spiega, per voce del segretario Giuseppe Bortolussi come con l'introduzione della Tasi, "nel 2014 ritorneremo a pagare quanto abbiamo versato nel 2012: attorno ai 44 miliardi di euro. Kamsin Si pensi che dal 1990 il gettito e' addirittura quintuplicato. Le piu' onerose sono l'Imu, l'imposta di bollo, il bollo auto e l'imposta di registro: i versamenti di queste quattro imposte incidono sul gettito totale per oltre l'89 per cento".

Nel 2013, spiega l'Ufficio Studi della Cgia in una nota, le imposte patrimoniali che gravano sui contribuenti italiani hanno garantito alle casse statali ben 41,5 miliardi di euro.

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Con l'approvazione definitiva del decreto cultura (dl 83/2014) arrivano al traguardo i crediti di imposta studiati per dare ossigeno al patrimonio, allo spettacolo e alla rete alberghiera e per velocizzare il Grande progetto Pompei, ed altre opere d'arte del Bel Paese. Kamsin Sono queste infatti le principali novità sul fronte fiscale che sono state stabilizzate in legge con il voto di fiducia del Senato lo scorso 28 luglio.

Come si ricorda, in relazione alla tutela del patrimonio culturale e allo sviluppo della cultura, il provvedimento introduce, anzitutto, un regime fiscale agevolato di natura temporanea, sotto forma di credito d'imposta, in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Durante l'esame parlamentare è stato previsto che il credito di imposta è riconosciuto anche ove le erogazioni sono destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni culturali pubblici. I contribuenti possono usufruire del credito nella misura del 65% delle erogazioni effettuate nel 2014 e nel 2015 e del 50% per il 2016.

Il provvedimento inoltre prevede benefici fiscali per la produzione cinematografica e audiovisiva finalizzati, in particolare, ad attrarre investimenti esteri in Italia. In particolare si tratta di benefici già esistenti che vengono aumentati – passa da 5 milioni a dieci il tax credit riconosciuto ai film stranieri girati in Italia con manodopera italiana e da 100 a 115 milioni, a partire dal 2015, la dote per i bonus fiscali di cui possono beneficiare cinema e audiovisivo – e di un altro introdotto durante il passaggio parlamentare. Quest'ultimo è il credito d'imposta del 30% a cui sono ammesse, fino a un massimo di 100mila euro e comunque nei limiti di un budget di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018, le sale cinematografiche in attività almeno dal 1° gennaio 1980.

Altro credito d'imposta è quello concesso al turismo. In questo caso il bonus fiscale scende al 30% e interessa sia gli interventi di digitalizzazione sia di riqualificazione (ristrutturazione, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell'efficienza energetica, acquisto di mobili) degli esercizi ricettivi.

Sempre in tema fiscale, c'è un'altra novità inserita durante l'esame del provvedimento alla Camera: si tratta dell'istituzione di una commissione che dovrà esaminare la disciplina del tax free shopping, ovvero l'esonero dalle imposte degli acquisti fatti in Italia da turisti extra–Ue, per individuare risorse da destinare alla promozione del turismo.

Sono state introdotte anche norme che applicano la disciplina delle start-up innovative anche alle società che puntino alla promozione dell'offerta turistica nazionale attraverso l'uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. Se tali società sono costituite da persone con meno di 40 anni, godono anche di agevolazioni fiscali all'atto della costituzione. 

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Gli stranieri con cittadinanza in uno stato dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo potranno applicare alle spese sostenute in Italia il limite al contante in vigore nel proprio Paese. Kamsin E' quanto prevede il decreto competitività (Dl 91/2014) approvato ieri dal Senato ed ora trasmesso alla Camera. Con questa novità cambiano quindi le regole per gli acquisti dei turisti comunitari: attualmente per loro il tetto è fissato a 15mila euro, adesso invece dipenderà dalle regole del singolo Stato di residenza. In pratica per gli acquisti presso commercianti e agenzie di viaggio o turismo il tetto al contante non sarà quello previsto dal dlgs n. 231/2007, ma quello applicabile nel paese di residenza del cliente Ue. Il che significa in alcuni casi una soglia più elevata rispetto ai 1.000 euro italiani (come per esempio i 2.500 euro della Spagna o i 3 mila della Francia), ma in molti altri nessun limite.

