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E' fissato per domani in Consiglio dei ministri l'approvazione del decreto legge che recherà lo slittamento del pagamento dell'acconto della Tasi ne comuni ritardatari.

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Il provvedimento, che ricalca l'emendamento al decreto Irpef approvato oggi in Senato, renderà efficace la proroga dei termini che altrimenti non riuscirebbe ad entrare in vigore entro il 16 Giugno.

Ricapitolando slitterà al 16 ottobre il pagamento della prima rata della Tasi nei i comuni dove non è ancora stata deliberata l'aliquota. Le delibere dovranno essere approvate dai comuni entro il 190 Settembre e pubblicate entro il 18 settembre sul sito del dipartimento delle Finanze. Nel caso non venga rispettato nemmeno questo termine la tassa sarà calcolata applicando l'aliquota minima dell'1 per mille e si pagherà in un'unica soluzione il 16 dicembre.  Previsto anche che entro il 20 giugno il Tesoro anticipi ai comuni ritardatari i fondi necessari per coprire il 50% del gettito Tasi stimato applicando l'aliquota base.

Decreto Irpef, via libera dal Senato. No estensione del bonus alle famiglie monoreddito
Intanto oggi c'è stato il primo sì alla conversione in legge del decreto Irpef, il provvedimento che assicura 80 Euro di bonus fiscale ai lavoratori che guadagnano fino a 1.500 Euro al mese. A Palazzo Madama i sì alla questione di fiducia - sul provvedimento posta per il governo dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi - sono stati 159, a fronte di 112 no. Ora, il decreto passa alla Camera.
L'impianto del provvedimento è restato sostanzialmente uguale a quello definito dal governo. Il Nuovo Centrodestra ha premuto per l'allargamento della platea dei beneficiari, in base al quoziente familiare (reddito e numero di figli a carico). In questo senso, ha ottenuto un'indicazione che rinvia alla legge di stabilità  per includere altri destinatari a partire dal prossimo anno. Si è discusso di un'estensione anche a favore dei pensionati, senza che però venissero aggiunti emendamenti in tal senso. Il Dl Irpef resta dunque un provvedimento di taglio al cuneo fiscale, e, cioè, al costo del lavoro, in favore dei dipendenti. A Montecitorio, ora, l'approvazione definitiva dovrà essere votata entro il 23 giugno.

Pensioni, via libera alla norma salva-casse
Con il decreto Irpef passa anche l'aumento dall'11 all' 11,5% della tassazione sulla previdenza complementare in maniera tale da poter escludere poi i fondi pensione dall'aumento dal 20 al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie.




La proroga della Tasi è dunque ufficiale. Un emendamento presentato al decreto legge Irpef durante l'esame davanti alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato fissa nero su bianco infatti la data del 16 ottobre per il versamento nei Comuni dove non sono state deliberate le aliquote entro il 23 maggio: l'ipotesi è però che questa data riguardi solo i Comuni che delibereranno entro il 19 settembre.

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Per chi ritarderà ulteriormente, invece, si il versamento slitterebbe al 16 dicembre con aliquota base all'1 per mille. Il testo verrà inserito anche in un decreto legge che sarà esaminato e varato dal Consiglio dei ministri previsto per venerdì. Per far fronte allo slittamento il ministero dell'Interno anticiperà entro il 20 giugno ai Comuni ritardatari fondi per il "50% del gettito annuo della Tasi, stimato ad aliquota base", "a valere sul fondo di solidarietà comunale".

Non ci sarà invece l'allargamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con figli. L’accordo raggiunto nella maggioranza prevede di rinviare l’intervento, per l’estensione del bonus di 80 euro alle famiglie numerose, alla legge di stabilità 2015. Nel decreto Irpef, si apprende in ambienti della maggioranza, sarà specificato che in quella sede si dovrà prestare particolare attenzione ai carichi familiari.

L’emendamento inserisce la novità nell’articolo 1 relativo al bonus Irpef e prevede che nell’intervento normativo strutturale che sarà da attuare con la legge di Stabilità per il 2015 «saranno prioritariamente previsti interventi di natura fiscale che privilegino, con misure appropriate, il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico».