Restano tuttavia confermati gli adempimenti gravanti sui negozianti: dalla fotocopia del passaporto del cliente all'obbligo di versare in banca la somma incassata il primo giorno utile.
  Infatti, le regole attuale prevedono che, entro il primo giorno feriale successivo a quello della transazione, l'operatore deve versare il denaro incassato sul proprio conto corrente e consegnare all'operatore finanziario copia della comunicazione inviata alle Entrate.  La misura secondo l'associazione dei consumatori comporterà  notevoli complicazione per i commercianti che dovranno conoscere lle regole sull'uso del contante in vigore in tutti i Paesi Ue e dello Spazio economico Europeo La regola vale per gli acquisti al dettaglio, per le spese di trasporto e per le prestazioni alberghiere. Per gli italiani e per gli stranieri extracomunitari, invece, continuerà a restare il vigore l'attuale limite di mille euro.

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Con 159 sì e un solo no (nessun astenuto) il Senato ha votato la fiducia al governo sul dl competitività (Dl 91/2014) che contiene misure per il rilancio dell'economia e a favore delle imprese. Il provvedimento passerà adesso all'esame della Camera per la seconda lettura, dove si annunciano tempi stretti per via della chiusura dei lavori per la pausa estiva. Kamsin Il provvedimento che era stato varato dal Consiglio dei ministri del 13 giugno prevede, tra l'altro, la detassazione degli investimenti incrementali in beni strumentali, il taglia-bolletta elettrica per le Pmi, il rafforzamento dell'Ace per la patrimonializzazione d'impresa.

Tra le novità che sono passate nel corso dell'esame al Senato c'è un pacchetto per la liberalizzazione dell'attività d'impresa; la possibilità di usare i fondi sequestrati alla famiglia Riva per il risanamento ambientale dell'Ilva; la cancellazione della norma che ripristinava l'anatocismo (la capitalizzazione degli interessi); nuove modifiche su tempi e gestione del Sistri.

In sintesi ecco le novità:

Debiti Pa - A sorpresa, viene ridotta la proroga che era stata inizialmente concessa per la presentazione delle istanze di certificazione dei crediti: si passa al 31 agosto e non più 31 ottobre 2014 come previsto in origine. Inoltre a decorrere da 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto, potranno certificare i debiti anche le regioni commissariate o in piano di rientro sanitario.

Sistri - Il provvedimento prevede lo stop all'affidamento del Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, a Selex (Finmeccanica) dal 31 dicembre 2015 dall'altro la proroga del contratto fino alla stessa data, e avvio della procedura per nuova gara europea dal 30 giugno 2015.

Deregulation - Viene data attuazione a una norma, che risale al 2011, in base al quale tutte le attività di impresa sono libere e consentite salvo casi limite come vincoli comunitari, danni per la sicurezza, disposizioni indispensabili per la protezione della salute, dell'ambiente e del patrimonio culturale. Si stabilisce che, se gli attesi regolamenti attuativi non saranno emanati entro il 31 dicembre 2014, per l'esercizio di qualunque attività imprenditoriale, commerciale o artigianale si applicano, a scelta dell'imprenditore, la Scia (segnalazione di inizio di attività) o l'autocertificazione con controlli ex post. Viene dato disco verde anche a una norma per limitare i veti delle regioni all'apertura di nuovi esercizi commerciali.  Arriva anche il potenziamento delle Agenzie per le imprese la cui attività potrà sostituire a tutti gli effetti i controlli e le attività delle Pa. Le stesse Agenzie potranno intervenire per velocizzare la conferenza di servizi.

Condhotel - Il provvedimento liberalizza inoltre i "condhotel", abitazioni in condominio dove sarà possibile usufruire dei servizi tipici dell'hotel. "Al fine di favorire investimento volti a favorire la riqualificazione degli esercizi alberghieri esistenti – si legge nel testo – lo Stato insieme agli enti locali dovranno definire le condizioni di esercizio". Si tratta di "esercizi alberghieri aperti al pubblico, a gestione unitaria, composti da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto".

Opa - Il provvedimento introduce la doppia soglia Opa al 25% per le società quotate, escluse le Pmi (l'altra soglia rimane al 30%) che invece potranno scegliere di inserire nello statuto una soglia compresa tra il 20% e il 40%; inoltre anche norme sulle azioni a voto plurimo.