Il nodo dell’estensione del bonus ha tenuto finora bloccato il relativo decreto legge in commissione Finanze al Senato. Per l'approvazione i tempi dovranno essere ora piu' spediti in quanto il decreto dovrà essere convertito in legge entro il 25 giugno.

 

Due settimane di tempo per versare l'acconto Tasi. E' infatti fissata per il 16 Giugno la prima scadenza dell'acconto Tasi per i comuni che hanno pubblicato le delibere sul sito del ministero dell'Economia entro il 31 Maggio.

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A conti fatti dunque la proroga dell'acconto Tasi che il Governo sta preparando dovrebbe riguardare 5.760 Comuni, cioè il 71,5% dei municipi italiani, quelli che ancora, per vari motivi, non hanno approvato in tempo le delibere.

Mentre l'acconto Imu dovrà essere versato da tutti i contribuenti titolari di immobili, con l'esclusione di quelli adibiti ad abitazione principale, saranno tenuti a pagare la Tasi solo coloro che possiedono immobili e aree edificabili nei comuni che hanno adottato le delibere entro il 23 maggio. Per tutti gli altri la prima rata dovrebbe slittare al 16 ottobre. Ieri il governo ha presentato alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato l'emendamento per lo slittamento del pagamento Tasi. Si tratta dello slittamento ad ottobre per i comuni che non hanno ancora deliberato l'aliquota. Lo stesso provvedimento dovrebbe essere anche varato dal Cdm in settimana per renderlo immediatamente esecutivo. Ancora resta il dubbio se verrà prorogato al 16 ottobre anche l'acconto per le abitazioni principali. La norma di legge attualmente in vigore prevede che la mancata deliberazione delle aliquote, entro il 23 maggio, comporti automaticamente la proroga del pagamento, in un'unica soluzione, al 16 dicembre. Per chiarire questi dubbi si attende un chiarimento dall'esecutivo entro questa settimana.

Il problema - Nei giorni scorsi, per evitare il rischio di errori nel pagamento degli acconti il governo ha anticipato la volontà di prorogare al 16 settembre la data di pagamento dell'acconto fissata dal decreto legge Salva Roma Ter (16/2014) al 16 giugno, data poi spostata "a voce" con una dichiarazione del Premier al 16 Ottobre sotto la richiesta del presidente dell'Anci, Piero Fassino. Il differimento riguarda solo i titolari di immobili ubicati nei comuni che entro il 23 maggio non hanno deliberato.

Negli altri comuni, c.d. puntuali, perchè hanno approvato per tempo le delibere, la scadenza per il pagamento della prima rata Tasi resta il 16 giugno. Per tale ragione i contribuenti dovranno verificare le decisioni assunte dai municipi per conoscere se è stata pubblicata una delibera in materia: se non è presente, il pagamento dell'acconto slitta ad una data che dovrà essere precisata nei prossimi giorni, se è stata pubblicata il contribuente dovrà comprendere con quali aliquote dovrà essere calcolato il tributo e presentarsi alla cassa entro il 16 Giugno.

Arrivano diverse novità dalle Commissioni Finanze del Senato che hanno dato l'ok unanime oggi agli emendamenti al decreto Irpef. In primo piano c'è l'accoglimento della proposta di Ncd che chiedeva l'estensione dei famosi 80 euro in busta paga anche in favore delle famiglie monoreddito. 

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Secondo il relatore Antonio D'Alì, del Nuovo Centrodestra, intervenuto a margine dei lavori, "l'estensione ci sarà" anche se l'esponente di Ncd non ha rivelato i termini dell'ampliamento; comunque la misura in discussione dovrebbe coinvolgere le famiglie monoreddito con due o tre figli a carico. Per questa operazione "si sta ragionando su un plafond di 60-70 milioni di euro" per la copertura, ha poi aggiunto il senatore. D'Alì ha rimarcato che questo consentirà di realizzare "l'80% di quanto proposto da Ncd e di venire incontro alle fasce di famiglie monoreddito con figli a carico con una 'scalettatura' secondo le risorse disponibili".

Tra gli altri emendamenti approvati al testo di legge ce n'è anche uno che riguarda le società partecipate dallo Stato, che dovranno procedere a tagli ma più "flessibili" rispetto all'impianto originario del decreto: è quanto prevede la modifica dei relatori, Cecilia Guerra (Pd) e D'Alì a Palazzo Madama. Si dispone infatti che i tagli ai costi operativi (fissati nel 2,5% per il 2014 e 4% nel 2015) avverranno con modalità parzialmente o totalmente alternative rispetto a quelle più stringenti previste dall'articolo 20 del provvedimento. Andranno però mantenuti gli obiettivi di risparmio previsti. In seguito a un emendamento del M5S, invece, le amministrazioni pubbliche dovranno pubblicare sul proprio sito internet i dati relativi ai compensi percepiti dai componenti del cda in quanto componenti di organi di società o fondi controllati o partecipati.

Slitta il pagamento dei canoni di concessione per le spiagge. Stop agli affitti d'oro delle Pa.

Slitta invece al 15 settembre il termine per il pagamento del canone per le concessioni della spiagge. Il nuovo termine riguarderà non solo il 2014 ma é da considerarsi a regime. Lo stabilisce un altro emendamento al decreto Irpef approvato dalle commissioni. Rinviata al 15 ottobre la riforma del settore che doveva vedere la luce entro lo scorso 15 maggio.

Grazie ad un emendamento M5s riscritto dai relatori e approvato dalle commissioni, il Dl Irpef accoglie anche la norma già prevista dal decreto Salva-Roma per bloccare gli affitti d'oro. La proposta di modifica prevede che le amministrazioni pubbliche e gli organi costituzionali, nell'ambito della propria autonomia, possano comunicare entro il 31 luglio 2014 il preavviso di recesso dai contratti di locazione di immobili in corso alla data di entrata in vigore del decreto. Il recesso potrà essere perfezionato dopo 180 giorni dal preavviso

Il capitolo Tasi ufficialmente ancora non è stato deciso ma tutte le indicazioni arrivate dal governo tracciano un percorso chiaro: il Consiglio dei ministri approverà questa settimana un decreto legge, per far slittare subito il termine di pagamento della prima rata (fissato al 16 giugno) per i comuni che non hanno deliberato (i cd. comuni ritardatari).

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La norma sarà poi inserita nel decreto Irpef, attraverso un emendamento. Sulla necessità della proroga il viceministro all'Economia Enrico Morando non ha dubbi: «Il rinvio è necessario farlo per ovviare al disagio che la tassa sta creando ai cittadini. Il governo interverrà in questi giorni con un provvedimento ad hoc». Morando ha ricordato che in Parlamento «sono già stati presentati molti emendamenti al decreto Irpef che prevedono il rinvio della Tasi. Quindi è chiara la volontà del Parlamento di intervenire. Lo faremo dunque insieme».

Dl Irpef: continueremo a chiedere l'allargamento del bonus Irpef 
«Ho parlato con il capogruppo Maurizio Sacconi: sulla richiesta di allargare il bonus Irpef alle famiglie andremo avanti. Siamo pronti anche a votare con altri gruppi. Ma non credo ce ne sarà bisogno», ha detto l'altro relatore al decreto Irpef, Antonio D'Alì, sull'ipotesi che il governo alla fine non accetti la richiesta di Ncd in vista della conclusione dell'esame del decreto Irpef nelle commissioni del Senato.

Sblocca Italia, il premier presenta il provvedimento per semplificare il paese

Sempre nella giornata di ieri Renzi ha scritto una lettera ai sindaci e ai cittadini per chiedere un aiuto nella semplificazione del paese.  ’’Caro Sindaco, l’Italia riparte. I segnali di fiducia che arrivano dalla determinazione dei cittadini, da vari settori dell’economia e dai mercati internazionali, tuttavia, non bastano. Possiamo e dobbiamo fare di più. Aiutateci”.  ’’Nessuna riforma sarà credibile se non diamo per primi noi il segnale che la musica è cambiata davvero’’, scrive il premier. “Per questo giudico prioritario che il governo adotti tutte le misure necessarie a sbloccare i procedimenti e i cantieri che sono fermi da anni, per ritardi o inconcludenze di settori diversi della Pubblica amministrazione’’.