Spalma Incentivi - Arriva un nuovo spalma incentivi, per la riduzione del 10% delle bollette alle Pmi, con la riscrittura dell'articolo 26 (che lascia i saldi invariati con un risparmio che si aggira sugli 800 milioni) e l'introduzione di opzioni per gli incentivi e tre scaglioni di riduzione; inoltre c'è la possibilità di cedere quota dei diritti degli incentivi e una norma anti-contenziosi con accordi tra governo e banche, su cui si è anche apposta una clausola di salvaguardia. Vengono previste tre opzioni, di cui una automatica in caso non si opti per le altre due che prevede tre scaglioni di riduzione in base alla potenza degli impianti. In pista anche la possibilità di vendita all'asta di una quota fino all'80% degli incentivi a «primari operatori finanziari europei» dopo una verifica preventiva dell'Economia della compatibilità sui saldi di finanza pubblica.

Nuova Sabatini -  Il decreto contiene un credito d'imposta per gli imprenditori che effettueranno, entro il 30 giugno 2015, investimenti (di importo unitario non inferiore a 10mila euro) in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. Il credito è pari al 15% dell'incremento rispetto alla media degli investimenti nei 5 anni precedenti. La norma non è stata modificata in commissione al Senato. Mentre è stata approvata una corsia veloce per far scattare la garanzia statale sui finanziamenti agevolati della "nuova Sabatini".

Aiuto alla Crescita Economica - Nel provvedimento il governo ha inserito anche l'estensione del raggio d'azione dell'Ace (aiuto alla crescita economica) che incentiva la patrimonializzazione delle imprese. Nel caso di soggetti incapienti Ires, l'Ace potrà essere trasformata in un credito d'imposta sull'Irap. Quanto al rafforzamento dell'entità fiscale del beneficio, scatterà (per 3 anni) solo per le società che si quotano: un "super Ace" mediante incremento del 40% della variazione in aumento del capitale. Al Senato si è precisato che il super Ace vale anche per le società che si quotano su sistemi multilaterali di negoziazione quindi all'Aim.

Cassa depositi e prestiti - Per la Cassa depositi e prestiti scatterà l'equiparazione alle banche per quanto riguarda il trattamento fiscale, in particolare ai fini Ires, Irap, imposte di registro, di bollo e ipotecaria (risulterà dunque applicabile anche l'addizione dell'8,5% dell'aliquota Ires introdotta nel 2013).

Obbligo pubblicità quotidiani  - E' stata abrogata la disposizione del decreto competitività che aveva cancellato l'obbligo di pubblicazione sui quotidiani nazionali delle informazioni riguardanti le società quotate in Borsa. Peraltro, un ulteriore emendamento approvato stabilisce che le società di gestione del risparmio (Sgr) avranno l'obbligo di convocare l'assemblea – oltre che sul proprio sito internet – anche su almeno due quotidiani a diffusione nazionale.

Tra le altre modifiche c'è il conferimento di poteri speciali al presidente della Regione Lazio e al sindaco di Roma per la gestione della crisi rifiuti, le multe per i trasgressori sui bioshopper; misure sull'Ilva per la quale viene introdotto il prestito ponte; c'è anche il rafforzamento del ruolo del subcommissario ad hoc per il Piano di risanamento e lo sblocco delle risorse della famiglia Riva poste sotto sequestro; resta lo stanziamento di 535 milioni a Poste Italiane di cui ben 410 milioni vengono reperiti riducendo la dote per i pagamenti 2014 della Pa.
Alcune novità riguardano pure l'agroalimentare per il quale si introduce la detrazione dell'affitto dei terreni per i giovani coltivatori (nella misura del 19% per gli under 35), incentivi all'assunzione di giovani, detrazioni Irap per ogni lavoratore assunto per almeno 3 anni e per 150 giorni l'anno; la previsione di un credito d'imposta del 40% (fino a 400mila euro d'investimento) per innovazione di prodotto e reti d'impresa dell'alimentare, e fino a 50mila euro di investimento per potenziare l'e-commerce. Ci sono poi semplificazioni su controlli e settore vinicolo, mutui a tasso zero per gli under 40 che producono o commerciano prodotti agricoli, possibilità di rafforzare controlli e sicurezza nella Terra dei Fuochi.

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