"Quante volte siamo stati costretti a rinunciare a un investimento magari di capitali stranieri, certo innamorati dell'Italia, ma preoccupati del complicato sistema amministrativo del nostro paese". Nel giorno della Festa della Repubblica, il premier ha scritto ai sindaci, "per chiedere uno sforzo comune. Individuate una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare". E invita i primi cittadini ad inviare le segnalazioni entro il 15 giugno: "Sarà nostra cura verificarne lo stato d'attuazione con gli uffici dedicati e - se del caso - procedere all'interno di un pacchetto di misure denominato 'Sblocca Italia'.

"La necessità e l'urgenza di provvedere subito alla ripartenza dei cantieri e alla definizione delle procedure è sotto gli occhi di tutti", ha detto  Renzi. "Come abbiamo fatto per la scuola - continua ancora il segretario del Pd - anche per questi interventi cercheremo di essere il più tempestivi possibili. Dimostrando una volta di più che il rapporto tra amministrazione centrale e autorità territoriali può davvero entrare in una fase nuova. Conto sull'aiuto dei sindaci, insomma. E invio un abbraccio doppio ai sindaci appena eletti. Vi attende un lavoro impegnativo ma carico di gioia e responsabilità: essere l'anima della propria comunità non è facile, ma è una strepitosa occasione. In bocca al lupo a tutti noi", ha concluso il primo ministro.

Prendono forma i primi provvedimenti in materia di attuazione della delega fiscale. Oggi si terrà infatti un vertice tra Renzi e il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per mettere a punto i primi Decreti di attuazione della Riforma del Fisco.

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E' stato lo stesso Matteo Renzi ad averlo annunciato nei giorni scorsi spiegando che si partirà con il Catasto e con le Semplificazioni; ci sarà anche l'invio della Dichiarazione dei Redditi precompilata che dovrebbe arrivare a casa dei pensionati e dei lavoratori dipendenti già a partire dal prossimo anno, secondo i piani del Premier.

Nei prossimi giorni dovrebbe intanto essere approvato il primo schema di Decreto Legislativo, dedicato alla Riforma del Catasto. Il provvedimento darà disco verde alle nuove Commissioni Censuarie che dovranno fare la revisione delle rendite secondo le direttive della legge delega; il criterio che guiderà l'attribuzione del valore catastale delle case, non sarà più il numero dei vani ma i metri quadrati e si terrà conto delle zone dove si trovano le case, per tentare di allineare il valore catastale al valore di mercato dell'Immobile. 

L'operazione richiederà tuttavia qualche anno prima di vedere la luce ma, i tecnici del Senato e il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, tengono tuttavia a precisare che dalla Riforma non deriverà "un aumento del gettito fiscale per lo Stato, ma solo una sua distribuzione più equa".  In altre parole la Riforma vuole dare una maggiore equità nel prelievo fiscale sugli Immobili, cercando di fotografe maggiormente gli effettivi valori di mercato con le nuove modalità di determinazione delle rendite (la base da cui si parte per il calcolo delle imposte, come nel caso di Imu e Tasi).

Riforma del Fisco: Dichiarazione dei Redditi precompilata

Il Secondo Decreto delegato sarà ancora piu' significativo in quanto conterrà incentivi all'uso della fatturazione elettronica, una significativa semplificazione della contabilità per le Imprese con la possibilità di ottenere un servizio di consulenza fiscale online da parte delle PA (in primis l'Agenzia delle Entrate). Si tratta della cd. Riforma del Fisco Amico che dovrebbe contenere anche l'invio della Dichiarazione dei Redditi precompilata a casa dei pensionati e lavoratori dipendenti, dal 2015. Il modulo conterrà i dati già in possesso del fisco (stipendio, pensione, immobili) e il cittadino dovrà aggiungere le detrazioni per spese mediche, mutui, familiari a carico. 

Con i Decreti potrebbe arrivare anche una revisione delle Accise sui Tabacchi.

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